Marchionne: "Nuovo modello Alfa nel 2017"

Marchionne: "Nuovo modello Alfa nel 2017"
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
L’amministratore delegato FCA traccia un bilancio del lavoro fatto per riportare il marchio del Biscione al livello di blasone che gli compete. E lancia la sfida ai marchi premium.
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
10 maggio 2016

Chiamiamola “giornata dell’orgoglio alfista”, giusto per dare un’idea di quanto potrà essere ricordata come cruciale la data della presentazione ufficiale della “nuova” Giulia. A fare gli onori di casa, Sergio Marchionne, che in occasione dell’incontro con la stampa ha rilasciato importanti dichiarazioni non solo sul futuro prossimo del marchio Alfa Romeo, ma anche sulle prossime operazioni che riguarderanno tutto il gruppo FCA.

«La Giulia è una bellissima macchina, anzi la migliore fatta dal gruppo negli ultimi dodici anni: ha un motore pazzesco e prevediamo di esportarla in tutto il mondo, anche negli USA, dove la rete è composta da circa 200 dealer, a partire dal terzo trimestre del 2016, con un numero limitato di versioni Quadrifoglio. Ma puntiamo su tutti i mercati, compresa la Cina, dove l'ultima visita fatta è stata incoraggiante. Per la piattaforma Alfa Romeo su cui è stata costruita la nuova Giulia, FCA ha investito oltre un miliardo di euro. Se poi il rilancio di Alfa avrà successo, non escludiamo e coinvolgere nel sistema produttivo anche Pomigliano e Mirafiori, perché dopo Giulia e Stelvio, un terzo nuovo modello Alfa Romeo potrebbe arrivare a fine 2017».

Un Marchionne davvero su di giri, che si spinge anche in dichiarazioni inusuali per un personaggio di solito cauto: «Secondo me, Giulia non ha concorrenti, neanche tra le tedesche. Qualcuno ha detto la BMW? Bene, portatela qui, la guidiamo in pista e vediamo. Non ho dubbi sul successo della Giulia».

In casa FCA le cose girano bene: «I primi mesi dell’anno ci hanno dato risposte molto incoraggianti in termini di vendite: FCA cresce ed ad aprile abbiamo fatto meglio del mercato europeo. Se le cose continuano così, potremmo trovarci a rivedere al rialzo gli obiettivi del Gruppo, ma non sarà prima del terzo trimestre».

Parlando di Alfa Romeo, ineludibile una domanda sul possibile ritorno alle corse; e sulla possibilità di ritrovare in pista il Biscione, Marchionne ha le idee chiare: «Per farlo bisogna vendere le vetture. Quella di oggi è la prima di una lunga serie di giornate che serviranno a finanziare questo genere di operazioni».

Secondo me, Giulia non ha concorrenti, neanche tra le tedesche. Qualcuno ha detto la BMW? Bene, portatela qui, la guidiamo in pista e vediamo. Non ho dubbi sul successo della Giulia

Infine, un’ulteriore apertura all’auto a guida autonoma, dopo le dichiarazioni di Mauro Moretti, AD di Leonardo-Finmeccanica, riguardo all’ipotesi di un lavoro congiunto con il Lingotto per sviluppare insieme sistemi di guida autonoma con la holding italiana: «Sono più che disposto a parlarci – ha detto in proposito Marchionne - Anche perché l'ultima volta che l'ho incontrato a cena non mi ha accennato nulla in proposito».

Una sole nube ha in parte turbato una giornata altrimenti trionfale: la notizia che sono ben 21.031 le adesioni formali alla class action contro il gruppo FCA per i presunti "consumi bugiardi" della Panda, ammessa dal Tribunale di Torino e depositate presso la cancelleria del tribunale nei giorni scorsi. Come rivela Altroconsumo, gli iscritti online all'azione risarcitoria erano stati 27.789, tutte domande giunte da possessori della Panda 1.2 benzina da 51 kw.

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