Pneumatici. Partire in sicurezza: i nostri test con Pirelli e la Polizia di Stato

Pneumatici. Partire in sicurezza: i nostri test con Pirelli e la Polizia di Stato
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  • di Cristina Bacchetti
Siamo stati sulla pista prove Pirelli di Vizzola Ticino insieme alla Polizia di Stato, per effettuare alcuni test che dimostrano quanto è importante mantenere gli pneumatici in piena efficienza, soprattutto in vista delle partenza estive
  • di Cristina Bacchetti
11 luglio 2014

Gli pneumatici: unico elemento di collegamento tra il veicolo e la strada. Avete mai pensato a quanto incidono sulla nostra sicurezza? Purtroppo i dati raccolti dalla Polizia Stradale evidenziano una situazione critica per quanto riguarda la gestione degli pneumatici in Italia: nel 2013 sono state registrate 30.246 infrazioni per cattiva manutenzione delle gomme; nel periodo da gennaio a maggio del 2014 le infrazioni sono state 12.571. Il trend è negativo, gli automobilisti italiani sono sempre meno attenti alle condizioni della propria autovettura, rischiando così di mettere a rischio la sicurezza propria e altrui.

Per dimostrare l’importanza di una buona manutenzione dell’auto e soprattutto degli pneumatici, abbiamo passato un’intera giornata sulla pista prove Pirelli di Vizzola Ticino, dove abbiamo svolto diversi test, con diverse autovetture, equipaggiate per ogni prova con pneumatici usurati o non correttamente gonfiati (sempre comunque entro i limiti di legge), per poi verificare le diverse reazioni dell’auto con un treno di gomme nuove e in ottimo stato. I risultati? Per l’estate la prova gomme è sicuramente più importante della prova costume!

I nostri test sulla pista prove Pirelli

1. Slalom e frenata su rettilineo
La prima prova vede protagonista una Volkswagen Tiguan, equipaggiata con pneumatici Pirelli Scorpion Verde. La Casa prevede una pressione di 2.2 bar per tutte e 4 le gomme, quelle della nostra Tiguan sono state volutamente impostate a 1.5 bar.

pirelli road safety (23)
Le prove effettuate sia su tracciato asciutto che bagnato ci hanno permesso di comprendere l'importanza della corretta pressione e dello stato d'usura degli pneumatici

 

Il test prevede uno slalom tra i birilli e subito dopo una frenata di emergenza su asfalto bagnato. Lo eseguiamo con pneumatici sottogonfiati e, subito dopo, con la pressione corretta stabilita dal costruttore. Le differenze sono nettamente percettibili: durante lo slalom il controllo della vettura con gomme non correttamente gonfiate risulta difficoltoso, gli inserimenti sono più lenti e l’ondeggiare della vettura più evidente. Ma quello che più dovrebbe farci riflettere è l’allungarsi dello spazio necessario alla frenata: con pneumatici non correttamente gonfiati sono necessari circa 2,5 metri in più per fermarsi. Pensate quanto la scarsa manutenzione può incidere in caso di rischio di tamponamento.


2. Steering pad con asfalto bagnato
Ad attenderci sull’anello della pista Pirelli ci sono due BMW Serie 3 che montano pneumatici Pirelli P Zero. Due vetture identiche, gomme identiche. Ma, la prima che guideremo, ha sull’asse posteriore due coperture usurate. Questo per simulare la sostituzione delle gomme su un solo asse, procedura molto in voga tra gli automobilisti. Tolti tutti i controlli elettronici entriamo in pista e cominciamo a girare sul ring bagnato, alzando il ritmo di giro in giro. Controllare il posteriore con gomme usurate diventa difficoltoso anche alle basse velocità (già a 50 km/h si avvertono i primi scivolamenti). Quando la velocità si fa più intensa un inevitabile testacoda ci consiglia di “rientrare ai box” e ripetere il test con la vettura dotata di tutte  e quattro le coperture nuove e in buono stato. Qui, anche forzando il ritmo, il posteriore resta ben incollato all’asfalto e la BMW non mostra incertezze, anche a velocità sostenute.

3. Wet handling
Per la terza prova siamo chiamati a mettere alla frusta una Volvo V40, equipaggiata con Pirelli Cinturato P7, sul circuito bagnato. In questo caso le gomme sono sia usurate (3 mm di battistrada rimanente, comunque il doppio del limite consentito dalla legge di 1,6 mm) che sottogonfiate (-0,8 bar rispetto alla pressione raccomandata). Tre giri di pista ed ogni curva è segnata da forti perdite di aderenza, difficoltà nel mantenere la traiettoria, aquaplaning. Rientriamo e ripetiamo il test con la stessa V40, equipaggiata però con gomme in buono stato, con la giusta pressione raccomandata.

Percorriamo la curva a velocità costante di 60 km/h, oltrepassando una “vasca” lunga 20 metri con 7 mm di acqua. Non si avvertono fenomeni di aquaplaning. Ripetendo la curva a 70 e poi a 80 km/h, invece, la tendenza dell’auto e non mantenere la traiettoria si fa importante


I tempi sul giro si abbassano notevolmente, la vettura risponde perfettamente anche su asfalto bagnato, anche nei tratti più insidiosi della pista. Decisamente ridotto anche il fenomeno di aquaplaning, che vedremo però nel dettaglio nella prossima e ultima prova.

4. Aquaplaning in curva
Quarto e ultimo test. Quarta vettura, una Audi A6, equipaggiata con Pirelli P Zero usurati, con battistrada residuo di 2,5 mm. Percorriamo la curva a velocità costante di 60 km/h, oltrepassando una “vasca” lunga 20 metri con 7 mm di acqua. Non si avvertono fenomeni di aquaplaning. Ripetendo la curva a 70 e poi a 80 km/h, invece, la tendenza dell’auto e non mantenere la traiettoria si fa importante. La stessa Audi, equipaggiata con Pirelli P Zero in buone condizioni, ci ha permesso di ripetere la curva a 70, 80 e 90 km/h (quindi 10 km/h in più), prima di avvertire l’indesiderato fenomeno.

I consigli dei tecnici Pirelli

Dopo averci guidato in questi interessanti e utili test, abbiamo chiesto agli esperti Pirelli qualche consiglio per mantenere in efficienza i nostri pneumatici, non solo in vista delle partenze estive, ma per la nostra sicurezza tutto l’anno.

pirelli road safety (5)
Insieme alla Polizia di Stato abbiamo imparato come conoscere meglio le coperture e cosa valutare per viaggiare in sicurezza

 

Vediamo quindi le 10 regole da mettere in pratica con costanza:
1. Controllare periodicamente la pressione su pneumatici non surriscaldati, senza dimenticare la ruota di scorta.

2. Controllare lo stato di usura del battistrada. Per legge la profondità del battistrada non deve essere inferiore a 1,6 mm.
3. Verificare periodicamente l’assetto della propria vettura.
4. Controllare periodicamente la bilanciatura degli pneumatici, soprattutto se si avvertono vibrazioni.
5. Quando si fora uno pneumatico è necessario controllare anche l’interno della copertura: potrebbero esserci lesioni causate da urti o buche.
6. Non parcheggiare su chiazze d’olio o solventi che potrebbero danneggiare lo pneumatico.
7. Guidare in osservanza degli indici di carico e velocità.
8. In caso di usura disomogenea e sostituzione parziale del treno di gomme, è bene montare gli pneumatici nuovi sull’asse posteriore.
9. Ricordare che lo stile di guida e la velocità influiscono sulla durata delle gomme.
10. Far controllare periodicamente le condizioni generali degli pneumatici dal rivenditore di fiducia.

Partire in sicurezza: i consigli della Polizia di Stato

Per concludere la nostra giornata “in sicurezza”, abbiamo chiesto qualche consiglio – in vista delle imminenti partenze estive – al Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Varese, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Alfredo Magliozzi.

Molti italiani si metteranno in viaggio, nelle prossime settimane, per le vacanze estive. Quali sono i consigli della Polizia Stradale per gli automobilisti che si apprestano ad affrontare viaggi più o meno lunghi?
«La partenza intelligente inizia prima di partire: bisogna controllare lo stato degli pneumatici, i livelli dei liquidi del motore, pianificare il percorso programmando delle soste per riposarsi e controllare che i bagagli siano perfettamente fissati».

La partenza intelligente inizia prima di partire: bisogna controllare lo stato degli pneumatici, i livelli dei liquidi del motore, pianificare il percorso programmando delle soste per riposarsi e controllare che i bagagli siano perfettamente fissati


E una volta in viaggio?
«Durante il viaggio è bene mantenere la corsia più libera a destra e non impegnare la corsia di emergenza se non è necessario. Anche mangiare leggero, e ovviamente non bere alcool, è di aiuto per mantenere l’attenzione alla guida e non diventare un pericolo anche per gli altri utenti della strada. Per la sicurezza dei bambini è obbligatorio l’utilizzo di seggiolini omologati».


Per chi si sposta in moto, i consigli sono gli stessi?
«Per i motociclisti i consigli sono gli stessi, quello che noi diciamo sempre a chi si muove su due ruote è di stare attenti soprattutto agli altri, in quanto categoria più debole rispetto a chi viaggia su quattro ruote».


La Polizia intensifica i controlli in questo periodo dell’anno?
«Sì, a livello nazionale in questo periodo è previsto un incremento delle pattuglie (sia in auto che in moto) soprattutto in ambito autostradale e nelle giornate e località più trafficate. Attiveremo tutte le tecnologie che abbiamo a disposizione, come i Tutor che saranno attivi 24 ore su 24, il Telelaser, gli etilometri. Ci saranno maggiori controlli anche per quanto riguarda i veicoli commerciali e i veicoli di trasporto collettivo di persona: chi guida questi mezzi deve essere in condizioni di poterlo fare».

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