Land Rover, inaugurato ad Amatrice il Giardino degli Alberi

Land Rover, inaugurato ad Amatrice il Giardino degli Alberi
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Luca Bordoni
Grazie al contributo di Land Rover, nel paese devastato dal sisma dello scorso 24 agosto è sorto un luogo di ricreazione
12 maggio 2017

Non sapevo bene cosa aspettarmi mentre salivamo verso Amatrice. Ne avevo sentito parlare, come tutti, ma non sapevo esattamente cosa avrei trovato davanti ai miei occhi. Ognuno di noi è cresciuto anche guardando la tv, con le sue belle storie, e poi con quelle brutte, quelle tragiche, e con i film americani pieni di effetti speciali e a volte di catastrofi. Abbiamo sempre avuto un filtro sulle brutte cose, o almeno lo hanno avuto i più fortunati di noi.

Ad Amatrice non sono stati fortunati. Ad Amatrice non hanno più un paese, non c'è più la via principale, non c'era più nemmeno un giardino. Fino a oggi, perché grazie all'intervento di Land Rover è stato inaugurato il nuovo Giardino degli Alberi, un'area di 1500 metri quadri che significa finalmente possibilità di aggregazione per chi è rimasto e anche per chi tornerà. Non è una storia facile, quella di Amatrice, alle prese con la ricostruzione e l'impegno che traspare dagli occhi accesi del Vicesindaco Patrizia Catenacci.

E allora Land Rover, che ha già una lunga tradizione di spedizioni umanitarie e di impegno nel sociale ha deciso di supportare Amatrice con un punto che diventa simbolo del tornare insieme. Un impegno che non ha coinvolto solo i vertici ma anche la rete dei concessionari, come raccontato dal Presidente di Land Rover Italia Daniele Maver, e gli stessi impiegati del Gruppo, giunti sino a qui a dare una mano tangibile alla realizzazione del Giardino.

Mentre aspettavo l'inizio dell'inaugurazione, mi guardavo intorno incredulo, cercando di specchiarmi nelle occhi stanchi ma fieri dell'Esercito e delle forze dell'ordine impegnate qui. Il sottofondo era un grande silenzio, ma non quel silenzio fatto di tranquillità, di pace e di relax. Era piuttosto un silenzio pesante, a tratti spettrale, qualcosa da cancellare mettendosi a urlare. Ma urlare non è servito, perché alla partenza dell'inaugurazione ho assaggiato un antipasto di quello che sarà il Giardino degli Alberi: un modo nuovo di stare insieme, con un chiacchiericcio capace di riempire il cuore.

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