Sabbatini: «Hyundai è un costruttore europeo a pieno titolo»

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Emiliano Perucca Orfei
Carlo Sabbatini, PR & Press Mangaer presso Hyundai Motor Company Italy ci ha spiegato a Ginevra perché Hyundai possa ormai essere considerato un costruttore europeo a tutti gli effetti e ci ha presentato le novità della gamma 2013
21 marzo 2013

 

All'83° Salone di Ginevra abbiamo incontrato Carlo Sabbatini, PR & Press Mangaer presso Hyundai Motor Company Italy, che ci ha parlato della nuova Grand Santa Fe e ci ha spiegato perché Hyundai può essere considerato a tutti gli effetti un costruttore europeo.

 

Quali sono le principali novità presentate a Ginevra?

«La principale novità che mettiamo in mostra a Ginevra è la Hyundai Grand Santa Fe che non è soltanto la versione allungata di un prodotto di successo come la Santa Fe, ma è una vera e propria nuova vettura. I 22 cm di lunghezza in più vanno a tutto vantaggio dell’abitabilità, soprattutto per chi deve accedere alla terza fila di sedili, ma risultano molto utili anche per chi necessita di grande capacità di carico. Santa Fe infatti è un’auto versatile grazie alla trazione integrale e al motore turbo diesel da 2.2. litri in grado di erogare 197 CV. Un’auto divertente, dinamica e soprattutto solida che rappresenta i valori delle nuove vetture Hyundai e quindi valore, stile e tecnologia. Qui a Ginevra esponiamo anche la Hyundai ix35 M.Y. 2014 che arriverà a fine ottobre. La ix35 in versione Xpossible invece, che include la retrocamera posteriore e l’avviamento a pulsante, è già disponibile anche in Italia».

 

Presto tornerete anche nel mondo delle competizioni...

«Sì certamente infatti al Salone esponiamo anche la versione definitiva della vettura con cui Hyundai torna ufficialmente nel Mondiale Rally, ovvero la i20 WRC, che verrà utilizzata per mettere a punto nuove soluzioni tecnologiche che poi potrebbero arrivare anche sulle vetture di serie».

 

La Hyundai i30 ha un rapporto molto speciale con gli smartphone...

«Sì, con la nuova i30 lo smartphone riconosce la vettura e permette di aprire la portiera e permette di tenere sotto controllo anche a distanza alcuni parametri come la pressione dei pneumatici, il livello del carburante. Si tratta di una frontiera tecnologica che Hyundai sta sperimentando e che in futuro verrà estesa su tutta la gamma. È già disponibile inoltre la ix20 App Mode che permette di visualizzare i parametri del proprio smartphone direttamente sullo schermo touchscreen della vettura».

 

Perché possiamo dire che Hyundai ormai sia diventando un costruttore europeo?

«Hyundai è un vero produttore globale e siamo tra i primi 5 marchi al mondo. Dal gennaio  2012 però facciamo parte dell’Acea, l’Associazione dei costruttori d’auto europei, perché al momento produciamo in Europa 400.000 auto in Europa e presto ne costruiremo 500.000. Il 75% di quello che vendiamo in Europa è prodotto in Europa, ma questa percentuale è destinata a salire al 90% il prossimo anno. Basta pensare che 268.000 persone direttamente o indirettamente lavorano per Hyundai e che compriamo dai fornitori europei componentistica per circa 4 miliardi di euro all’anno per capire che Hyundai è un costruttore europeo a pieno titolo».

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