Lamborghini Super Trofeo, Paul Ricard: un weekend ristretto, s'il vous plaît!

Lamborghini Super Trofeo, Paul Ricard: un weekend ristretto, s'il vous plaît!
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Due gare da cardiopalma per il nostro Masterchampion al Paul Ricard con il Lamborghini Blancpain Super Trofeo. Ecco le emozioni e le sofferenze di un weekend ricco di soddisfazioni ma che è parso molto... ristretto
2 luglio 2014

Un weekend di gara con tanto di prove libere, qualifiche e due corse, ristretto in due soli giorni. Con i tempi stretti, anzi strettissimi per il tipo di vettura che usiamo. Questa gara segna la metà esatta del campionato e da adesso in poi non si può sbagliare... Lo sa la Bonaldi, il mio grande compagno Edo ed io. Il nostro vantaggio in classifica è talmente ristretto (un solo punto) che di calcoli non ne possiamo fare. L’obbiettivo è uno solo: vincere ed aumentare il vantaggio in classifica. Per farlo bisogna attaccare.

Mentre scrivo questo diario sono ancora a pezzi per l’impegno psicologico sostenuto. Questi due giorni mi hanno spremuto... alla faccia del Trofeo. Ed io che pensavo che sarebbe stato (più) facile.

Una gara da preparare meticolosamente

Vista l’importanza dell’evento, per questa gara ci siamo preparati a dovere. Abbiamo fatto un piano preciso e siamo andati convinti di fare la voce grossa. Qualcosa però non ha funzionato ed alla fine delle due prove libere ci siamo resi conto di non essere abbastanza veloci. Niente ci riusciva spontaneo e “naturale”, come avrebbe dovuto... Nemmeno il tempo di analizzare i dati ed ecco che è tempo di andare in qualifica.

Non siamo a posto, per un attimo sudo freddo ma mi riprendo subito e consciamente rifiuto di giocare in difesa. Non me lo posso permettere. Non c’è tempo di fare calcoli e guardare l’acquisizione dati ed ecco allora che ci affidiamo all’istinto, un po’ come si faceva un tempo quando la telemetria non esisteva. Il nostro ingegnere, Marco B., mi manda in pista con un bel sorriso e la frase “fidati, andrà bene. Poi ti dico cosa ho fatto”.

lamborghini blancpain super trofeo paul ricard 2014 (6)
In un weekend di gara che è sembrato "ristretto" come quello del Paul Ricard tutto può succedere. Fondamentale mantenere il sangue freddo. Nell'immagine la Gallardo di Pavlović immortalata da F. Principe

Tutto può cambiare in un attimo

Quando parto con il set di gomme nuove sono a più di un secondo di distacco dalla pole... Non sono ottimista ma so che nel motorsport tutto è una questione di punti di vista. Tutto cambia in un attimo, a volte basta un click di barra. Mentre scaldo gli pneumatici riesco a lasciarmi tutto alle spalle e divento tutt’uno con la mia Lamborghini.

Attacco più che posso e quando nel mio giro buono esco dall’ultima curva so di aver fatto un ottimo lavoro... Qualche metro più tardi Marco B. urla via radio “Poooooole Positioooon”!!!! Le modifiche hanno funzionato ed io ho messo insieme un bel giro. Che sollievo... Finalmente. Grazie Marco B., ottimo lavoro!

Distacchi da monoposto

A freddo, analizzando quello che è successo, noto che i primi dieci classificati sono tutti ravvicinati in un secondo di distacco dal mio tempo. Com’è possibile? Questo non può essere un “trofeo”... Mi ricorda tanto i tempi delle monoposto. Ci sono 28 vetture iscritte alla gara.

Vado a dormire tardi e l’indomani, il giorno delle due gare, alle 5 di mattina sono già sveglio. Ma è possibile? Sto già guidando con il pensiero... Pavlovic smettila! Adesso devi dormire! Non mi riesce... Mentre cerco di riaddormentarmi, la mia mente fa strategie, analizza varie possibilità di partenza, ecc... Alle sei e mezza, sfinito, decido di alzare bandiera bianca. Smetto di combattere la mia mente e decido di metterla in ordine come so fare io: doccia gelata. Ora si inizia a ragionare.

Sono tesissimo prima della gara perché anche se siamo in pole le cose non sono filate lisce fino a questo momento. Non riesco a rimanere rilassato perché sento che da un momento all’altro potrebbe succedere qualche cosa di sbagliato. Allora decido di cercare di raggirare la mia mente: mi concentro sulle piccole cose. Per primo: scaldare bene freni e gomme per la partenza.

Alle 5 di mattina sono già sveglio. Ma è possibile? Sto già guidando con il pensiero. Pavlovic smettila! Adesso devi dormire! Non mi riesce. Mentre cerco di riaddormentarmi, la mia mente fa strategie e analizza varie possibilità di partenza

Semaforo verde e via! Ora si deve mantenere la leadership

Semaforo verde, si parte. Scatto bene e mantengo la leadership. Da quel momento in poi spingo più che posso ed i miei unici problemi vengono fuori quando trovo qualche doppiato che non guarda gli specchietti.

Passo la macchina a Edo a metà corsa. Lui riprende la gara in testa e la mantiene fino alla fine, però con diverse difficoltà... Infatti, a pochi giri dalla conclusione, il nostro pneumatico anteriore destro si era bucato e perdeva progressivamente pressione. Un altro giro, forse due, e ci saremo dovuti ritirare. Edo è stato un grande a gestire il pneumatico ed il vantaggio su Mul fino alla fine. Il nostro rivale finisce secondo.

Gara 2: partenza svantaggiata

Neanche il tempo di festeggiare che bisogna preparare gara due. Stavolta però si parte svantaggiati perché a differenza di Mul noi non possiamo partire con le gomme nuove.

Parto sempre io e riesco a mettere dietro il nostro diretto rivale. Mantengo la testa per diversi giri ma con una fatica inverosimile. Sono sempre di traverso e in più occasioni rischio di perdere il controllo della macchina. Mul invece, che è partito con gomme nuove, mi sta attaccato al paraurti ed io so che prima o poi tenterà di superarmi. Lo fa nella curva n° 12, quella dove ho più problemi. Saggia scelta, purtroppo.

lamborghini blancpain super trofeo paul ricard 2014 (7)
Dopo la grande festa di gara 1 si parte svantaggiati in gara 2, in quanto non possiamo usare gomme nuove. Che fatica combattere!

 

Mi supera e nel farlo ci tocchiamo anche... Non mollo però, non voglio farmi “spezzare” il morale. Ora che Mul è davanti, tenta di allungare e comincia ad esagerare un poco. Inizia a scomporsi ed ecco che arriva un piccolo errore. Riesco a riavvicinarlo e so che non avrò un'altra chance: mi fiondo all’interno. Il sorpasso mi riesce e mi riprendo la testa della corsa.

Un attacco che vale una gara

Penso che questo potrebbe cambiare la nostra gara in positivo ma vado sempre più in crisi di gomme e proprio nel giro in cui decidiamo di effettuare il pit stop ho la sfortuna di trovarmi un doppiato in mezzo alla pista che nella sua indecisione mi costringe all’esterno e mi fa perdere due posizioni. Passo la macchina a Edo e sono furioso. Non ho fatto uno stint di gara impeccabile, anzi... Non è da me ma viste le difficoltà forse non era possibile fare meglio di così. Edo soffre con una macchina che ha oramai i freni e le gomme finite. Non può fare altro che portarla al traguardo ed è bravo perché recupera fino alla seconda posizione.

Finisce 1 a 1 questo incontro tra noi ed il nostro diretto inseguitore. Non sono contento ma viste le nostre difficoltà non posso che essere soddisfatto. Andiamo via con sempre un solo punto di vantaggio in classifica e la consapevolezza che bisogna migliorare. Forza team Bonaldi, ce la possiamo fare!! Il prossimo appuntamento è in Belgio a Spa-Francorchamps 24, 25 & 26 luglio.

Miloš Pavlović

Foto: www.fprincipe.it

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