Radical: il V8 nasce grazie a due motori della Suzuki Hayabusa. Ecco come

Radical: il V8 nasce grazie a due motori della Suzuki Hayabusa. Ecco come
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Accoppiando due motori della Suzuki Hayabusa, Powertec ha costuito un V8 compatto ma molto prestazionale che spinge le Radical da corsa più potenti di sempre
30 dicembre 2015

Il Powertec RP V8 è un motore molto particolare, introdotto nel gennaio 2005 all’Autosport International Show, che si rivelerà in seguito un grande successo tecnico e commerciale. E’ stato commissionato da Radical Motorsport, Casa famosa per le sue auto da corsa, spinte da motori di moto e desiderosa di proporre ai clienti anche un propulsore V8.

 

4 + 4 = 8, questa l’idea alla base del motore RP V8. Gli ingegneri Powertec sono quindi partiti da 2 motori della Suzuki Hayabusa, 4 cilindri in linea e 1299 cm3 di cilindrata (1340 cm3 nella versione 2008) e li hanno accoppiati, andando a formare un angolo tra le bancate di 72°.

 

Nasceva così un motore V8 compatto e leggero, ma con delle grandi potenzialità. Basti solo pensare che questo tipo di propulsore ha spinto le Radical SR8 ed SR8 LM, le quali hanno detenuto il primato per il giro più veloce al Nürburgring nella categoria auto di produzione. La prima, nel 2005, ha girato in 6:55, la seconda nel 2011 ha fatto registrare il tempo, tutt’ora imbattuto, di 6:48.

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Viste in CAD del motore

 

Questo motore è anche piuttosto economico. Alla Radical, infatti, “non si butta via niente”. Il Powertec RP V8 è stato progettato infatti per usare il maggior numero possibile di componenti dei due motori Suzuki. Solo il blocco motore è “fatto in casa”, così come i carter superiore ed inferiore che sono stampati in lega di alluminio.

Il fatto di scegliere un angolo di 72° tra le bancate è stata una scelta dettata dall’esigenza di fare un motore facilmente installabile sulle auto. Come afferma il designer Steve Prentice «Abbiamo semplicemente preso entrambi i blocchi motore ed abbiamo ridotto l'angolo di bancata in modo tale da avere il motore più compatto possibile senza compromettere la fattibilità del progetto».

 

«Tempo fa molti dei motori V10 delle F1 presentavano un angolo di 72°. Per questo si è portati a credere che sia l’inclinazione migliore in assoluto o che sia stata scelta principalmente per motivi di bilanciamento. In realtà vi assicuro che se avessimo potuto costruire un motore ancora più compatto, con un angolo di 71 °, lo avremmo fatto senza pensarci due volte!»


Il propulsore creato dalla Powertec oggi è disponibile ben in cinque versioni e questo testimonia in maniera unica la flessibilità di tale progetto. Basta infatti intervenire sull’alesaggio e/o sull’albero a gomiti per ottenere potenze che vanno da 380 fino ad oltre 500 CV!


Finora sono stati prodotti 110 motori di questo tipo, dei quali 75 RPA e 25 RPB.

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