Kia Niro, com’è fatto il nuovo SUV ibrido compatto [Video]

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Scopriamo dal vivo com'è fatta la Kia Niro, la prima SUV ibrida del marchio coreano
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
18 febbraio 2016

Francoforte - L’unveiling in anteprima mondiale della Optima Sportswagon ha dato a Kia la possibilità di mostrare per la prima volta in Europa un’altra grande novità dei coreani. Stiamo parlando della Kia Niro, il nuovo SUV compatto che ha debuttato pochi giorni fa al Salone di Chicago e che ora si prepara a stupire anche il pubblico europeo.

E' il classico crossover da città

Lunga 4,355 ed alta 1,535 la Niro per la verità si presenta più come un classico crossover che come SUV. L’altezza da terra non è poi tantissima e il mondo del fuoristrada è richiamato soltanto da una vaga connotazione estetica. Del resto è la stessa Kia a comunicare che il nuovo modello andrà a collocarsi in gamma tra la Cee’d e la Sportage. Il design è stato sviluppato dal centro stile Californiano insieme a quello coreano. E si vede. Il look infatti, seppur ben bilanciato, appare studiato a tavolino per i gusti dei clienti d’Oltreoceano più che per quelli europei. Rimangono però alcuni tratti tipici delle Kia più recenti, a partire dall’immancabile calandra a naso di tigre. Si tratta di uno stile dettato però non solo da canoni estetici. I designer infatti cercavano anche la massima efficienza aerodinamica, tanto che sono riusciti ad ottenere un Cx di 0,29. Niente male per un’auto di questa categoria. Belli i gruppi ottici anteriori con luci diurne a led, mentre la fiancata sfoggia cerchi in lega da 18 pollici (ci sono anche da 16”) con i simpatici passaruota rinforzati in plastica che fanno tanto “offroad”. La zona posteriore invece mette in mostra vistosi gruppi ottici a led, questa volta piuttosto squadrati, e un estrattore in materiale plastico.

Gli interni semplici e razionali
Gli interni semplici e razionali

Interni "all'americana"

Anche dentro la nuova Kia appare tagliata su misura per i clienti extra-europei. L’abitacolo ricorda quello dei classici modelli destinati al mercato americano, semplice, con pochi fronzoli e plastiche dure. Molto bella invece la pelle dei sedili, morbida e di grande qualità. Al centro della plancia a sviluppo orizzontale si fa notare il sistema multimediale con display da 8” (c’è n’è uno anche da 7”) che mette a disposizione anche Android Auto (al momento non è disponibile invece Apple CarPlay). La Niro si presenta come il classico crossover perfetto per muoversi nel traffico cittadino, mentre il passo di 2,7 metri assicura una buona abitabilità posteriore. Il bagagliaio, vero Tallone d’Achille per le ibride, non di certo un campione di capacità ma tutto sommato si difende bene. Con 421 litri offre spazio sufficiente anche per qualche viaggio fuori città, anche se non è dotato di un doppio fondo. L’aspetto più interessante per un’ibrida come la Niro però non può che essere rappresentato dal powertrain. In questo caso troviamo la stessa catena cinematica della nuova Ioniq, l’ibrida anti-Prius appena presentata dai cugini di Hyundai.

Il sistema ibrido

Il motore termico è un 1.6 quattro cilindri ad iniezione diretta GDI a ciclo Atkinson. E’ un’unita quindi con rapporto di compressione inferiore a quello di espansione. Questo si traduce in grandissima efficienza - brucia meno combustibile rispetto ad un classico Cilco Otto - ma anche in prestazioni piuttosto ridotte (105 CV e 147 Nm). E’ un motore perfetto quindi per essere integrato in un sistema ibrido, con il motore elettrico che compensa la scarsa potenza del termico. Sulla Niro l’unità elettrica, integrata nel cambio, è in grado di produrre 32 kW e viene alimentata da un pacco batterie ai polimeri di litio con una capacità di 1,56 kWh. Da notare che le batterie pesano “solo” 33 kg. Il sistema nel complesso è in grado di produrre 141 CV, che vengono trasmessi alle ruote attraverso un cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti. Questa tecnologia, rispetto alla tecnologia CVT utilizzata per esempio da Toyota, permette, secondo Kia, non solo di migliorare l’efficienza, riducendo le dispersioni di energia, ma anche di rendere più piacevole la guida. Un aspetto, quest’ultimo, fondamentale visto che il piacere di guida non è proprio uno dei piatti forti delle ibride.

Promette più di 20 km/l...

Per migliorare al massimo l’efficienza i coreani hanno lavorato molto sul peso, cercando di ridurre al massimo la massa delle diverse componenti. Per questo motivo la Niro viene costruita su una nuova piattaforma, che oltre a sfruttare acciai ad alta ed altissima resistenza, sfrutta anche l’alluminio per le parti mobili della carrozzeria. Gli ingegneri poi hanno lavorato molto sull’insonorizzazione, per migliorare la qualità della vita a bordo, e hanno sviluppato tutta una serie di tecnologie che aiutano il guidatore ad adottare uno stile di guida volto a favorire al massimo il contenimento dei consumi di benzina. Piuttosto completo l’elenco degli assistenti alla guida di ultima generazione, che vanno dalla frenata automatica di emergenza al mantenitore di corsia, fino al monitoraggio degli angoli ciechi. Sostanzialmente all’appello manca soltanto il cruise control attivo. Secondo Kia la Niro sarà in grado di percorrere più di 20 km con un litro di verde. Naturalmente per scoprire se ci hanno raccontato la verità dovremo aspettare il primo test drive. Prodotta in Corea, nello stabilimento di Hwasung, l’auto arriverà in concessionaria dopo l’estate, ad un prezzo ancora da definire.

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