Tesla prova a dire basta alle concessionarie USA

Tesla prova a dire basta alle concessionarie USA
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Tesla Motors cerca di uscire dal sistema dei dealer negli Usa, ma in molti stati non è concesso alle Case di vendere le auto direttamente
15 gennaio 2015

La legge lo vieta, ma lo stato del Connecticut sta considerando di fare un eccezione, concedendo a Tesla Motors la possibilità di vendere le sue auto elettriche, direttamente ai clienti, by-passando così il tradizionale canale delle concessionarie e aprendo dei propri store.

 

Art Linares, Senatore Repubblicano di Westbrook (Connecticut) è stato il primo a proporre questo cambio di legislazione, dopo essere stato obbligato a viaggiare fino a New York per provare e acquistare una Tesla. "Penso che Tesla faccia un business innovativo e che crei posti di lavoro, oltre a fare grandi macchine” ha commentato Linares. Secondo il suo parere, solo cambiando questa legge si potranno creare nuovi posti di lavoro in Connecticut.

 

Non la pensa ovviamente allo stesso modo James Flaming, Presidente dell'associazione che riunisce i concessionari del Connecticut. "La cosa migliore per Tesla è inserirsi nel sistema attuale, dove gli autosaloni sono perlopiù posseduti da famiglie e rappresentano una garanzia per i consumatori".

 

Tesla attualmente ha punti vendita diretti in venti stati e il dibattito sul permetterle o meno di bypassare i concessionari in tutti gli Stati ha attraversato tutto il Nord America.

 

Per esempio, in Pennsylvania le è stato concesso di aprire cinque 'store' mentre il Michigan ha negato questa possibilità. Lo stesso è accaduto in Massachusetts, dove è intervenuta anche l'associazione locale dei dealer.


Insomma, da una parte c'è l'azienda che rivendica il proprio diritto a vendere le proprie auto senza l'ausilio delle concessionarie pre-esistenti e dall'altra la loro associazione che ha ricordato il caso di Saab: i concessionari si sono fatti garanti dei clienti per le riparazioni e gli interventi in garanzia. James Flaming ha così ribadito l'utilità, per chi acquista un'auto, di avere un punto di riferimento.

 

Cosa succederebbe infatti se a un certo punto e per qualche motivo, Tesla dovesse abbandonare il business in uno stato privo di concessionarie?


Noi pensiamo che semplificare la filiera, anche per ridurre i costi, è una strada obbligata, ma bisognerebbe sempre farsi guidare dal buon senso. Forse le concessionarie potrebbero trasformarsi in qualcosa di diverso, puntare tutto sul post vendita, per non rischiare di avere una clientela orfana di un punto di riferimento nel caso di interventi, riparazioni, consigli. Del restoTesla non ha detto che venderà le sue auto solo via web, ma che lo vorrebbe fare attraverso i suoi store, senza appoggiarsi alla rete di concessionarie preesistenti. Forse, queste ultime, devono capire che il mercato sta cambiando e dovrebbero provare a strutturarsi diversamente e reinventarsi per stare al passo con i tempi.

 

Però sia ben chiaro a tutti. Vanno bene i call-center, gli interventi a distanza, le chat, ma fino a quando guideremo auto reali e non virtuali, dovremo “rassegnarci”: qualcuno che ci metta le mani servirà sempre!

 

Maurizio Vettor

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