Skoda Karoq, il test francese fa infuriare i siciliani

Skoda Karoq, il test francese fa infuriare i siciliani
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Daniele Pizzo
Esplodono le proteste per il video di una rivista transalpina ambientato a Corleone che mostra un uomo incaprettato nel bagagliaio
20 ottobre 2017

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Una boutade da parte di un giornalista francesi ha sollevato un polverone che arriverà addirittura in Senato. Tutto parte dalla prova della nuova Skoda Karoq ambientata in Sicilia, a Corleone, dalla rivista francese nostra quasi omonima Auto Moto Magazine

Nel test, si vede il cronista transalpino che per mostrare la capacità di carico del nuovo SUV apre il bagagliaio, nel quale c'è un complice con mani e piedi legati, incaprettato alla maniera dei delitti mafiosi. La chiosa del giornalista è: «In Sicilia si usa fare così», con tanto di note del famoso tema de Il Padrino di Francis Ford Coppola di sottofondo.

Una trovata narrativa, per quanto di gusto un po' naif, si potrebbe dire, che però non è andata giù a moltissimi siciliani offesi dalla scenetta che hanno inondato di commenti indignati per il poco riuscito accostamento tra Sicilia e malavita il video titolato “Un'offerta che non si può rifiutare”, rimosso da YouTube dopo le numerosissime proteste.

Sulla questione è intervenuto anche il senatore Giuseppe Lumia, componente della commissione antimafia, da anni impegnato nella battaglia alla criminalità organizzata siciliana che vive da anni sotto scorta. «Sono rimasto basito leggendo l’articolo di Corriere.it che raccontava questa prova — ha dichiarato al Corriere della Sera —. Non sempre intervengo in casi come questi in cui si colora la Sicilia di mafia ma stavolta ho deciso di presentare un’interrogazione parlamentare perché si è superato ogni limite», ha annunciato.

«Škoda Auto declina ogni responsabilità per la produzione, i contenuti e la diffusione di materiale video realizzato da soggetti terzi in Sicilia. Škoda si dissocia espressamente da tutti i contenuti che possano costituire violazione della normativa civile e penale od oltrepassare i limiti della morale comune. È dispiaciuta per quanto successo a propria insaputa e riafferma di non essere mai stata né preventivamente informata né tantomeno coinvolta»: questa la risposta della casa di Mlada Boleslav.

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