Multa non pagata? Scatta il prelievo forzoso dal conto corrente

Multa non pagata? Scatta il prelievo forzoso dal conto corrente
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Il Fisco potrà pignorare il conto per contravvenzioni e bolli auto non pagati. Ma solo dopo che sono stati ignorati avvisi, solleciti e cartelle di pagamento nei termini già in vigore
6 giugno 2017

Punti chiave

Con la soppressione di Equitalia e il passaggio della riscossione all'Agenzia delle Entrate si fa più dura la vita di chi non ha pagato una multa. Dall'1 luglio 2017, infatti, è possibile per la “nuova” Equitalia accedere e prelevare direttamente le somme non versate dai conti corrente bancari di ogni contribuente.

Il tutto senza dover attendere l'autorizzazione del giudice per il pignoramento del conto corrente come accadeva in passato. C'è da precisare che il prelievo diretto dal conto corrente avverrà solo dopo che il contribuente non ha dato seguito agli atti che gli sono stati notificati, ovvero la cartella di pagamento, i solleciti di pagamento e gli avvisi di intimazione, né provvedendo al loro pagamento, neanche in forma rateale, né contestandone il contenuto.

Il contribuente riceverà dunque gli avvisi e i solleciti di pagamento consueti. Successivamente avrà 60 giorni di tempo per mettersi in regola pagando tutto subito, chiedendo di rateizzare l’importo oppure facendo ricorso. Trascorsi i 60 giorni, se non avrà ricevuto il pagamento di quanto dovuto, l'Agenzia delle Entrate potrà pignorare il conto. 

Funzionerà così anche per molti altri adempimenti che prevedono l'invio della cartella esattoriale in caso di inadempienza, come il bollo auto.

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