Semaforo? No, “slot” come in aeroporto. Idea per snellire il traffico

Semaforo? No, “slot” come in aeroporto. Idea per snellire il traffico
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Daniele Pizzo
CNR, MIT e ETH mettono a punto in sistema che permette di eliminare semafori e code agli incroci imitando la gestione degli aeroporti
18 marzo 2016

Punti chiave

In futuro potrebbero non essere più i semafori a regolare il traffico agli incroci, ma un sistema che è ispirato alla maniera in cui si gestisce il traffico degli aeromobili negli aeroporti. E' l'idea presentata in una studio congiunto del Massachusetts institute of technology (Mit), dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr) di Pisa e del Swiss Institute of Technology (Eth) pubblicato sulla rivista PloS ONE.

Ad ogni veicolo, spiega lo studio, può essere assegnato uno “slot”, termine che nel gergo aeroportuale definisce una finestra temporale assegnata ad ogni aereo per le operazioni di decollo.

Alla stessa maniera, il sistema garantisce ad ogni veicolo uno “slot”, ovvero uno spazio di tempo personalizzato per attraversare l’incrocio, eliminando in questo modo la necessità di fermarsi tipica dei semafori. La velocità dei veicoli viene controllata in modo che ogni auto raggiunga l’incrocio in corrispondenza dello “slot” assegnatole come fosse sulla pista di un aeroporto. Il tutto grazie a tecnologie già esistenti su molte autovetture che permettono alle stesse di dialogare tra loro e con le infrastrutture, le cosiddette tecnologie “Car 2 Car” o “Car 2 X”.

Vantaggi? Dalla maggiore sicurezza, all'eliminazione delle file. Secondo i calcoli dei ricercatori, l'adozione del sistema a slot permette di raddoppiare il numero di auto che l’incrocio può gestire senza formare incolonnamenti.

«La transizione dai semafori a questo innovativo sistema può migliorare sostanzialmente l’efficienza degli incroci», afferma Paolo Santi, membro del Mit Senseable City Lab e ricercatore dell’Iit-Cnr. «Le nostre analisi mostrano per la prima volta in maniera scientifica che, con i volumi di traffico attuali, le file scomparirebbero ed i ritardi nel raggiungere la destinazione sarebbero quasi nulli».

«Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione ed i veicoli a guida autonoma cambieranno il panorama della mobilità urbana», spiega Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del Mit, «ed in un futuro molto prossimo, in cui tutte le auto saranno autonome, possiamo immaginarci che i veicoli non avranno più bisogno di fermarsi agli incroci, ma potranno continuare a muoversi senza collisioni».

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