WRC 2015. Rally Argentina. Partiti! Ogier (VW Polo R WRC) subito in testa.

WRC 2015. Rally Argentina. Partiti! Ogier (VW Polo R WRC) subito in testa.
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Evans e Barrit i re del Cambio Gomme, a Ogier e Ingrassia il SSS1. La 35ma edizione parte da Villa Carlos Paz, memoria Dakar, 235 KM di trasferimento per i primi KM cronometrati della Merlo, e ritorno di notte
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
24 aprile 2015

Villa Carlos Paz, 24 Aprile. Prendiamo posto, andiamo su al Condor? No, dovremmo aspettare fino a domenica per vederli volare sul mitico passaggio lunare, e se ci becca il contadino padrone del terreno dove abbiamo lasciato la macchina, sono sette euro di parcheggio abusivo. Prendiamo posto idealmente, allora, lungo tutta la pista della 35ma edizione del Rally Argentina, a volo di drone sulla quarta prova del Mondiale WRC.

 

Sei settimane dall’ultimo appuntamento Mondiale del Messico, vinto da Ogier. La stessa cosa era successa, del resto, in Svezia prima, e a Montecarlo prima ancora. Punteggio pieno per il Campione del Mondo, più spiccioli di punti dei Power Stage. Adesso è Argentina. Tre giorni di gara, 1.735 chilometri in totale, 315 in 12 Prove Speciali, una trentina di guadi da attraversare, li ha contati “ufficialmente” Neuville, e molte strade che erano in un modo, con la patina sabbiosa ben levigata, e ora sono diverse, “lavate” dalla pioggia e con i denti di roccia sepolti dal meticoloso lavoro preliminare di nuovo evidenti. Un tratto di una quindicina di chilometri della San Marcos di sabato è già stato eliminato, è diventata una fangaia troppo difficile e insidiosa. 

Meccanica a dura prova

Ora che non c’è più il Grecia, l’Argentina raccoglie il testimone di Rally più duro e, sicuro, per le meccaniche sarà un lavoro pesante, da braccia solide, per i Piloti e i Navigatori un compito di raffinato uso della testa. 

wrc argentina 2015 (14)
Il WRC accolto dal consueto calore argentino

Ogier in testa al Mondiale con 81 punti, e con la stessa Volkswagen Polo R Campione del Mondo Mikkelsen è secondo con 47. Terzo, incomodo, Neuville con la Hyundai i20 transformer che dopo il nuovo sistema di iniezione visto in Messico mostra in Argentina il nuovo comando del cambio paddle-shift. Ogier non ha mai vinto in Argentina eppure è Campione del Mondo, e i sostenitori della Rally Argentinian University affermano che, per validare la sua carriera già ai massimi del fulgore, il francesino dovrà superare anche questo esame di laurea. Ogier non ha mai vinto, per forza, negli ultimi dieci anni otto volte ha vinto un altro Sebastien, certo Loeb, e solo due volte un finlandese, nel 2010 Hanninen e l’anno scorso Latvala, compagno di Squadra del leader del Mondiale allora e oggi.

Sfida al cambio gomme

Sul lungo lago di Villa Carlos Paz, la cittadina turistica che è una delle più famose dell’Argentina e la base estiva degli abitanti di Cordoba, l’eccitazione è salita piano piano alle stelle, deflagrando al momento del primo confronto “incruento”, la sfida del cambio gomme, vinta dall’Equipaggio ufficiale M-Sport Elfyn Evans e Dan Barrit. La ruota posteriore della loro Fiesta cambiata, e una bandiera argentina raccolta al volo, tutto in 46 secondi! Villa Carlos Paz, “VCP” per gli amici, diventa VIP lounge del Rally come lo è stata per la Dakar, ma con una differenza. 

Villa Carlos Paz, “VCP” per gli amici, diventa VIP lounge del Rally

 

Alla Dakar solo ingressi pass ma cibo e Fernet Branca gratis, al WRC ingresso pubblico, ma buffet ai tendoni VIP con accesso tipo american express standard, gold e platinum, 200, 300 o 400, euro. A parziale rimborso, la possibilità, se non di incontrare Robert Kubica che all’ultimo momento, e un po’ misteriosamente, ha dato forfait, almeno di andare in delirio per gli idoli argentini del calcio, Claudio Lopez, o del tennis, David Nalbandian, iscritti al Rally.

L'edizione 2015

Dopo otto anni il Rally parte non più da Cordoba ma dal Lago di VCP. Quando vi è passata la Dakar era estate, ora siamo dentro l’autunno, e il clima è tutt’altro che stabile. Almeno un giorno dei tre del programma, pare, pioverà. Pubblico in visibilio. Così, da subito. Anche durante lo shakedown, quello sì ad un passo da “VCP”, più veloce di tutti Sebastien Ogier, ma con il fiato sul collo di Meeke che ha “staccato” successivamente lo stesso, identico, intifico 2’30”9 sui 4,59 chilometri di Villa Garcia. Il Rally vero e proprio, quello contro il cronometro, inizia però ancora più a Nord-Ovest. Per raggiungere la Provincia di San Luis e Merlo, e disputare l’inaugurale super Special Stage, una vera e propria novità assoluta, gli Equipaggi devono guidare per 235 chilometri, gli stessi da percorrere in senso inverso dopo aver disputato lo spettacolare “strappo” di meno di tre chilometri. 

Le ragioni del business

Perché così lontano? Perché oggigiorno le località di partenza, arrivo e passaggio sponsorizzano l'inchino dei grandi eventi. Politica economico-turistica, economico… politica. È la ragione per cui si può partire da Milano ma disputare una PS a Napoli, la stessa ragione per cui un Mondiale Rally Italiano si sposta da Sanremo alla Sardegna, la medesima per cui un anno la Dakar passa dal Cile e un altro dal Perù. La stessa ragione per cui non potrò mai far passare un evento sotto casa mia e seguirlo dalla terrazza. Dollari, a milioni. Comunque, non è un dramma. Negli anni ’80 dei Gruppo B si partiva da Buenos Aires e per raggiungere l’area di battaglia si facevano 700 chilometri, nei ’90 stessa storia con il contentino della Prova Spettacolo all’ippodromo di Palermo… no, non è come pensate, Palermo è centro di Baires. 

 

Non perdiamoci in chiacchiere. È appena passato l’uragano del Super Special Stage, in un’ovazione da Maracana conquistato da Maradona. Due chilometri e mezzo, 75% asfalto, 25 terra, salti, terreno scivoloso o viscido, partenza due macchine per volta, distanziate di 15 secondi… ha vinto Sebastien Ogier, che parte subito forte e con le idee chiare sugli obiettivi quasi obbligatori che lo attendono al varco. Al secondo posto riecco la Citroen Ds3 WRC dell’inglese Meeke. Forte, Kris! Ecco di seguito entrambe le i20 Hyundai, Sordo davanti a Neuville, e quindi, bene, la Fiesta di Lorenzo Bertelli. Ottimo.

 

Ma è soltanto un preliminare. Certo, se il buongiorno viene dalla buonasera…

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