UE, nuovi test emissioni: i costruttori potranno sforare del 60%

UE, nuovi test emissioni: i costruttori potranno sforare del 60%
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Il varo dei test su strada RDE pone un interrogativo: che fare se la differenza tra rilevazioni di laboratorio ed emissioni reali è eccessivo? Ecco l'idea di un margine di tolleranza
6 ottobre 2015

Punti chiave

E' uno dei nodi ancora da sciogliere del nuovo test RDE che verrà eseguito dal prossimo anno: di quanto le nuove vetture potranno superare i limiti di emissioni nella guida su strada rispetto al tetto stabilito per i test di omologazione al banco? 

 

Nell'impossibilità di ottenere gli stessi risultati tra laboratorio e mondo reale per via delle moltissime variabili in gioco, il comitato tecnico della Commissione Europea sta valutando di tollerare fino a un massimo del 60% per i prossimi tre anni l'eccesso di emissioni su strada rispetto ai valori di laboratorio. Si tratterebbe di un grosso passo avanti rispetto alla situazione attuale dal momento che, come dimostrato dallo scandalo Volkswagen, la differenza teorica e reale in termini di consumi ed emissioni può aggirarsi fino al 500%

 

I nuovi test su strada RDE entreranno in vigore da gennaio ma rimarrà fermo il limite consentito di 80 milligrammi al chilometro per gli ossidi di azoto. Resta comunque ancora da definire il da farsi in caso di gravi discrepanze. Alla vettura potrà essere negata l'omologazione? Pare che il nuovo test RDE non lo impedirà, almeno nella prima fase. 

 

Secondo quanto riporta l'ANSA da fonti di Bruxelles, all' interno del comitato tecnico, composto dagli esperti nazionali dei 28 stati membri dell'Unione, ci sarebbero resistenze al giro di vite. Tra i paesi più restii ci sarebbe proprio la Germania, oltre ad Austria, Ungheria e Repubblica Céca. L'Italia, invece, sarebbe piuttosto favorevole all'adozione delle nuove misure. 

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