Venerdì 15 sciopero dei trasporti pubblici a Milano, Roma e Napoli

Venerdì 15 sciopero dei trasporti pubblici a Milano, Roma e Napoli
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  • di Maurizio Gissi
L'agitazione di 24 ore fermerà i mezzi pubblici in tutta Italia ed è stata indetta dal sindacato USB. A Milano è stato però revocato. Le modalità nelle principali città
  • di Maurizio Gissi
13 maggio 2015

Ancora un venerdì nero a causa dello sciopero dei trasporti pubblici che è stato organizzato per venerdì 15 maggio dal sindacato USB Lavoro Privato.

 

L'agitazione di 24 ore è stata decisa come risposta ai provvedimenti inseriti nel “jobs act” che aprono a privatizzazioni nell'attuale servizio pubblico. In aggiunta, fra le motivazioni, anche l'innalzamento dell'età pensionabile e le modifiche previste nel rinnovo del contratto che è scaduto otto anni fa. 

 

A seconda delle città interessate l'agitazione avrà modalità e orari differenti. A Milano lo stop di autobus, tram e metropolitana di ATM - non erano interessate le linee ferroviarie Trenord che assicurano i collegamenti anche a Expo 2015 - è stato annullato dopo l'intervento del Prefetto Paolo Francesco Tronca che ha precettato gli autofilotranvieri. I circa novemila lavoratori della ATM dovranno infatti assicurare i trasporti durante il periodo di Expo. Una nota della Prefettura riporta: «In una dinamica di confronto democratico il Prefetto ha tentato una mediazione. L’invito a revocare lo sciopero ha avuto esito negativo. Il provvedimento di precettazione si è reso perciò necessario per evitare disagi».

 

A Roma, venerdì 15, lo sciopero dei mezzi Atac sarà dalle ore 8.30 alle 17 e dalle ore 20 sino al termine del servizio. Sono interessate anche le linee A e B della metropolitana e la rete ferroviaria urbana.

 

A Napoli l'agitazione sarà dalle 8.30 alle 17 e dalle ore 20 al termine del servizio. Nel capoluogo campano anche la Circumvesuviana vedrà i treni fermi dalle ore 8.30 alle 13 e dalle 17 alla fine del servizio serale.

 

Per conoscere gli orari di sciopero nelle altre città si rimanda ai siti dei rispettivi Comuni e aziende di trasporto pubblico. 

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