Incidenti stradali all’estero: cosa fare?

Incidenti stradali all’estero: cosa fare?
Pubblicità
Assicurarsi per gestire al meglio le emergenze di un incidente fuori dall’Italia è possibile. Per il risarcimento dei danni inoltre si può procedere direttamente nel nostro Paese. Qui di seguito informazioni e consigli utili
14 luglio 2015

Un incidente stradale, anche senza particolari conseguenze per le persone, può rovinare la nostra vacanza. Ecco allora che alcuni consigli su come gestire questa eventualità non guastano.
Anche conoscere i propri diritti e come proteggerli una volta tornati a casa può essere d’aiuto. Soprattutto può evitare affanni inutili oltre quelli più immediati.

 

Anche questa estate numerosi italiani si recheranno all’estero. Alcuni viaggeranno con mezzi propri (auto, moto, camper), oppure noleggeranno un veicolo sul posto. Altri utilizzeranno trasporti collettivi, pubblici o privati.
Comunque, capiterà di essere esposti ai pericoli del traffico, in Paesi dove operano distinte regole, gli automobilisti si comportano in modo diverso, le strade non sono sicure. Il traffico di Istanbul non è esattamente come quello di Milano. In villeggiatura, inoltre, non mancano le distrazioni per chi guida e chi cammina. Può pure capitare che altri turisti stranieri non siano virtuosi.

Quali assicurazioni?
Un primo consiglio è di munirsi prima della partenza di una polizza che garantisca con riferimento ai Paesi visitati assistenza sanitaria, coperture e rimborsi delle spese mediche e di prolungamento del soggiorno (alberghi, trasporti, ecc.), rimpatrio di persone e mezzi. Da considerarsi anche l’aggiunta di ulteriori coperture quali assicurazione del bagaglio, indennizzi per i danni alla persona e magari anche una tutela legale. Oggigiorno si hanno prodotti assicurativi attivabili anche solo limitatamente alla durata della vacanza.

Sia che scegliate le assicurazioni on line sia che vi affidiate a un agente, è consigliabile farsi consigliare le garanzie più indicate a seconda delle caratteristiche del viaggio.

Sicurezza Stradale Rubrica pt1 (7)
Le vacanze sono alle porte per milioni di italiani, e gli imprevisti possono essere sempre dietro l'angolo: mai farsi cogliere impreparati

 

Attenzione: difficilmente la polizza che copre il veicolo per la responsabilità civile auto offre tutte queste garanzie. Comunque, occorre verificare quali limitazioni operino per l’estero.
Ricordatevi di portare con voi copia delle polizze e dei contatti telefonici in Italia per la gestione delle emergenze e l’attivazione dei servizi.
Chi noleggia un mezzo in loco dovrà controllare per quali ipotesi è assicurato (per esempio, se è prevista casko o se garantisce il conducente).

Dov’è possibile ottenere il risarcimento dei danni?
Venendo al risarcimento dei danni, questa prospettiva sussiste anche quando l’incidente ha avuto luogo all’estero. Peraltro, non è detto che sia necessario intraprendere iniziative legali nello Stato in cui si è verificato il sinistro: anzi, ormai da diversi anni è possibile ottenere una tutela risarcitoria “a casa propria”!

In  quali casi si può agire in Italia?
Il primo caso è il seguente: sinistro stradale occorso in uno dei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Unione Europea + Norvegia, Islanda, Liechtenstein) o in uno dei Paesi aderenti al sistema “carta verde” (per esempio, tra i tanti, Marocco, Russia, Ucraina, Turchia), che sia stato causato da un veicolo immatricolato-assicurato in uno degli Stati UE/SEE.
Ecco alcuni esempi: turista italiano investito in Spagna da un’auto coperta da un’assicurazione iberica; scontro in Francia tra veicolo italiano ed auto garantita da assicuratore francese; vacanziere italiano travolto in Grecia da moto condotta da un inglese e con assicurazione greca.
Per queste ipotesi la direttiva 2009/103/CE ed il nostro Codice delle Assicurazioni Private garantiscono ai danneggiati italiani di conseguire i risarcimenti direttamente in Italia.

Peraltro, non è detto che sia necessario intraprendere iniziative legali nello Stato in cui si è verificato il sinistro: anzi, ormai da diversi anni è possibile ottenere una tutela risarcitoria “a casa propria”


In particolare: se il veicolo straniero è assicurato, tali danneggiati possono rivolgersi al rappresentante che l’assicuratore straniero ha nominato per l’Italia; la direttiva, infatti, impone alle imprese assicuratrici europee di nominare un “mandatario” in ogni Stato membro diverso da quello in cui hanno la propria sede legale; se il veicolo che ha cagionato il sinistro non è assicurato o si è dato alla fuga, a occuparsi dei risarcimenti sarà l’organismo di indennizzo italiano, cioè la CONSAP.
Se questi soggetti non risarciscono il danno, possono essere convenuti in giudizio in Italia, senza neppure la necessità di notificare atti all’estero. L’obiettivo del legislatore europeo, infatti, è molto chiaro: semplificare al massimo l’accesso alla giustizia.
Questa tutela domestica vale anche per ciclisti e pedoni travolti in altri Stati europei. Opera anche per i congiunti in caso di incidenti che abbiano colpito loro cari all’estero procurando la morte o gravi lesioni.

Sicurezza Stradale Rubrica pt1 (6)
Informatevi prima di recarvi all'estero con la vostra compagnia per verificare le coperture della polizza


Altri casi di tutela “a casa propria”
Anche le seguenti vittime di incidenti stradali all’estero hanno diritto a conseguire il risarcimento direttamente in Italia:
1) italiani danneggiati da un veicolo assicurato nel nostro Stato (per esempio i suoi passeggeri);
2) nostri connazionali rimasti lesi in occasione di un trasporto organizzato da un tour operator nell’ambito di un “pacchetto di viaggio” acquistato in Italia, qualora ipotizzabile la responsabilità del conducente del mezzo che li trasportava (esempio: incidente occorso durante una gita presso un sito archeologico oppure nel trasferimento ad un resort od in aeroporto).

Quali legali?
Per tutti i casi sopra visti non è necessario nominare avvocati stranieri. Va da sé che però, una volta tornati a casa, occorre affidarsi quanto prima a legali specializzati: complesse e molteplici sono le questioni giuridiche, come per esempio quella dell’individuazione del diritto applicabile da cui dipendono, tra l’altro, termini di prescrizione e livelli dei risarcimenti. Questi avvocati si occuperanno di contattare corrispondenti stranieri per gestire eventuali procedimenti penali nello Stato dove si è verificato il sinistro e acquisire le informazioni necessarie. Inoltre, verificheranno se la vostra assicurazione vi garantisce per la tutela legale ed ha adempiuto ai suoi obblighi.


Attenzione a fidarvi delle assicurazioni e di società d’infortunistica. Una buona ricerca su internet permette di individuare gli avvocati che si occupano quotidianamente dei sinistri all’estero.

Consigli importanti
Sin da subito, quando ancora si è all’estero, è fondamentale raccogliere dati, informazioni e prove su responsabilità e danni.
Dunque:
scattare fotografie/girare video del luogo del sinistro e dei danni riportati dai veicoli coinvolti (possibilmente prima che vengano spostati);
prendere nota delle controparti, delle targhe dei mezzi, delle compagnie assicuratrici, delle autorità intervenute, delle generalità di eventuali testimoni (ottimo se rilasciano dichiarazioni scritte);
conservare ogni documentazione attestante spese mediche o di altro genere.

Non lasciatevi sfuggire alcun dettaglio!

 

Marco Bona e Cristiana Actis Dato

mbolaw.it

 

Pubblicità