Perché cresce il mercato dell’auto?

Perché cresce il mercato dell’auto?
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
I dati dei primi mesi del 2016 lo confermano: le nuove immatricolazioni spiccano il volo e anche il mercato dell’usato mostra un bel dinamismo. Per quali motivi gli italiani sono tornati ad acquistare un’auto?
  • Alfonso Rago
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7 marzo 2016

In terreno positivo da quasi due anni e con crescita addirittura a due cifre da marzo 2015, il mercato delle auto in Italia offre performance assolute, capaci di stupire anche i più ottimisti degli analisti. Secondo i dati del Ministero di Infrastrutture e Trasporti, a febbraio 2016 il mercato dell’auto ha raggiunto le 172.241 immatricolazioni, in crescita del 27,3% rispetto allo stesso mese del 2015. Sommando i dati del primo bimestre, il totale è del +22,6%, il che si traduce in oltre 65.000 vetture acquistate nel confronto con i primi due mesi del 2015.  

Si tratta di incrementi che nessun altro comparto industriale italiano può vantare: ma da quali presupposti deriva un risultato così spettacolare?

Il dato principale riguarda l’aggiornamento del parco circolante: poche nazioni hanno un’età media delle vetture in strada così alta come la nostra e la necessità di svecchiare il proprio garage per entrare in possesso di un modello più moderno ed aggiornato in termini di tecnologia ed emissioni è in cima ai desideri di molti utenti. 

A far volare le vendite sono stati diversi fattori, tra i quali senz’altro le allettanti campagne promozionali delle Case e la ritrovata fiducia dei consumatori

Su questa dinamica si innestano almeno altri tre motivi capaci di mettere le ali al mercato: parliamo delle convenienti campagne promozionali delle Case, dei bassi tassi di interesse e del calo dei prezzi dei carburanti, con quello della benzina in diminuzione del 6,1% su base annua, quello del gasolio addirittura in flessione tendenziale del 13,4% a febbraio ed il GPL del 6,5% .

Una fortunata coincidenza di situazioni, quindi, che hanno spinto in alto le immatricolazioni, spingendo addirittura qualcuno ad anticipare gli acquisti futuri. Una conferma dell’ottimismo che sembra prevalere tra i consumatori arriva anche dalla rilevazione del clima di fiducia registrato dall’Istat, che lo conferma su regimi elevati, soprattutto quello riferito alle intenzioni di acquisto futuro di beni durevoli. 

Come si fraziona il mercato

Nel primo bimestre 2016, le auto diesel rappresentano il 55,8% del mercato, quelle a benzina sono al 34%, le vetture a gas arrivano all'8,4% mentre ibride ed elettriche totalizzano insieme il 2,1%.

Nel segmento dei SUV piccoli dominano 500X e Jeep Renegade, che insieme rappresentano il 38% del mercato; Fiat 500 e Fiat Panda dominano il segmento delle supermini con il 61% delle vendite, mentre Lancia Ypsilon, Fiat Punto e Alfa Romeo Mito rappresentano quasi un quarto di tutte le utilitarie. Nei primi due mesi del 2016 l'auto diesel più venduta è Fiat 500X, seguita da 500L, l’auto diesel più venduta in Italia nel 2013, 2014 e 2015.

Le marche nazionali, nel complesso, toccano a febbraio 2016 50.275 immatricolazioni (+32,2%) e portano la propria quota di mercato dal 28,1% di un anno fa al 29,2%. Nei primi due mesi del 2016, i volumi immatricolati ammontano a 95.225 unità, in crescita del 26,1%. I marchi di FCA (escluse Ferrari e Maserati) totalizzano 50.081 unità nel mese (+32,2%), con quota di mercato del 29,1% contro il 28% di un anno fa. Positivi i risultati di tutti i brand: Jeep registra a febbraio un incremento del 47,7% circa, seguito da Fiat (+33,8%), Lancia/Chrysler (+30%) e Alfa Romeo (+7,7%).

In crescita anche Maserati (+9,3%) ed ottime performance di Ferrari e Lamborghini che triplicano e raddoppiano i volumi nel mese di febbraio. A gennaio-febbraio 2016, FCA ha immatricolato oltre 94.817 autovetture, con crescita del 26%, e quota di mercato del 29%, contro il 28,2% di un anno fa. 

Cresce anche il mercato dell’usato

In parallelo alle nuove immatricolazioni, il mercato dell’usato a febbraio 2016 presenta un bilancio molto positivo. I passaggi di proprietà delle auto, come riporta l’analisi statistica compiuta dall’ACI sui dati provenienti dal PRA, depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) rispetto a febbraio 2015 mostrano una variazione positiva del 14,3%. Ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 163 usate a febbraio e 161 nel primo bimestre. Nei primi due mesi del 2016 sono state registrate crescite del 7,8% per le auto, del 15,4% per i motocicli e dell’8% per tutti i veicoli.

Bilancio mensile positivo, dopo la lieve flessione d’inizio d’anno, anche per le radiazioni delle auto: +12,1% rispetto a febbraio 2015. Il tasso unitario di sostituzione è pari a 0,78 a febbraio (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 78) e a 0,81 nel primo bimestre. Il primo bimestre del 2016, nel complesso registra incrementi del 4,4% per le auto, del 9,4% per i motocicli e del 4,2% per tutti i veicoli.

Anfia: previsioni ancora positive

Analizzando i dati sulle vendite, l’analisi di Aurelio Nervo, presidente di Anfia, si concentra sui tanti elementi positivi: «A febbraio il mercato registra i volumi più alti, per questo mese, dal 2010, mentre, in termini assoluti, le immatricolazioni mensili non erano così elevate da marzo 2011. A far volare le vendite sono stati diversi fattori, tra i quali senz’altro le allettanti campagne promozionali delle Case e la ritrovata fiducia dei consumatori; anche il fatto di contare su un giorno lavorativo in più rispetto a febbraio 2015 ha spinto le immatricolazioni, anticipando parte degli acquisti futuri. Le nostre previsioni di chiusura del mercato italiano per il 2016 si attestano attorno 1,7 milioni di auto, con un range di crescita percentuale tra il 7 e il 9% rispetto al 2015».

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