Sardegna, il Paradiso più veloce del Mondo

Sardegna, il Paradiso più veloce del Mondo
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Dal 5 al 15 giugno, sono stati dieci giorni di Motorsport di fuoco. La Sardegna ha ospitato due Campionati del Mondo, una fila di… campioni del Mondo e una valanga di “turisti” particolarmente… motivati
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
17 giugno 2015

Alghero - Per due intere settimane il Paradiso del Mediterraneo è… andato a fuoco! Nessun timore, ad andare oltre le temperature limite non sono state montagne e foreste, ma gli animi di un’incredibile moltitudine di appassionati che hanno passato in rassegna le meraviglie dell’Isola guidati in un sensazionale viaggio del Motorsport. 

 

Senza soluzione di continuità si sono avvicendati il Campionato del Mondo Cross-Country Rally, con il FIM Sardegna Rally Race organizzato da Bike Village, e il Campionato del Mondo FIA WRC, con il Rally Italia Sardegna allestito da ACI Nuoro. Prima le Moto, poi le auto, con un cruciale giorno di passaggio del testimone sulle labirintiche piste del Grighine, scenario incomparabile scelto da entrambi gli organizzatori per mandare in scena, quasi in una forma di celebrativa sovrapposizione, una frazione dei rispettivi Rally. 

3.000 chilometri... di corsa! 

Il Rally delle Moto, quarta prova del Mondiale organizzata da Bike Village, ha attraversato la Sardegna sulla direttrice Sud-Ovest Nord-Est, da Pula a San Teodoro. Il Rally delle Auto, sesto del Mondiale 2015, ha fissato la sua base ad Alghero e dalla città catalana ha fatto partire le punte di una stella a tre tappe con mèta Cagliari e l’area dell’oristanese, il Centro-Est delle montagne dell’interno e della Gallura, e l’estremo Nord affacciato sullo stupendo mare dell’Ovest.

 

Riuniti insieme, i Campioni del Sardegna Rally Race e del Rally Italia Sardegna hanno percorso circa 3.000 chilometri di strade e piste sarde, “libere” le strade e “concesse” alla visita le piste dei Cantieri Forestali, dagli Enti e dalle Amministrazioni preposte alla salvaguardia del Territorio, comunque e sempre molto attente alla protezione delle esclusività del loro Paradiso. Le strade della Sardegna sono una meraviglia. L’asse della 131 per i collegamenti rapidi attraverso l’Isola, le secondarie per… il piacere assoluto. Sono ben tenute, panoramiche, e penetrano nel territorio colpendo infallibilmente tutti gli angoli più belli dell’Isola, anche i più remoti, nascosti o sconosciuti. 

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Appassionati a caccia di autografi. Paolo Andreucci e Anna Andreussi nel consueto incontro con i fan

 

Non a caso i due Rally Mondiali sono stati, per centinaia di migliaia di una specie esclusiva di “turisti”, particolarmente motivati dagli Eventi, la scusa buona per visitare a fondo l’Isola e conoscerne le meraviglie. Con la “scusa” del Sardegna Rally Race, Piloti e Turisti hanno visitato le spiagge del Sud, l’evocativa e stupenda zona mineraria del Sulcis e le sue coste di Sud-Ovest, e poi le alture affacciate sul golfo di Oristano, l’entroterra del nuorese, i sui paesaggi incantati e il santuario di Sa Itria, che pochi anche in Sardegna conoscono, la natura meravigliosamente “brutale” della Barbagia e gli scenari che conducono al mare dell’Est fino alla cittadina di San Teodoro, non a caso nido privilegiato per 4.000 abitanti d’inverno e mèta di oltre 50.000 appassionati del mare d’estate. 

Alghero, la "catalana"

Con il Rally Italia Sardegna Mondiale WRC, Equipaggi e, ancora, Turisti, hanno conosciuto o riconosciuto a fondo l’incanto di una città impagabile e stupenda come la “catalana” Alghero, attraversato i suoi vicoli e, idealmente, la sua storia marinara di Città ambita e cruciale per il dominio del Mediterraneo, e quindi fortificata così bene da resistere, oltre all’assalto delle marinerie militari e piratesche, anche a quello dell’usura del tempo. Ma la parte “pretestuosa” del WRC in Sardegna è andata a riscoprire anche le vie più suggestive della Costa di Nord-Ovest, da Capo Caccia a Cabras via Bosa, e ha centrato la stupenda “maratona” di sabato nella regione centrale a cavallo tra Logudoro e Gallura centrale, facendo riaffiorare nomi e luoghi mitici coma Pattada, Loelle, i Monti di Alà e Lerno. 

I “Turisti dei Rally” hanno un privilegio unico, che non esiste in Formula 1 o nella Moto GP, quello di incontrare nel luoghi-vetrina dell’Isola e lungo le direttrici geografiche delle due magnifiche Corse in Sardegna i loro beniamini

 

I “Turisti dei Rally” hanno un privilegio unico, che non esiste in Formula 1 o nella Moto GP, quello di incontrare nel luoghi-vetrina dell’Isola e lungo le direttrici geografiche delle due magnifiche Corse in Sardegna i loro beniamini, a portata di mano, “toccabili”, fotografabili, “chiacchierabili”. Gli idoli di due Sport vicini e lontani allo stesso tempo vivono le loro gare tra la gente, e questo fa una differenza enorme.

 

E quando ti capita, tutti insieme, di incontrare Marc Coma e Alessandro Botturi, o i Campioni del Mondo o della Dakar, Gonçalves, Rodrigues, Carlos Checa, o del Touquet com Van Beveren, come accade al Sardegna Rally Race, o di fare il bagno nel mare di Alghero dopo il podio insieme a Ogier o Paddon, all’idolo locale Latvala o Meeke? Quando mai puoi farti un “selfie” insieme al tuo Campione del cuore sullo sfondo della sua moto o auto ufficiale, KTM o Volkswagen, Citroen o Honda, Yamaha o Hyundai, o Ford che sia? E quando ti ricapita l’occasione di essere testimone della prova generale dell’astro nascente Cerutti, al debutto con la sua Honda, o della “stangata” rifilata agli assi del WRC dal sempreverde Super Campione Italiano Paolo Andreucci con la sua Peugeot 208 T16? 

15 giorni di "tutto esaurito"

Ecco spiegato come mai navi e aerei, hotel e ristoranti, bar e gelaterie sulle vie privilegiate dei due Grandi Rally andati in scena in Sardegna hanno registrato il tutto esaurito per quindici giorni. Molti appassionati sono rimasti qualche giorno ancora in Sardegna per “visitare” WRC e dintorni, e molti altri hanno anticipato la visita al WRC per gustarsi Sardegna Rally Race e dintorni.

C’è poi chi ha avuto la fortuna sfacciata di non perdersi un chilometro e un angolo di Sardegna di entrambi, come il sottoscritto, che ha approfittato a mani basse dell’offerta di un amico romano che ha scelto la Sardegna per sua vita e famiglia, Lorenzo Travaglini.

 

Lorenzo, che non saprei proprio come ringraziare, mi ha prestato una KTM 1050 appena immatricolata dalla sua concessionaria di Alghero e io, per ricambiare, ho portato la sontuosa meraviglia austriaca ben oltre il limite del rodaggio fin quasi al primo tagliando. Dissimulato negli sciami di motociclisti incontrati a centinaia lungo le strade della Sardegna, o in perfetta, contemplativa solitudine, dalle dune di Piscinas al Miki’s Jump sul Monte Lerno, da Sa Itria a Capo Caccia, da San Teodoro a Alghero. In pratica, da Golfo Aranci a… Golfo Aranci, il periplo completo a cui ho aggiunto la personalizzazione di una visita lampo anche alla perla del Nord nelle Bocche di Bonifacio, La Maddalena. Direi che me la sono davvero “scialata” lungo le vie del Paradiso, per quindici giorni il più veloce del Mondo! 

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