WEC 2014: 6 Ore di Shanghai, su chi puntare?

WEC 2014: 6 Ore di Shanghai, su chi puntare?
Pubblicità
Il Mondiale Endurance fa tappa in Cina, sullo Shanghai International Circuit. Difficile fare pronostici. Vincerà ancora la Toyota? Oppure Audi come un anno fa…
31 ottobre 2014

Il circuito di Shanghai, che dal 2004 ospita il Gran Premio di Formula Uno, è al suo terzo appuntamento con il WEC. Lungo oltre 5 km, è un tracciato molto esigente  con lunghi rettilinei separati da curve lunghe e strette, come la prima, che risultano molto impegnative per gli pneumatici. Offre però buone opportunità di sorpasso. Il rettifilo più lungo, quello tra le curve 13 e 14, è ben 1,3 chilometri e richiede una buona velocità di punta. Anche la frenata è fondamentale, serve insomma una macchina ben equilibrata.

Armi affilate

Per questa nuova difficile sfida i Costruttori hanno affilato per bene le armi: Audi e Toyota hanno effettuato una serie di test sul circuito portoghese dell’Estoril, mentre la Porsche ha provato al Motorland Aragon. Dopo la doppietta di Toyota nell’ultimo round in Giappone, la lotta tra il Costruttore nipponico e l’Audi riparte da qui. Nella classifica a loro riservata, Toyota ha un vantaggio di soli 8 punti, e ne restano ancora da assegnare ben 132. Quindi è davvero tutto possibile. Quest’anno dovranno però fare i conti anche con le due Porsche 919 Hybrid, per la prima volta su questo circuito.

Toyota intende ovviamente allungare in classifica, al pari di Anthony Davidson e Sébastien Buemi, i piloti della TS040 HYBRID n°8, che dopo la loro terza vittoria della stagione hanno portato il proprio vantaggio a 26 punti in quella riservata ai piloti. Gareggeranno di nuovo senza Nicolas Lapierre, che sarà ancora assente per motivi personali. E la cosa comincia ad essere un po’ strana: è il pilota francese a non volere questo oppure bisogna cominciare a credere a chi dice nell’ambiente che il prossimo anno lo vedremo con la Nissan?

Sulla ibrida n°7 Alex Wurz, Stéphane Sarrazin e Kazuki Nakajima tenteranno di conquistare la terza pole position consecutiva a Shanghai, dopo quelle ottenute nelle due precedenti edizioni. La gara dell’anno scorso però, a parte la pole, è da dimenticare: la n°8 fu costretta al ritiro per il cedimento di una sospensione e l’altra vettura dovette accontentarsi del secondo posto per una foratura. Il Costruttore del Sol Levante vinse però nel 2012 con Wurz e Lapierre.

wec shanghai 2014 (1)
Sul tracciato cinese Audi e Toyota proveranno a darsi nuovamente battaglia

 

Questa volta potranno contare su un prototipo che quest’anno ha già rivelato tutto il suo grande potenziale e, sulla carta, dovrebbe trovarsi a suo agio sul tracciato cinese. Audi tenterà di riprendersi la leadership di Campionato anche se non sarà facile perché il tracciato non sembra l’ideale per le R18 e-tron Quattro.  Nell’ultima gara, al Fuji, accusavano una notevole differenza di velocità massima rispetto alle Toyota, e anche qui è molto importante. Per questo nei test in Portogallo hanno lavorato sull’aerodinamica proprio per ridurre questo gap. Potranno comunque contare, come sempre, sulla loro abilità strategica e nella gestione degli pneumatici. L’anno scorso la Casa degli Anelli ottenne il suo primo successo in Cina con Lotterer, Tréluyer e Fässler, mentre il secondo equipaggio di Duval, Kristensen e il grande McNish conquistò matematicamente il Titolo mondiale. Sul prototipo n°1 Lucas di Grassi affronterà il circuito cinese per la prima volta ma potrà contare sull’esperienza dei suoi colleghi.

Una nuova sfida per Porsche

Come detto, per Porsche questa è una pista inedita e una nuova sfida. A Weissach hanno lavorato molto al simulatore per preparare al meglio le strategie per le 919 Hybrid e il setup più adatto. Per terminare questo lavoro di messa a punto saranno fondamentali le tre sessioni di Prove Libere. Potranno contare sull’esperienza di Mark Webber, che vi ha corso più volte in Formula Uno.  Anche Neel Jani ha conosciuto il tracciato con la F1, nelle gare di durata con il team Rebellion e ci ha anche vinto con l’ormai scomparsa A1GP.  Nei recenti test in  Spagna anche i piloti della squadra GT Patrick Pilet, Nick Tandy e Richard Lietz hanno potuto provare il prototipo ibrido.

Comunque sembrano nella direzione giusta, hanno già conquistato due podi (Silverstone e Fuji) e una pole position (Spa Francorchamps) e sperano di ottenere presto una vittoria. In Giappone non hanno avuto problemi tecnici rilevanti e questo è di buon auspicio. Questa è una stagione dedicata allo sviluppo e certamente nel 2015 sarà tutto più semplice… Nella classe LMP2 riflettori puntati sul team di casa, il KCMG, con la Oreca03-Nissan ancora affidata a  Howson, Bradley e Imperatori.

Per Porsche questa è una pista inedita e una nuova sfida. A Weissach hanno lavorato molto al simulatore per preparare al meglio le strategie per le 919 Hybrid e il setup più adatto. Per terminare questo lavoro di messa a punto saranno fondamentali le tre sessioni di Prove Libere


Dovranno fare i conti con il G-Drive Racing, che si aggiudicò la corsa dell’anno scorso e questa volta è ancora più temibile con la nuova Ligier-Nissan JS P2, affidata a Rusinov, Pla e Canal. Al Fuji hanno ottenuto la prima vittoria con la nuova coupé. Al via due Oreca03-Nissan per SMP Racing: la n°27 con Zlobin, l’esperto Minassian e il nostro Maurizio Mediani e la n°37 per l’equipaggio Ladygin, Shaitar e Ladygin. La scuderia OAK Racing, dopo il podio ottenuto in Giappone,  è di nuovo al via con la Morgan-Judd n°35 con un nuovo equipaggio: Ho Pin Tung dividerà infatti l’abitacolo con David Cheng e Mark Patterson.

Dopo l’apparizione nella gara di casa a Austin, torna il team statunitense Extreme Speed Motorsport, con addirittura due prototipi HPD. Questa potrebbe essere l’ultima gara per le loro vetture scoperte e stanno già lavorando in ottica 2015, per un programma più importante nel WEC con due nuove coupé HPD, ancora gommate Dunlop. Sulla n°30 Scott Sharp e Ryan Dalziel saranno affiancati da Ricardo Gonzalez, mentre sulla n°31 Ed Brown e Johannes van Overbeek potranno contare sulla grande esperienza di David Brabham, che vinse anche la 24 Ore di Le Mans nel 2009 con Peugeot.

GTE Pro

Nelle GTE Pro, le prime due edizioni sono state vinte dalle Aston Martin, con Darren Turner e Stefan Mücke, di nuovo al via con la Vantage V8 n°97.  MacDowall, O’Young e Rees guideranno la n°99. A evitare il bis delle Gt d’Oltremanica ci penseranno le due Ferrari 458 del team AF Corse con Gimmi Bruni e Toni Vilander sulla n°51 e Davide Rigon e James Calado con la n°71. Stesso obiettivo anche per le Porsche 911 RSR ufficiali, reduci da una gara terribile in Giappone. Tenteranno il riscatto Nick Tandy, Jorg Bergmeister e Richard Lietz sulla n°91 e la coppia Makowiecki, Pilet con la n°92. Ora nella classifica Piloti Bruni e Vilander hanno già un vantaggio di ben 49.5 punti.

Nella GTE Am mancheranno purtroppo le due Ferrari dell’AF Corse. Un anno fa vinse la 458 Italia del team 8 Star Motorsports, che tenterà il bis con Gianluca Roda e Paolo Ruberti, questa volta affiancati da Matteo Cressoni. Dovranno affrontare le due Aston Martin ufficiali, che si sono rivelate veloci e costanti, e le Porsche 911 RSR  dei team Prospeed Competition e Proton. Va inoltre considerata una cosa molto importante, che va oltre l’aspetto sportivo dell’evento: la Cina costituisce uno dei principali mercati automobilistici mondiali e lo è anche per i tre Costruttori che si contendono la vittoria assoluta, Audi, Porsche e Toyota, così come per i loro partner tecnici. Quindi il successo in questa gara assume anche un valore commerciale molto importante.

Il programma (ora italiana)

Prove Libere 1  Venerdì 31 Ottobre  03:45

Prove Libere 2  Venerdì 31 Ottobre  08:30

Prove Libere 3  Sabato 1 Novembre 02:30
Qualifiche           Sabato 1 Novembre  06:20

Gara    Domenica 2 Novembre 04:00

Domenica potrete vedere l’ultima parte della gara su EUROSPORT International dalle 8:30 alle 10:00. Potrete tenervi aggiornati anche sul web in streaming sul sito dedicato.

Nicola Villani

Argomenti

Pubblicità