Mondiale Cross Country, Abu Dhabi. Al Attiyah (Mini) escluso dalla classifica finale

Mondiale Cross Country, Abu Dhabi. Al Attiyah (Mini) escluso dalla classifica finale
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Sottoposta ai controlli di fine Rally, la Mini All4 Racing del “Principe” è stata ritenuta irregolare per l’oltrepassato limite di corsa di una sospensione. La vittoria passa così nelle mani del russo Vasilyev | <i>P. Batini</i>
  • Piero Batini
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2 aprile 2015

Abu Dhabi - Passata la tempesta di sabbia che aveva posto fine anzitempo alla 25ma edizione del Abu Dhabi Desert Challenge, un’altra tempesta, questa volta di carattere sportivo, si è abbattuta sulla Mini dei vincitori Nasser Al-Attiyah e Mathieu Baumel. 

 

Al termine del Rally la Macchina è stata sottoposta alle verifiche post gara, e i commissari sportivi FIA hanno rilevato che la corsa di una sospensione era oltre i limiti regolamentari. Una irregolarità ritenuta non intenzionale, ma sufficiente ad escludere la Macchina e l’Equipaggio dalla classifica finale che li aveva visti in un primo momento salire sul gradino più alto del podio.


A vincere la venticinquesima edizione del ADDC è dunque il russo Vladimir Vasilyev, che aveva vinto anche lo scorso anno e che, in Equipaggio con Valentin Zilthsov, aveva tagliato il traguardo “originale” del Rally venti minuti alle spalle di Al Attyah e Baumel. Non cambia, invece, il nome della macchina vincitrice, e non cambia il fatto che tre Mini occupano l’intero podio. Uscito di scena Al Attyiah sale al terzo posto un’altra Mini, quella dei tedeschi Hunt-Schulz.


In merito al dettaglio tecnico che ha portato all’esclusione della Mini di Al Attiyah Sven Quandt, proprietario e responsabile del Team X-raid, ha tenuto a precisare che “questa è una cosa che può succedere, anche se normalmente non dovrebbe. Non è colpa direttamente nostra il fatto che la corsa della sospensione fosse troppo grande. Il fatto è stato causato dalla deformazione del materiale a causa delle dure condizioni del Rally.”


Tolto di scena da ogni lato il dubbio di un’azione “fraudolenta”, l’accaduto semmai pone il “dito nella piaga” di uno degli aspetti tecnici che, alla luce dei regolamenti FIA, tendono a penalizzare le vetture da Rally a 4 ruote motrici in rapporto alle due ruote motrici. La corsa delle sospensioni è uno dei limiti dichiarati di tali macchine, e anche questo contribuisce a spiegare il crescente interesse da parte dei Team e dei Costruttori per la realizzazione di macchine da corsa da Deserto di nuova concezione in configurazione a due ruote motrici, ormai erroneamente definite “buggy”.

 

Peugeot, con la nuova 2008 DKR che ha debuttato alla Dakar di quest’anno, e il prototipo impiegato da Guerlain Chicherit, portato in gara dal Team X-raid e, ironia della sorte, evoluzione diretta della macchina a suo tempo realizzata da Nasser Al-Attiyah per la Dakar, ne sono dimostrazione.

 

Al Attiyah, in ogni caso,  presenterà un appello contro la decisione della commissione FIA che lo esclude dalla corsa e quindi dal successo, sostenendo la tesi che il difetto, dovuto ad una deformazione del supporto della sospensione in conseguenza di un urto, non gli avrebbe portato nessun vantaggio, fatto quest'ultimo presente nella "motivazione" della squalifica.

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