Rabe: «Il nuovo SUV Seat? Sarà bello, tecnologico e piacevole da guidare»

Rabe: «Il nuovo SUV Seat? Sarà bello, tecnologico e piacevole da guidare»
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Emiliano Perucca Orfei
Abbiamo incontrato il massimo vertice dell'area ricerca e sviluppo del brand spagnolo del Gruppo Volkswagen nel corso della presentazione della nuova Seat Leon Cupra ST. Nuovi modelli ma anche sport gli argomenti che più stanno a cuore all'appassionato Ing. tedesco
24 febbraio 2015

Barcellona - La gamma Seat è in forte espansione. Non è un segreto che sia in fase di preparazione un nuovo SUV, il primo della Casa iberica, così come è sotto gli occhi di tutti la quantità di nuovi modelli che escono dagli stabilimenti di Martorell andando alla conquista (è la parola corretta vista la crescita degli ultimi 12 mesi) non solo dei mercati europei.

 

Dell'evoluzione di Seat ne abbiamo parlato con il Dr. Matthias Rabe, vertice dell'area ricerca e sviluppo del Brand del Gruppo Volkswagen.

 

Seat è cresciuta moltissimo in questi ultimi 12 mesi. Quali sono i motivi?
«Ce ne sono numerosi ma direi che il principale è la nuova generazione di Leon».

 

È un'auto più vicina alla Golf. È per questo che piace?

«Sì è vero molto più vicina a Golf rispetto al passato e penso sia un bene».

 

Siete apparentemente più legati a Volkswagen rispetto, ad esempio a Skoda. È così?
«Skoda fa auto diverse, più pratiche e razionali, noi invece cerchiamo design, emozione ma anche piacere di guidare».

Dr Matthias Rabe
Dr. Matthias Rabe, vertice dell'area ricerca e sviluppo Seat

 

Quali sono i prossimi step evolutivi?
«Attualmente ci sono due piloni della nostra strategia. Ibiza e Leon. Il terzo sarà il prossimo SUV che arriverà a breve. Sarà basato su MQB, sarà il primo SUV del gruppo ad essere basato sul pianale modulare, e come dimensione, posso dire che sarà in linea a quella della Tiguan. Sarà l'auto più leggera del suo segmento, sarà bella da guidare ed avrà molto spazio per le persone. La cosa che colpirà di più, però, sarà lo stile. Ne sono certo».

 

Essere il primo brand ad utilizzare questa piattaforma per il SUV dev'essere motivo d'orgoglio ma anche di responsabilità. Gli altri brand attingeranno dunque dall'esperienza Seat?
«Con la strategia modulare è chiaro che molte cose che utilizziamo sulle nostre vetture saranno usate anche da altri brand del nostro Gruppo. Ma questa è una delle forze di un Gruppo che costruisce quasi 10 milioni di auto all'anno. Questo non significa però che le SUV di altri brand saranno uguali alla nostra...»

 

Che ne pensa delle auto ibride? Come mai non ci sono Seat con questa tecnologia in listino?
«Le auto ibride del nostro Gruppo sono piacevoli da guidare, ma in generale il mondo dell'auto ibrida sta migliorando molto ed anche le elettriche si stanno evolvendo velocemente. Non abbiamo scelto di adottare l'ibrido, disponibile invece su Volkswagen Golf e su Audi A3, perché oltre al look ed al piacere di guidare la clientela Seat vuole anche un prezzo ragionevole. Abbiamo delle ottime proposte con il diesel, il benzina ed il metano. Nei prossimi anni, quando la tecnologia sarà più alla portata di tutti, non escludo che avremo delle Seat ibride in listino».

seat leon st cupra (20)
La Seat Leon ST Cupra appena presentata

 

Quindi la nuova SUV non sarà ibrida?
«No, non lo sarà. Ma è predisposta per esserlo, come Leon».

 

Risultati alla mano il metano sta piacendo molto in parecchi mercati. Come mai?
«A differenza del passato la nostra è una soluzione estremamente integrata alla vettura e forse è questo il segreto del suo successo su Leon. Si guida a metano ma non si ha la minima percezione di farlo. Il 1.4 TGI è un motore eccezionale e chi lo prova per la prima volta rimane estremamente colpito».

 

Seat è un po' il centro del motorsport "per tutti" del Gruppo. Lei è un grande appassionato dell'argomento, non è così?

«Sì adoro le corse e credo che abbiamo trovato la nostra via con la Leon Cup Racer. Una vettura che costa poco più di 60.000 euro. La Ibiza che corre in Italia è un'ottima vettura da corsa mentre il racing su base Leon è uno step superiore, direi professionale. Per noi le corse non sono solo immagine ma sono anche investimento sul prodotto».

 

Ci saranno sviluppi anche per l'entertainment Seat?
«Per quanto riguarda l'entertainment stiamo guardando diverse soluzioni ma a medio termine continueremo su quanto di buono abbiamo senza spingerci troppo oltre. Abbiamo tutto quello che serve, basta vedere cosa si trova dentro ad un'Audi, ma esattamente come per l'ibrido preferiamo introdurre alcuni tipi di tecnologia quando il prezzo sarà in linea con le nostre esigenze».

 

Possiamo chiederle qual è il progetto a cui è più legato?
«Direi senza dubbio l'ultima generazione di Leon. E le dirò di più, andando anche sui modelli: adoro Leon Cupra e la declinazione racing Leon Cup Racer perché sono auto veloci, molto belle da guidare ed in grado di incarnare alla perfezione quello che è Seat oggi».

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