Viaggio nel futuro di GM: dall'ibrido all'idrogeno, mentre gli Usa scoprono il diesel

Viaggio nel futuro di GM: dall'ibrido all'idrogeno, mentre gli Usa scoprono il diesel
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Steven Kiefer, Vice President Global Powertrain della General Motors, ci accompagna in un viaggio nel futuro dell'auto visto con gli occhi del gigante di Detroit. Un approccio globale, che non esclude nessuna tecnologia non senza alcune specificità
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
30 luglio 2014

Torino – Visitare la GM Powertrain Europe di Torino è già di per sé un’emozione perché significa fare un viaggio nel futuro del colosso americano. Qui infatti 600 donne (sono il 20%) e uomini lavorano ogni giorno per sviluppare tutti i motori diesel della galassia GM a livello mondiale, dal nuovissimo quattro cilindri 1.6 approdato sulle più recenti Opel, fino ai mastodontici V8 per i pick up americani. Se in occasione della visita poi si ha la possibilità di incontrare un personaggio del calibro di Steven Kiefer, Vice President Global Powertrain della General Motors, il viaggio allarga a dismisura i propri orizzonti e si entra in una nuova dimensione che permette di farsi un’idea molto più definita su cosa dobbiamo aspettarci dal mondo dell’auto nel prossimo futuro

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Steven Kiefer, Vice President Global Powertrain della General Motors. In apertura la futuristica Camaro di Transformers 4

La carriera in GM e quel boxer Alfa Romeo nel cuore

Kiefer ci racconta, non senza una punta di nostaglia, di una curiosa esperienza passata perfino all'Alfa Romeo di Arese, dove ha lavorato al mitico boxer 1.600 delle 145 e 146, anche se la sua intera carriera sarà consacrata interamente alla General Motors. «Ho iniziato a lavorare in GM 30 anni fa, a Pontiac, nel Michigan. Ero un giovane ingegnere e all’inizio sviluppavo piccoli quattro cilindri a benzina per il mercato americano. Più tardi GM separa lo sviluppo della componentistica dando vita ad una società separata, la Delphi, dove inizio a lavorare quasi fin da subito, spostandomi tra Lussemburgo e Tokyo. Poi, un anno fa, sono tornato in GM, per ricoprire ruolo di Vice President Global Powertrain. Oggi mi occupo non solo di motori diesel e benzina, ma anche di sistemi di trasmissione e di propulsione elettrica».

chevrolet silverado v8 diesel
Una Chevrolet Silverado spinta da un V8 diesel

Non solo BMW, Audi e Jeep: anche GM punta sul diesel in America

La GM Powertrain Europe di Torino è il tempio del diesel per il colosso di Detroit. Una vivace realtà destinata ad assumere un'importanza sempre più strategica visto che le motorizzazioni a gasolio stanno acquisendo un peso sempre maggiore persino negli Stati Uniti. Anche GM quindi, come BMW, Audi (VW) e Jeep inizia a spingere sul gasolio al di là dell'Oceano. «I motori diesel sono davvero importantissimi per GM a livello mondiale» -spiega Kiefer - «Certo, ci sono alcuni mercati, come l’Europa, dove il gasolio è scelto addirittura dal 50% dei nostri clienti ma abbiamo recentemente raccolto qualche successo anche negli Stati Uniti dove abbiamo iniziato a puntare sempre di più sul diesel. In passato avevamo già i nostri diesel sui pick up, motori V8 Duramax, di grande cubatura, ma ora abbiamo iniziato a proporre il diesel anche sulle normali automobili. Dall’anno scorso vendiamo negli Stati Uniti la Chevrolet Cruze a gasolio (con il 2.0 diesel da 150 CV non disponibile in Italia su Cruze, ndr), un’auto di cui siamo davvero molto orgogliosi. Grazie al diesel riesce a percorre 46 miglia/gallone (5 litri/100 km, 20 km/l) una valore straordinario!»

chevrolet cruze diesel usa
Una eloquente locandina statunitense mostra con orgoglio i consumi da record (soprattutto per gli americani) della Cruze 2.0 TD

Americani colpiti dell'efficienza del diesel: non lo snobbano più!

E gli Americani sembrano iniziare a comprendere i vantaggi del diesel, snobbandolo molto meno che in passato. Ecco perché si aprono nuove importanti prospettivi per la GM di Torino... «I clienti si stanno avvicinando sempre più al diesel negli Stati Uniti colpiti dalla sua grande efficienza. Pensiamo che entro il 2020 il 10% delle nostre auto e pick up medio-leggeri vendute negli Stati Uniti saranno a gasolio (GM vende in US circa 2.800.000 veicoli, quindi stiamo parlando di qualcosa come 300.000 auto diesel). Credo che i motori a gasolio si svilupperanno ancora moltissimo a livello mondiale, per esempio oggi stanno vivendo una crescita molto importante in India. Sono invece sconosciuti in Sud America o in Cina, ma stiamo lavorando per portare gradualmente il gasolio anche in questi Paesi.»

Per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo imposti in Europa per Cadillac, sappiamo benissimo che i motori diesel saranno importanti per il futuro

E la Cadillac diesel sembra all'orizzonte...

GM ha deciso di puntare tutto in Europa su Opel e Cadillac ma un’offensiva di volume con il marchio premium non è possibile fino a quando ci saranno solo potenti motori a benzina. A Detroit lo sanno e quindi iniziano a parlare di una Cadillac diesel... «La crescita globale del marchio Cadillac rimane un aspetto fondamentale della strategia del nostro Gruppo. Non siamo ancora pronti oggi per annunciare un motore diesel sulle nostre Cadillac, ma vi assicuro che ci stiamo lavorando. Del resto per raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo imposti in Europa per Cadillac, sappiamo benissimo che i motori diesel saranno importanti per il futuro

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Mentre è confermata la prossima Chevrolet Volt, con un sistema EREV di seconda generazione, rimane incerto il futuro dell'affascinante sorella gemella Opel Ampera per il mercato europeo

Un futuro incetro per Ampera, ne riparliamo la prossima Volt!

GM è stato uno dei primi costruttori a credere nella tecnologia EREV (range extender) con il progetto Chevrolet Volt/Opel Ampera. Visti gli scarsi numeri di vendita però il futuro di quest'auto è in bilico, soprattutto in Europa (solo 3.184 Ampera vendute nel 2013, ndr), anche se per l'America arriverà sicuramente una seconda generazione. «Credo che Chevrolet Volt e Opel Ampera siamo automobili sensazionali da un punto di vista tecnico. Purtroppo, è vero, Ampera in Europa non ha raggiunto le aspettative di vendita ma siamo già al lavoro sulla prossima generazione della Volt, quindi nel prossimo futuro annunceremo senza dubbio qualche anticipazione, che in qualche modo riguarderà anche il futuro di Ampera».

Ibrido, diesel, elettrico, plug-In? Investiamo su tutto 

Nessuno ha la risposta corretta in tasca sul futuro della mobilità individuale e ogni costruttore sta scommettendo su una o sull'altra tecnologia. GM non chiude nessuna porta, investendo un po' dappertutto, dall'elettrico al diesel fino all'idrogeno, in modo da avere la risposta adeguata alla domanda di riduzione di CO2 per ogni Continente. L'approggio qui è davvero globale. «La filosofia di GM oggi è quella di offrire una famiglia completa di tecnologie».

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La piccola Chevrolet Spark EV venduta negli Usa è perfetta per quei Paesi come l'America o la Cina dove bisogna abbattere le emissioni, ma non c'è ancora una penetrazione consistente del diesel

 

«Per questo sviluppiamo tecnologie a 360°: continuiamo a sviluppare motori diesel e benzina, perché crediamo che abbiamo ancora qualcosa da dire, ma allo stesso tempo portiamo avanti tutta una serie di tecnologie legate alla propulsione elettrica. In questo modo abbiamo la risposta giusta per ogni mercato alla costante richiesta di contenimento della CO2. In Europa per esempio puntiamo molto sul diesel per ridurre le emissioni, mentre in Paesi dove c’è una diffusione scarsa del gasolio ma anche una forte pressione sull’abbattimento della CO2, come in America o in Cina, l’elettrico si trasforma nella risposta ideale. Quindi la tecnologia giusta al posto giusto».

 
E infatti non può mancare nemmeno il plug-in hybrid e il puro elettrico EV. «Il nostro sguardo a 360° ci porta a sviluppare anche la tecnologia plug-in hybrid, per cui tenete gli occhi aperti, abbiamo qualcosa per voi nel prossimo futuro. Ma siamo anche molto orgogliosi della nostra Spark EV – prosegue - che vendiamo negli Stati Uniti. Un’auto davvero divertente da guidare, grazie ad una coppia molto elevata e subito disponibile, anche se resta sempre da capire quale sia la portata della domanda per i veicoli elettrici».

Entro il 2017 GM venderà 500.000 vetture a propulsione elettrica tra EV, ibride, plug-in e EREV

Strategie con i piedi per terra: 500.000 veicoli elttrificati nel 2017

E quando GM parla di elettrificazione emergono cifre che non appartengono più ad una nicchia di mercato ma a qualcosa di più. «Entro il 2017 GM venderà 500.000 vetture a propulsione elettrica tra EV, ibride, plug-in e EREV». Taglia corto senza troppi giri di parole Kiefer.

chevrolet equinox fuel cell
La Chevrolet Equinox Fuel Cell circola già sulle strade americane. La diffusione però in questo caso dipende dallo sviluppo di una rete di distribuzione dell'idrogeno

Poteva mancare il Fuel Cell? Certmente no, grazie ad Honda

GM, da vero costruttore globale, ha messo in piedi un’offensiva di sviluppo davvero imponente. Che comprende persino il Fuel Cell, giusto per non farsi mancare niente. «Abbiamo già avviato un intenso programma di sviluppo. Una flotta di veicoli alimentati ad idrogeno viaggia sulle strade della California, anzi, credo che GM sia il costruttore che ha accumulato il maggior numero di miglia percorse con veicoli Fuel Cell, coprendo più di 3 milioni di miglia! Siamo partner di Honda nello sviluppo delle Fuel Cell, con cui lavoriamo giorno e notte a stretto contatto. La tecnologia è praticamente pronta, ma in questo caso diventa davvero fondamentale l’aspetto delle infrastrutture. Solo quando ci saranno distributori di idrogeno si riusciranno a vendere auto Fuel Cell».

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Abbiamo intervistato Steven Kiefer all'interno della GM Powertrain Europe di Torino

Diesel ibrido? No, grazie

A differenza di quanto dichiarato recentemente da Audi, o di quanto fanno già da tempo Mercedes o PSA però, GM esclude l'avvento di un ibrido diesel. «È qualcosa che abbiamo studiato e che stiamo ancora studiato» dice Kiefer. «Dal punto di vista dell’efficienza non abbiamo dubbi che la coppia diesel – motore elettrico sia assolutamente vincente rispetto ai sistemi ibridi con motore a benzina. Il problema però  sono i costi. Prima di tutto un motore a gasolio generalmente è più costoso di un benzina ma è anche il sistema ibrido in sé a rappresentare una tecnologia costosa. È vero che un diesel ibrido è molto efficiente, ma poi il costo per il cliente diventa così alto che i vantaggi [in termini di consumi ridotti] si riducono drasticamente. Lo dimostra il fatto che prodotti simili ci sono già sul mercato (Peugeot, Mercedes, ndr) ma non riescono ad avere una larga diffusione. Al momento per GM quindi la soluzione migliore per l’ibrido resta il motore a benzina».

Sono convinto che alcuni dei migliori motori diesel del futuro usciranno dalla GM Powertrain Europe di Torino

E niente range extender a gasolio: «Sarebbe un costo inutile» 

Sarebbe fantastico, soprattutto per la GM di Torino, lanciare una nuova sfida tecnologica e vedere un giorno un Range extender diesel. Ma anche in questo caso i costi tarpano le ali ai sogni. «Oltre ai costi troppo alti c'è un altro aspetto da considerare. Negli Stati Uniti l’80%  di chi guida una Volt usa solo l’energia della batteria, ricorrendo in minima parte al serbatoio di benzina. L’utente medio ricarica l’auto in garage, va al lavoro dove fa una ricarica extra e poi torna a casa, viaggiando sempre in elettrico. Sarebbe quindi davvero inutile sviluppare un più costoso range extender a gasolio, visto che verrebbe utilizzato davvero pochissimo».

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Per realizzare un pacco batterie oggi è richiesta un'enorme quantità di energia, con una conseguente immissione di CO2 nell'atmosfera. Il discorso vale anche per la ricarica degli accumulatori

GM Powertrain Europa: Torino Caput Mundi 

In ogni caso è un dato di fatto che da arteria periferica, la GM powertrain di Torino sia diventata un anello chiave della famiglia. «GM Powertrain di Torino è una struttura straordinaria, dove oggi lavorano 600 persone che sviluppano i nostri diesel per il mercato mondiale. Insieme a quelle che abbiamo in Michigan e a Rüsselsheim, Torino rappresenta una delle nostre strutture di progettazione più importanti. Sono convinto che alcuni dei migliori motori diesel del futuro usciranno da Torino».

L'auto elettrica non è poi così "green". «Sono d'accordo, per ora»

Per produrre batterie è necessario una grande quantitativo di energia, che comporta un enorme produzione di CO2 nell’atmosfera. Spesso poi per ricaricare l’auto elettrica (per esempio in Italia) si utilizza in larga misura energia deriva da combustibili fossili. L’auto elettrica non è così 100% “green” come si crede e ne è consapevole lo stesso Kiefer, che anche in questo caso si dimostra schietto. «C’è un largo dibattito intorno a questi temi. Potremmo ribaltare la questione dicendo che un giorno tutta l’energia necessaria per produrre e ricaricare le batterie potrebbe essere ricavata da fonti rinnovabili, dal sole, dal vento e dall’acqua. Il tema delle infrastrutture quindi diventa ancora una volta cruciale [perché se venisse prodotta molto più energia pulita l’auto elettrica sarebbe davvero molto ecologia]. Ma in effetti sì, sono d’accordo con te. Oggi per produrre e ricaricare gli accumulatori utilizziamo ancora molti combustibili fossili, quindi dobbiamo puntare a realizzare molta più energia da fonti rinnovabili se vogliamo davvero realizzare auto “green”».

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La Corvette per ora non riceverà motorizzazioni ibride, ma rimarrà fedele all'iconico V8 Small Block

Corvette Plug-In e Camaro diesel? Niente paura, c'è ancora tempo

GM realizza sportive leggendarie come la Corvette e la Camaro, spinte dagli iconici V8 Small Block, ma al tempo stesso la tematica ambientale è sempre più attuale. Per il momento però non vederemo una Camaro diesel o una Corvette Plug-In, parola di Kiefer.  «Non sono ancora pronto per parlare di una Corvette ibrida o diesel, ma nemmeno di una Camaro Plug-In o alimentata a gasolio. Del resto già oggi la Corvette è la supercar più efficiente sul mercato americano, per cui nel mondo delle sportive per il momento siamo impegnati ad ottimizzare al massimo e sempre di più le tecnologie tradizionali».

Non sono ancora pronto per parlare di una Corvette ibrida o diesel, ma nemmeno di una Camaro Plug-In o alimentata a gasolio

 

«Sulla Corvette per esempio abbiamo fatto uso di moltissimi materiali leggeri per ridurre la massa della vettura e siamo ancora molto orgogliosi del nostro Small Block V8 che è diventato molto più efficiente grazie ad alcune tecnologie come la disattivazione parziale dei cilindri. Pensate che la Corvette quando viaggia a 60 miglia orarie in autostrade utilizza soltanto 12 CV, ma allo stesso tempo questo motore sulla nostra nuova Z06 ha raggiunto i 625 CV. Inoltre abbiamo introdotto la nostra nuova trasmissione automatica ad otto rapporti, un convertitore di coppia sviluppato al 100% da GM, che ha permesso di ottenere valori di consumo incredibili per un’auto di questa potenza».

opel monza concept
Il futuro di GM in Europa è affidato a Opel

Chervolet lascia l'Europa (Occidentale): sì, ma adesso Opel è fortissima 

Chiudiamo con un tasto dolente. Chevrolet ha deciso di abbandonare di fatto i mercati dell’Europa occidentale (rimarranno solo Corvette e Camaro), per puntare tutto su Opel e Cadillac. Una decisione che ha lasciato perlomeno molto stupore, anche se Kiefer rimane convinto delle potenzialità straordinarie della Casa di Rüsselsheim. «E' vero, Chevy sta di fatto lasciando i mercati europei, tranne la Russia, ma nel frattempo Opel ha assunto un’importanza enorme per General Motors. Ho visitato per la prima volta Opel negli anni ’80 e se penso ai prodotti dell’epoca e quelli di oggi sono davvero orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. I nuovi modelli credo siano eccezionali, a partire dalla nuova Adam passando per la Cascada, ambasciatrice del brand. Per un Gruppo come General Motors diventa fondamentale puntare alla realizzazione di auto di altissima qualità, concentrandosi su alcuni brand. Sono molto fiducioso sul futuro di Opel».

 

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