Mercato Auto Europa: una luce in fondo al tunnel

Mercato Auto Europa: una luce in fondo al tunnel
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Dopo lunghi anni di stagnazione e decrescita, i costruttori automobilistici iniziano a vedere timidi segnali positivi in tutta Europa. Italia compresa
18 novembre 2014

Sembrano consolidarsi i segnali positivi provenienti dal mercato auto in Europa. Dopo lunghi anni di stagnazione e decrescita, i costruttori automobilistici iniziano a vedere timidamente una luce tenue in fondo al tunnel.

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA infatti, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1 a ottobre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.112.628 unità, in rialzo del 6,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Nel periodo gennaio-ottobre 2014, i volumi registrati ammontano a 11.020.107 unità, il 5,9% in più rispetto a gennaio-ottobre 2013.

Italia: c'è speranza

In Italia, le immatricolazioni totalizzate a ottobre si attestano a 121.736 unità, il 9,2% in più rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi dieci mesi del 2014, i volumi immatricolati ammontano a 1.112.359 unità (+4,2%). 1 EU 28 + EFTA. I dati per Malta non sono al momento disponibili. Secondo ISTAT, a ottobre 2014 l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% sia rispetto al mese precedente, sia nei confronti di ottobre 2013 (il tasso tendenziale era -0,2% a settembre). La ripresa dell’inflazione è in buona parte dovuta al ridimensionamento delle flessioni tendenziali dei prezzi dei beni energetici regolamentati, mentre, a livello congiunturale, contribuiscono a contenere il rialzo i cali dei prezzi dei beni energetici non regolamentati – i carburanti - nel mese (-0,9%).

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In Spagna l'incentivazione intelligente messa in campo dal governo ha giovato all'intera economia del Paese

Carburanti: prezzi giù nel Bel Paese

Si rilevano ribassi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della Benzina diminuisce su base mensile dell’1,2% mentre registra una flessione su base annua (-0,8%) meno ampia di quella rilevata a settembre (-2,5%), per effetto del confronto con ottobre 2013 (mese in cui il calo congiunturale era stato più marcato e pari a -2,9%). Il prezzo del Gasolio fa registrare un decremento congiunturale dell’1,1% e una flessione tendenziale stabile al -3,5%. I prezzi degli Altri carburanti – a seguito del ribasso del GPL – diminuiscono dello 0,9% su base mensile e del 5% su base annua (da -4,1% di settembre).

Spagna: esempio di incentivazione virtuosa

La Spagna totalizza 76.073 immatricolazioni a ottobre (+26,1%), quattordicesimo mese consecutivo in crescita. Nei primi dieci mesi del 2014, le immatricolazioni si attestano a 716.746 unità, in rialzo del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2013. L’esaurimento dei fondi previsti dal Plan Pive 6 ha provocato un’accelerazione delle vendite negli ultimi due giorni del mese (pari al 20% delle vendite mensili), determinando il notevole incremento delle immatricolazioni registrato a ottobre.

 

Ancora una volta, tutti i canali di vendita presentano risultati positivi nel mese. Le vendite ai privati riportano una crescita del 31,5% nel mese e del 22,2% nel cumulato da inizio anno, rappresentando il 55% dell’intero mercato. Bene anche le vetture aziendali, che registrano l’undicesimo mese consecutivo in crescita, incrementando i volumi del 17% a ottobre e chiudendo il periodo gennaio-ottobre 2014 in rialzo del 12,2%. Il noleggio, infine, riporta una crescita del 15,2% nel mese e del 15,1% nei primi dieci mesi dell’anno.

Il Piano Pive 6 ha rafforzato l’economia spagnola, rivitalizzando la produzione non solo per l’automotive, ma anche per altri settori, grazie a un benefico effetto moltiplicatore quantificabile in circa 2 miliardi di Euro

 

Le Associazioni di settore premono per una proroga del programma fino a inizio 2015, per evitare la frenata del mercato che si creerebbe nei mesi di novembre e dicembre, sostenendo che la ripresa del mercato è legata alla continuità del piano, almeno fino a quando gli indicatori macroeconomici non volgeranno a favore dei consumi delle famiglie e le garanzie del credito si ridurranno. Nel mese di ottobre, circa l’80% delle vendite effettuate dai concessionari si sono avvalse del supporto del Plan PIVE 6. Questa corsa all’acquisto ha coinciso con un’anticipazione delle operazioni previste nei prossimi mesi. Un’interruzione tra la sesta e la settima edizione del piano determinerebbe una revisione al ribasso delle previsioni di chiusura d’anno, che, nella più conservativa delle ipotesi, saranno intorno alle 850.000 unità immatricolate, ovvero la metà dei volumi del periodo pre-crisi.

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Anche in Italia la situazione va timidamente migliorando

 

Il Plan Pive 6 non solo ha consentito, nel complesso, la sostituzione di circa 175.000 vecchi veicoli con veicoli più efficienti e sicuri, ma ha anche rafforzato l’economia spagnola, rivitalizzando la produzione non solo per l’automotive, ma anche per altri settori, grazie a un benefico effetto moltiplicatore quantificabile in circa 2 miliardi di Euro. Proprio grazie ai piani di incentivazione (PIVE e PIMA Aire, quest’ultimo appena rinnovato, alla quarta edizione), inoltre, il mercato spagnolo è riuscito a collocarsi tra i primi 15 mercati mondiali, risalendo di tre posizioni nel ranking internazionale, e occupando il quinto posto nell’Unione Europea.

Francia: la pecora nera d'Europa non è più l'Italia

In Francia, a ottobre, si registrano 160.149 nuove immatricolazioni, il 3,8% in meno rispetto allo stesso mese del 2013, che contava lo stesso numero di giorni lavorativi in meno (23 giorni). Il cumulato dei primi dieci mesi del 2014 è di 1.497.464 unità, l’1,4% in più rispetto a gennaio-ottobre 2013, percentuale che sale a +1,9% a parità di giorni lavorativi (211 giorni nel progressivo 2013 contro 210 nel progressivo 2014). Secondo il barometro mensile dell’Avere-France, le vendite di vetture elettriche nel mese di ottobre ammontano a 1.077 unità (+1,7%), pari allo 0,7% del totale immatricolato, mentre nei primi dieci mesi del 2014 i volumi si attestano a 8.006 (+8,5%), con una quota dello 0,5% sul totale immatricolato.

Il mercato tedesco ha registrato 275.320 immatricolazioni a ottobre, chiudendo in rialzo del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2013

 

Le vendite di vetture ibride sono nettamente calate a ottobre (-20%), per un totale di 3.843 unità. Anche il ribasso delle vendite di auto diesel a vantaggio delle auto a benzina si fa più marcato: -8,2% contro +7,2% rispettivamente nel mese. Le vetture a benzina raggiungono così circa il 35% del totale immatricolato a ottobre e il 33% nei primi dieci mesi dell’anno, mentre le altre tipologie di alimentazione alternativa (GPL e metano) mantengono quote di mercato irrisorie. Balzo in avanti, a ottobre, per il mercato dell’usato che, con 516.425 unità (+5,6%), totalizza volumi tripli rispetto al mercato del nuovo, come non si verificava da luglio 2007. Le vetture diesel rappresentano il 66,9% delle transazioni nel mese, contro il 31,9% delle vetture a benzina, mentre la restante parte si divide tra vetture ibride e vetture a metano, con le vetture elettriche allo 0,06% di quota.

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L'Inghilterra sta vivendo una crescita continua da più di 30 mesi consecutivi

Germania: ottimi risultati nel mercato privati

Il mercato tedesco ha registrato 275.320 immatricolazioni a ottobre, chiudendo in rialzo del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2013. Il 34,8% delle immatricolazioni mensili ha riguardato le vendite ai privati, il valore più basso, per questo mese, negli ultimi vent’anni. Nel cumulato da inizio anno, i volumi si attestano a 2.556.991 unità, pari al 3% in più rispetto al periodo gennaio-ottobre 2013. Gli ordini interni hanno registrato una crescita dell’1% nel mese, un po’ meno rispetto al progressivo da inizio anno (+4%). Il Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA, Matthias Wissmann, afferma che l’Europa occidentale sta seguendo l’andamento atteso, ma osserva anche che la ripresa si sta rivelando difficoltosa in alcuni Paesi, in cui lo sviluppo del mercato potrebbe essere maggiore.

UK: crescita inarrestabile

Il mercato inglese, infine, totalizza 179.714 immatricolazioni a ottobre, trentaduesimo mese consecutivo in crescita, con volumi oltre le aspettative e un incremento del 14,2% rispetto a ottobre 2013. Nei primi dieci mesi dell’anno, i volumi complessivi si attestano a 2.137.910 unità, il 9,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Continua ad aumentare la domanda di vetture ad alimentazione alternativa, con immatricolazioni in crescita del 58,9% nel mese e del 51,2% nel progressivo 2014, per un totale di 42.534 unità, ovvero il 2% del mercato e 12.000 unità in più rispetto a quelle complessivamente registrate nel 2013.

I cinque maggiori mercati dell’Unione Europea sfiorano le 813.000 nuove immatricolazioni nel mese e gli 8,07 milioni di unità nel progressivo 2014

 

Le motorizzazioni ibride benzina-elettrico sono state a lungo la principale scelta, in questo segmento di mercato, ma ora si stanno diffondendo anche altre soluzioni. Le immatricolazioni di vetture elettriche pure, ad esempio, sono più che raddoppiate nell’ultimo anno, mentre le vetture ibride plug-in e range-extended sono destinate a quadruplicare entro fine anno. Questo anche grazie ad una gamma sempre più ampia di modelli disponibili: nel 2011 i modelli plug-in erano solo 6 mentre ora sono 20, inclusi coupé e SUV. L’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT fa notare che gli elevati volumi di ottobre portano il consuntivo a superare, per la prima volta dal 2007, i 2 milioni di immatricolazioni nei primi dieci mesi dell’anno. SMMT si aspetta una stabilizzazione del mercato all’approssimarsi del 2015, con l’eccezione delle vendite di vetture ad alimentazione alternativa che proseguiranno l’attuale trend crescente.

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L'Italia smette di avere il segno meno dopo sei anni

 

«I cinque maggiori mercati dell’Unione Europea sfiorano le 813.000 nuove immatricolazioni nel mese e gli 8,07 milioni di unità nel progressivo 2014, rappresentando il 73% circa del totale immatricolato» - ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. «Tutti tranne la Francia (-3,8%) presentano un segno positivo a ottobre, a partire da un’ulteriore crescita a doppia cifra della Spagna (+26,1%), accelerata dall’esaurimento, proprio a fine ottobre, dei fondi del piano di incentivi PIVE 6, e da un analogo ottimo risultato del Regno Unito (+14,2%), che riporta l’incremento mensile più alto dopo quello registrato lo scorso marzo (+18%). Seguono l’Italia a +9,2%, con circa 10.500 immatricolazioni in più rispetto a ottobre 2013, grazie alla buona performance delle auto ad alimentazione alternativa, che chiudono ottobre 2014 a +39%, con una quota del 18,6% (14,6% un anno fa), e la Germania (+3,7%), con un rialzo un po’ più contenuto rispetto a quello di settembre (+5,2%). Per il mercato europeo si prevede una chiusura d’anno attorno ai 13 milioni di unità, pari a circa il 4,9% in più rispetto al 2013, primo segno positivo dopo quattro anni consecutivi (2010-2013) in calo» – ha proseguito Vavassori.

 

«Anche l’Italia, dopo 6 anni (2008-2013) con il segno meno, invertirà il trend a fine 2014, con un incremento delle immatricolazioni tra il 3,6% e il 4%, per un totale di circa 1.356.000 unità. Un segnale di moderata ripresa da incoraggiare con interventi di rilancio della domanda, in primis una seria riforma della fiscalità che opprime privati e imprese, anche al fine di rinnovare un parco circolante dall’età media sempre più elevata: 9,5 anni a fine 2013, contro i 7,5 di fine 2003».

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