Incidenti stradali: in UE torna a salire il numero delle vittime

Incidenti stradali: in UE torna a salire il numero delle vittime
Pubblicità
  • di Roberto Percudani
Prima inversione di tendenza negli ultimi 15 anni in Europa. A rischio così l'obiettivo -50% entro il 2050
  • di Roberto Percudani
20 giugno 2016

Punti chiave

Per la prima volta dal 2001 torna a salire il numero delle vittime di incidenti stradali sulle strade dell'Unione Europea. Nel 2015 infatti sono state 26.300, +1,3% rispetto all'anno precedente. A rilevarlo è il programma di valutazione dei progressi in materia di sicurezza stradale, (al quale partecipa anche l’ACI), il Road Safety Performance Index Report. 

A realizzarlo è il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC), secondo il quale sarebbero 3 le cause principali a cui è imputabile la registrazione di quest'aumento: la diminuzione dei controlli sulle violazioni al Codice della Strada, i mancati investimenti in infrastrutture più sicure e gli interventi limitati nel contrasto a velocità e alcool.
 


Di questo passo quindi l'obiettivo della UE di dimezzare il numero delle vittime di incidenti stradali entro il 2050 è a rischio, a meno che a livello europeo la tendenza si inverta e anche in modo importante. A livello di singoli Stati infatti alcuni hanno ottenuto risultati molto importanti. Fatta eccezione per la Norvegia che è fuori dalla UE ma ha fatto registrare un importante -20,4%, in Europa le posizioni di Stati virtuosi sono occupate da Estonia, Irlanda, Lettonia e Lituania, che hanno fatto registrare rispettivamente -14,1%, -14%, -11,3% e -11%. 

Bene anche la Polonia (-8,2%), mentre risultati positivi ma meno clamorosi sono stati ottenuti da Svezia (-4,1%) , Portogallo (-1,7%) e Danimarca (-2,7%). Aumenti preoccupanti invece li hanno fatti registrare Cipro (+26,7%), Finlandia (+13,5%), Croazia (+13%), Slovenia (+11%), Austria (+10,5%) e Malta (+10%). Aumenti meno importanti in Grecia (+1,3%) e Italia (+1,4%), in linea con la media europea. La Spagna è l'unico Stato ad aver fatto registrare crescita zero.
 


Le cause principali purtroppo rimangono quelle note: eccesso di velocità, distrazione, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e alcool. Quest'ultimo risulta collegato ad una morte su quattro avvenuta sulle strade, anche in virtù del fatto che i dati registrano che il 2% circa delle distanze in Europa sono percorse da utenti con tasso alcolemico superiore ai limiti previsti per legge.

In Italia, dove sono aumentate le sanzioni per eccesso di velocità, continuano però a diminuire i controlli del tasso alcolemico, il tasso in relazione agli abitanti più basso d'Europa. Costante il dato degli automobilisti a cui è stato riscontrato un tasso di alcool nel sangue superiore al limite consentito (2,5%).

Argomenti

Pubblicità