Marchionne non molla: «Fusione FCA-GM va fatta!»

Marchionne non molla: «Fusione FCA-GM va fatta!»
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Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, continua a volere fortemente l'unione con General Motors, ammettendo tuttavia di aver trovato più volte la strada sbarrata
1 settembre 2015

Sergio Marchionne torna alla carica. Dopo aver metaforicamente giocato a poker nei giorni scorsi, nascondendo le proprie idee dietro dichiarazioni ottimistiche sulle possibilità di FCA di competere in un mercato globale dove i più grandi costruttori del mondo si sono coalizzati, l'a.d. del gruppo italoamericano torna alla carica. Nei progetti del manager, da diverso tempo a questa parte, sta macinando l'idea di una stretta partnership – o, perché no, una fusione-  con General Motors, arrivando a creare un colosso a livello planetario.

 

Principalmente, Marchionne è mosso da prospettive di ricavi importanti. «Dalla fusione può nascere un'entità da 30 miliardi di dollari l'anno di cash.» spiega il Presidente Ferrari. «Sarebbe irragionevole non forzare la mano con GM, non c'è altra scelta se non quella di mettere pressione per cominciare a discutere sin da ora. Le ragioni per un accordo sono indiscutibili.»

Ho solamente proposto di sederci ad un tavolo ed analizzare i numeri. Non stiamo parlando di miglioramenti marginali, ma di trenta miliardi di dollari l'anno in cash, e sottolineo: trenta

 

Marchionne, tuttavia, non è ancora riuscito ad incontrare l'a.d. di GM, Mary Barra, nonostante abbia chiesto più volte un incontro. «Non voglio uscire con lei, mi interessa solamente incontrarla, ma non prendono le mie telefonate. Si può respingere un accordo, ma non puoi rifiutarti di discutere.»

 

Quando si parla di accordi di natura economica, Marchionne raramente si è fatto trovare impreparato, ed anche in questo caso, assicura di aver studiato settore per settore, addirittura impianto per impianto e prodotto per prodotto tutti i possibili benefici. «Ho solamente proposto di sederci ad un tavolo ed analizzare i numeri. Non stiamo parlando di miglioramenti marginali, ma di un cambiamento incredibile a livello di performance. I potenziali profitti sono esponenzialmente più elevati rispetto ai guadagni globali di FCA e GM messi insieme. Parliamo di trenta miliardi di dollari l'anno in cash, e sottolineo: trenta.»

 

Il manager, tuttavia, prova a lanciare verosimilmente un'esca. «I potenziali partner non mancano, e potrei vendere o realizzare una fusione con FCA oggi stesso. Sono molti ad aver mostrato interesse, ma io non sono interessatro, perché so che esiste un accordo potenzialmente migliore.»

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