Saab: società turca pianifica un'offerta

Saab: società turca pianifica un'offerta
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La società turca di private equity Brightwell Holdings starebbe valutando un'offerta di miliardi di corone svedesi per rilevare la Saab Automobile
23 gennaio 2012

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La società turca di private equity Brightwell Holdings starebbe valutando la possibilità di presentare un'offerta per Saab Automobile. «Faremo un'offerta molto presto, non c'é dubbio» ha dichiarato Zamier Ahmed, membro del Consiglio del Gruppo che ha sede a Istanbul.

Stando a quanto dichiarato da Ahmed, la Brightwell Holdings che investe in energia, trasporti e tecnologia, vuole comprare tutto ciò che appartiene alla Casa automobilistica di Trollhaettan e prevede di mantenere la produzione in Svezia.

L'azienda turca è in trattativa con gli amministratori che supervisionano il fallimento Saab, oltre che con l'Amministratore Delegato Victor Muller. Anche il Gruppo cinese Zhejiang Youngman Automobile Lotus potrebbe fare un'offerta entro la prossima settimana.

Il Gruppo Youngman continua ad essere interessato alla Saab ed è pronto a fare un'offerta del valore di parecchi miliardi di corone svedesi. Il precedente tentativo di salvare Saab grazie all'intervento del Gruppo Youngman è fallito per via delle obiezioni imposte da General Motors. Gran parte della tecnologia presente sulle vetture Saab è infatti concessa in licenza dal Gruppo italo-americano che ha venduto la Saab nel 2010.

Saab, di proprietà dell'olandese Swedish Automobile, ha presentato istanza di fallimento il 19 dicembre, mentre la produzione nello stabilimento di Trollhaettan si fermò dal mese di marzo dello scorso anno.

La società, ha dichiarato Muller, potrebbe riprendersi dalla bancarotta qualora dovesse giungere un offerente affidabile. Brightwell necessita di almeno due settimane, prima di proporre qualsiasi offerta, in quanto starebbe ancora valutando le attività di Saab, inventari compresi, per decidere l'entità dell'importo da pagare. Ogni transazione, ha precisato Ahmed, richiede comunque l'approvazione della General Motors, così come del Governo Svedese e della Banca Europea per gli investimenti.

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