Mercato Europa: febbraio a due volti

Mercato Europa: febbraio a due volti
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Vendite nel continente con segnali contrastanti: rallentano Germania, Francia e Gran Bretagna, e così l’Italia si conferma il secondo mercato europeo.
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
17 marzo 2017

Va in archivio il 40°, sugli ultimi 42, mese di crescita per le vendite di autovetture nel Vecchio Continente: febbraio segna di fatto il ritorno ai livelli dello stesso mese del 2008, quando iniziarono a palesarsi i primi segnali della pesantissima crisi che nelle stagioni seguenti avrebbe investito (ed ancora affligge) le cosiddette economie avanzate.

Ennesimo risultato positivo, dunque, e questo malgrado tre dei cinque mercati principali abbiano palesato segnali di rallentamento: sono entrati infatti in territorio negativo Germania (-2,6%), Francia (-2,9%) e Gran Bretagna (-0,3%).

Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, il mercato dell’auto in Europa registra un incremento delle vendite del 2,1%, con 1.114.443 immatricolazioni contro 1.091.521 riportato a febbraio 2016.

Resta positiva la crescita per il primo bimestre 2017, che assomma 2.317.717 unità, il 6,1% in più rispetto ai 2.185.399 del gennaio-febbraio dello scorso anno.

Ma, come anticipato, la crescita non è omogenea: a febbraio, dei cinque Major Market solo Italia (+6,2%) e Spagna (+0,2%) approdano in territorio positivo, circostanza che permette al nostro Paese di consolidare la seconda posizione in volumi di immatricolato dietro la Germania, sia nel mese che nel bimestre.

Germania

All’ottima performance di gennaio 2017 (+10,5%), segue un febbraio freddo, il primo negativo da ottobre 2016: le auto registrate, infatti, sono state 243.602, il 2,6% in meno rispetto alle 250.146 di febbraio 2016. Calo determinante quello delle persone giuridiche che, con il 67,3% di quota, perdono nel mese il 3,5%.

A flettere, tuttavia, sono anche i privati, al 32,7% di quota, che perdono lo 0,9%. Oltre la metà del mercato di febbraio (53,7%) è rappresentata dalle vendite di auto a benzina, mentre registrano un calo a doppia cifra (-10,5%) i veicoli diesel. Facendo archiviare alla Germania 485.001 unità, il 3,5% in più rispetto al primo bimestre 2016, gennaio-febbraio 2017 riporta comunque il miglior risultato dal 2000. Secondo le stime, il 2017 dovrebbe chiudersi a 3.390.000 unità (+1,1%).

Gran Bretagna

Stabili le vendite nel Regno Unito (-0,3%): nel mese che anticipa il cambio targa di marzo, ci sono state 83.115 immatricolazioni, 280 in meno rispetto al 2016. Performance negativa per privati e società, che hanno chiuso con un -4,4% e - 5,3%, perdendo 1,9 e 0,1 punti percentuali sullo scorso anno.

A compensare in parte questi risultati, il canale del noleggio che, con 45.699 unità, chiude con un +3,3% e quota del 55%. Forte calo per le motorizzazioni diesel, che flettono del 9,2%, mentre aumentano la benzina (+5,8%) e le alimentazioni a basso impatto ambientale (+48,9%). Questo risultato del diesel significa anche una perdita del 4,3% (44,5% di quota) a vantaggio di benzina (al 51,5% con +3%) e alimentazioni a basso impatto, ora al 4% di quota (+1,3%).

Nel primo bimestre il saldo delle vendite rimane comunque positivo: +1,8%, con 257.679 unità. Per il 2017, infine, previsto un calo del mercato del 5% circa, a 2.550.000 immatricolazioni.

Francia

A febbraio 2017 le immatricolazioni di auto in Francia sono state 161.874, in flessione del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2016. Il cumulato dei primi due mesi dell’anno, quindi, si porta a 314.920 unità (+3,2%) contro le 305.128 dello scorso anno.

Dalla scomposizione per motorizzazione si evince, per il bimestre, un calo di quasi il 5% rispetto a gennaio-febbraio 2016 per il diesel che, con 150.564 veicoli, scende al 47,8% di quota, incalzato dalla benzina al 46,5%, con 146.581 immatricolazioni. Leggero aumento per le ibride, che raggiungono una quota del 4,2% con 13.093 vendite, e per le elettriche a 1,4% di quota e 4.513 veicoli.

Oltre la metà delle vendite del bimestre, infine, è rappresentata dalle piccole (seppure in calo del 3% rispetto al 2015), il 27% dalle medie inferiori a vantaggio delle medie superiori (che crescono dell’1%, arrivando ora al 13%) e delle superiori e lusso, attestate al 6%. La stima per il 2017 del mercato transalpino da parte di Global Insight è di circa 2.060.000 unità (+2,2%).

Spagna

Le 97.796 nuove immatricolazioni registrate a febbraio segnano un aumento dello 0,2% rispetto alle 97.649 del 2016. Le cause di questo risultato si collocano in primis nel leggero calo (-0,1% e 46.742 unità) delle vendite a privati, che rappresentano quasi la metà del mercato (47,8% di quota), mancando ormai un piano (come fu il Plan PIVE) che stimoli la domanda a sostituire l’auto.

La stagionalità della Settimana Santa, inoltre, ha causato la flessione nel canale dei noleggi, che hanno immatricolato nel mese 24.144 vetture, calando del 9,2% rispetto allo scorso anno.

Le società, dall’altro lato, hanno sostenuto le vendite del mercato con un incremento del 10,9% e 26.910 immatricolazioni. I primi due mesi dell’anno, quindi, si chiudono con 182.311 vendite di auto nuove, in crescita del 4,8%.

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