WEC, nel 2018/2019 una "superstagione" da 18 mesi

WEC, nel 2018/2019 una "superstagione" da 18 mesi
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Rivoluzione nel WEC: annunciata una "superstagione" dal maggio del 2018 al 2019. Grande novità l'introduzione della 12 Ore di Sebring
2 settembre 2017

C'è aria di rivoluzione nel WEC: il CEO della categoria, Gerard Neveu, ha annunciato una "superstagione" che durerà dal maggio del 2018 al giugno del 2019. Si partirà dal prologo al Paul Ricard e si finirà con la 24 Ore di Le Mans del 2019, la seconda valida per questo campionato monstre che servirà a traghettare il mondiale Endurance verso un format diverso a livello di calendario, che, come quello della Formula E, abbraccerà due anni solari e avrà il suo gran finale nella classica del Circuit de la Sarthe. 

L'inizio vero e proprio della superstagione coinciderà con la 6 Ore di Spa, il 5 maggio 2018. Poi, come di consueto, la 24 Ore di Le Mans, il 16-17 giugno, e altre due gare nell'anno solare, la 6 Ore del Fuji ad ottobre e quella di Shanghai a novembre. L'inizio del 2019 vedrà una corsa a febbraio, che non è ancora stata annunciata, e la vera novità del calendario, la 12 Ore di Sebring, nello stesso weekend della gara della IMSA. Quest'ultima prenderà il via alle 10.00 del mattino di sabato; due ore dopo la fine della gara, a mezzanotte, avrà inizio quella del WEC. Poi il gran finale della stagione, con la 6 Ore di Spa e la 24 Ore di Le Mans del 2019. 

Se il Prologo abbandona Monza dopo l'esperimento di quest'anno, la speranza è che la corsa di febbraio possa essere organizzata proprio sulla pista brianzola, che rinverdirebbe i suoi fasti nell'ambito dell'Endurance. In ogni caso, l'idea della "superstagione" - che, va specificato, non è ancora stata approvata dalla FIA - potrebbe far risalire le quotazioni di una categoria indebolita dall'addio di due costruttori, Audi e Porsche, nel giro di due stagioni. A proposito della classe LMP1, le ibride - leggi Toyota - rimarranno in lizza, e verranno affiancate da LMP1 private, alle quali verrà data la possibilità di competere alla pari con la casa nipponica; riguardo a questo ultimo punto non sono stati forniti dettagli. 

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