Incidente Nurburgring One:1, Koenigsegg; “Colpa nostra”

Incidente Nurburgring One:1, Koenigsegg; “Colpa nostra”
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La casa svedese ha ammesso le proprie responsabilità nell’incidente che ha coinvolto una One:1 sul leggendario tracciato della Nordschleife
22 luglio 2016

L’incidente della Koenigsegg One:1 avvenuto nei giorni scorsi sulla Nurburgring Nordschleife ha destato davvero clamore nel mondo automobilistico. Una vettura praticamente unica – per essere precisi, l’ultima di una serie limitata a soli otto esemplari – è stata praticamente distrutta sull’Inferno Verde da un collaudatore.

Solitamente, quando si verificano impatti simili – soprattutto sotto il profilo mediatico – i costruttori tendono a minimizzare l’accaduto, dando la colpa al pilota o al tracciato. Koenigsegg, invece, è andata controcorrente, a giudicare da quanto dichiarato in un comunicato.

«Il veicolo rientrato ad Ängelholm è stato sottoposto ad attente analisi, ivi comprese quelle telemetriche. Grazie alle quali è stato possibile dedurre quanto segue: la One:1 ha riportato il blocco autonomo dell’impianto frenante dell’asse anteriore a 170 km/h in prossimità del Fuchsröhre, prima di impattare contro i guard rail alla Foresta di Adenauer a 110 km/h. L’incidente ha fatto decollare l’auto per 22 metri, causandone una rotazione verticale di 180° prima che ricadesse al suolo con la parte posteriore sinistra. Gli airbag, il distacco del carburante e tutti gli altri sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente.»

Questo genere di mea culpa non si era praticamente mai verificato in quest’industria. Dimostra, in sostanza, l’attaccamento dell’azienda al proprio bacino di fans, nonostante siano in pochi a potersi permettere un’Agera. Sperando, poi, che questa trasparenza possa essere un valido punto di partenza per molti…

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