Le riserve mondiali di petrolio finiranno nel 2067?

Le riserve mondiali di petrolio finiranno nel 2067?
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I distributori di carburante di tutto il mondo potrebbero realmente rimanere a secco nell'arco di una cinquantina d'anni? I risultati dello studio della BP non sembrano molto incoraggianti
14 luglio 2014

Quando sono destinate ad esaurirsi le riserve mondiali di petrolio? In tanti hanno provato negli anni a dare una risposta, senza mai avere in tasca un’assoluta certezza. Quello che è cambiato semmai è l’esito qualitativo di tali ricerche: mentre qualche tempo c’erano risposte una opposta all’altra (c’era chi stimava 1.000 anni di autonomia, altri soltanto poche decine), oggi i ricercatori sembrano convergere su risultati molto più allineati e quindi attendibili.

BP: distibutori a secco tra 53 anni

L’ultimo in questa direzione lo ha condotto la Statistical Review of World Energy realizzata dalla British Petroleum, che non offre uno scenario particolarmente incoraggiante. Secondo questo studio le riserve mondiali di petrolio, comprendenti anche GPL e condensati, sono sufficienti al tasso attuale di consumo fino al 2067. L'umanità potrà contare su riserve accertate alla fine dello scorso anno pari a 1.687,9 miliardi di barili, sufficienti a rispondere alla domanda globale per 53,3 anni.

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Secondo lo studio della BP nell'arco di una cinquantina d'anni non ci sarà più nemmeno una goccia di oro nero

 

I consumi globali nel 2013 sono cresciuti dell'1,4%, un valore più elevato rispetto alla produzione (+0,6%). Nel 2013 la maggiore crescita nei consumi è stata registrata negli Stati Uniti con un incremento di oltre 400mila barili di petrolio al giorno superando - per la prima volta dal 1999 - la Cina che si è fermata a 390mila barili. A livello di incremento delle riserve di petrolio, i più importanti contributi sono arrivati dalla Russia, che ha contribuito con 900 milioni di barili e dal Venezuela con 800 milioni.

 

I membri dell'OPEC (Algeria, Angola, Libia, Iran, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Ecuador) continuano comunque a detenere il 71.9% del totale delle riserve. Nello scorso decennio, le scorte di petrolio sono comunque aumentare del 27%, per un totale di 350 miliardi di barili.

 

Lo studio della BP inoltre evidenzia come il prezzo del barile del petrolio (che influenza quello dei carburanti alla pompa) sia rimasto negli ultimi tre anni sempre al di sopra dei 100 dollari per il terzo anno consecutivo, con una leggera diminuzione (-3,01 dollari) rispetto al prezzo del 2012 quando lo scorso anno il prezzo medio del Brent è stato di 108,66 dollari al barile.

 

Fonte: Ansa
 

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