Volkswagen, si dimette il “patriarca” Piech

Volkswagen, si dimette il “patriarca” Piech
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Ferdinand Piech lascia tutte le cariche nel gruppo di Wolfsburg dopo lo scontro delle scorse settimane con l'ad Martin Winterkorn. Il nipote di Ferdinand Porsche ed ex ad era presidente del consiglio di sorveglianza da 13 anni
27 aprile 2015

Punti chiave

Si è dimesso con effetto immediato Ferdinand Piech, il potentissimo “patriarca”, del gruppo Volkswagen. Si è dimesso dalla presidenza del consiglio di sorveglianza e da tutte le cariche del gruppo tedesco dopo lo scontro delle scorse settimane con l'amministratore delegato Martin Winterkorn, dal quale sulle colonne di “Der Spiegel” aveva detto di «aver ormai preso le distanze».

 

Alla fine, più che prendere le distanze da Winterkorn, Ferdinand Piech ha preso le distanze dall'intero Gruppo Volkswagen, dimettendosi dalla carica di presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo di Wolfsburg insieme alla moglie Ursula, considerata prima del terremoto di questi giorni la candidata alla successione del marito. Le ragioni sono affidate ad un comunicato di Volkswagen AG, che ha specificato: «alla luce dei fatti delle scorse settimane, la fiducia reciproca necessaria ad una cooperazione di successo non esiste più».

Le ragioni della rottura

La crisi al vertice di Volkswagen è iniziata il 10 aprile con l'intervista a Der Spiegel che aveva rivelato la rottura tra Piech e Martin Winterkorn. Venerdì 17 aprile una riunione tenuta a Salisburgo aveva confermato la fiducia all'attuale ceo il cui mandato è in scadenza nel 2017. Sebbene mai apertamente ammesse, le indiscrezioni dicono che le accuse di Piech a Winterkorn sarebbero da ricondurre allo scarso successo del marchio Volkswagen negli USA e più in generale alla sua bassa redditività e nel disaccordo su un modello “low cost” da introdurre nei mercati emergenti. Alla fine l'ha spuntata Winterkorn, grazie soprattutto all'appoggio del governo della Bassa Sassonia che detiene il 13% di Volkswagen ma ha il 20% dei voti, nonché dall'influente sindacato dei metalmeccanici IG Metall. A prendere la sua poltrona sarà infatti Berthold Huber, attuale vice di Piech e fino al 2013 numero uno del sindacato.

Una vita per le auto

L'ingegnere Ferdinand Karl Piech, oggi 78 anni, è una delle figure più influenti del mondo dell'automobile: nipote di Ferdinand Porsche, muove i primi passi nell'azienda di famiglia come responsabile dello sviluppo. Nel 1972 l'ingresso in Audi, di cui diventa nel 1983 amministratore delegato. Dieci anni dopo ricopre la stessa carica per l'intero gruppo e nel 2002 passa al consiglio di sorveglianza, carica mantenuta fino ad oggi. Nel frattempo insieme al resto della famiglia Porsche attraverso Porsche SE è arrivato a detenere il 53% delle azioni di Volkswagen. Sotto la sua guida il gruppo tedesco è diventato il colosso globale che è oggi, con 10,14 milioni di veicoli venduti, 202,5 miliardi di euro di fatturato, 592 mila dipendenti e 118 fabbriche al 2014. 

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