WRC17 Finlandia. Carriero’s Briefing. “Missili Terra-Aria!”

WRC17 Finlandia. Carriero’s Briefing. “Missili Terra-Aria!”
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il Motorsport è velocità, il Rally è velocità più creatività, il Finlandia è Rally e… volo. Ecco che l’entusiasmo per il Rally del Nord è pienamente giustificato. Massimo Carriero ne interpreta il carico delle emozioni. Briefing e Shakedown
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
27 luglio 2017

Jyvaskila, 27 Luglio 2017. Neste Finland Rally. E qui c’è da riempirsi la bocca. È la nona prova del Campionato del Mondo WRC 2017, ma è la prima il cui paradigma è invariabilmente legato alla sua caratteristica fondamentale: velocità. Vedremo, poi, che non c’è pace neanche per un pilastro come questo che caratterizza non solo il Rally, non soltanto la Disciplina che sottintende, che dico, bensì l’innato, monumentale e definitivo concetto di Motorismo sportivo: velocità.

L’attuale Neste Rally di Finlandia è la quintessenza della velocità. 55 volte su 66 ha vinto un Pilota di Casa sullo spartiacque tra i Rally lenti, o “normali”, e il lato supersonico del WRC

Ex Mille Laghi, che data indietro del 1951 quando fu lanciato per selezionare i finlandesi per il Monte-Carlo, e dal 1973 Prova del Calendario Mondiale, l’attuale Neste Rally di Finlandia è la quintessenza della velocità. 55 volte su 66 ha vinto un Pilota di Casa sullo spartiacque tra i Rally lenti, o “normali”, e il lato supersonico del WRC. Per la verità è un primato che il Finlandia tende a vedere condiviso con il Polonia, ma è un fatto che in Polonia non si è visto tutto, in realtà ben poco, e che tutto il potenziale esprimibile dal connubio delle sue strade con le nuove Vetture WRC+ è atteso dall’Evento che ha preso le mosse la sera del giovedì con la prima “gag” del lungo programma, 25 prove speciali, poco più di 300 chilometri cronometrati, tre giorni insomma da vivere intensamente e con il cuore spinto in gola dalle medie stratosferiche che la Corsa potrà vedere rilevate. Forse. Possibile. Molto probabile.

Massimo Carriero, “co-autore” dei dardi M-Sport e nostro privilegio di Briefing appassionato e competente, dipinge di toni forti le emozioni che stanno alla base del canovaccio Finlandia.

Massimo Carriero. “Il Rally di Finlandia è super. È l’unico Rally “misto” Terra- Aria al mondo. Il Finlandia è un Rally proprio speciale, il Rally dove si vola da pazzi e si va veloci, sempre, velocissimi, dove si spinge al massimo per andare fortissimo. No, di più, più forte, più veloce!”.

“Il fondo è compatto, il terreno tiene benissimo, un livello di grip molto alto. Grandi velocità anche in curva, tutte da 4 in su. Va da sé che bisogna “confezionare” una Macchina molto bilanciata, con poco sovrasterzo e stabile sul veloce. È la volta che si cambia assetto per definirne uno specialissimo per questo Rally, si lavora sulle molle, sulle barre stabilizzatrici. L’aerodinamica è congelata, e qui serve da matti. La vedremo funzionare come mai prima d’ora. Ma non si possono trascurare i salti, spettacolari sempre, diabolici quando sono in curva. In questo Rally c’è da prestare la massima attenzione e dare molta importanza ai damper. Il segreto è poter mettere giù quanto prima dopo un salto, e tenere giù fino a quello successivo, che arriva presto, molto presto. È così che si riesce ad andare forte.”

“Non ho dubbi, sarà un Rally bellissimo, ancora più bello del solito. Le Macchine WRC Plus sono bellissime e sono state costruite per andare forte. Qui daranno il meglio. È il leit motiv di questo Rally, funzione della meraviglia delle nuove Auto.”

Il Finlandia è prove speciali da capogiro, alcune delle quali leggendarie. Tutte speciali, alcune specialissime, inquietanti. Chi non conosce la Ouninpohja, 24 chilometri di cardiopalma, o la Oittila, anche Power Stage, dieci chilometri di adrenalina a fiumi nelle vene? Non sono Speciali per tutti, richiedono particolari “attributi”, ma chi ce li mette manda in scena uno spettacolo indimenticabile, un gesto agonistico da registrare nelle antologie!”

Capito benissimo. Un Rally da seguire con il fiato sospeso e… ben seduti, prima che sia il Rally a trascinarci nel travolgente salto dalle sue cateratte.

Intanto, shakedown e la prima, cortissima Prova Speciale-spettacolo, la Harju, di appena 2.300 metri.

Sulla “prova generale” del mattino, a un certo punto, presto, Sébastien Ogier ha fatto urlare a un precoce “tempone”, lo stesso che sarebbe stato alla fine della giornata il migliore. Non era “leale”, il Campione del mondo da quattro anni aveva “tagliato” una chicane, non l’aveva fatto apposta

Sulla “prova generale” del mattino, a un certo punto, presto, Sébastien Ogier ha fatto urlare a un precoce “tempone”, lo stesso che sarebbe stato alla fine della giornata il migliore. Non era “leale”, il Campione del mondo da quattro anni aveva “tagliato” una chicane, non l’aveva fatto apposta. Chiaro che è diventato un tempo di riferimento, e alla fine di cinque sessioni in testa alla graduatoria indicativa, su un mini-tracciato che riprende antologicamente le caratteristiche del Rally, c’è il ben ritrovato Kris Meeke sulla ritrovata Citroen C3, davanti a Neuville e Tanak.

La speciale della sera ripropone i leit motiv del recente… presente del WRC. Vince Tanak, M-Sport, davanti a Neuville, Hyundai, e Ogier, M-Sport. Quinto Latvala, Toyota, dietro a Breen, Citroen. Guarda te che strana coincidenza. I primi quattro della classifica Mondiale dopo Polonia sono lì, i primi due in ordine invertito, tutti quanti attenti a non perdere un colpo sin dall’inizio della grande battaglia Finlandese. La media per ora non è altissima, anzi, dissimula un Rally tradizionale. Ma non c’è da fidarsi, lo sappiamo.

Sorpresone finale. Oggi si parlava della possibilità di un nome nuovo nella Gara del WRC 2, delle R5 per intenderci. Ma non l’aveva visto nemmeno il Mago di Partinico, che dallo shakedown fino al Power Stage vede solo Blù e che comunque “vede” un Rally stratosferico risolto sul filo dei decimi di secondo. Il nome nuovo al termine della prima giornata, piccola, corta, indicativa, ma pur sempre una data che va nei registri, è quello di Umberto Scandola, in “uscitina” Mondiale dopo la vittoria del San Marino, in compagnia di Michele Ferrari sulla Skoda Fabia preparata a Casa, Motorsport Italia.

Non è ancora iniziata, ma non è finita sin dall’inizio. Ne abbiamo delle belle da raccontare. È un periodo di particolare turbolenza, che sembra non risparmiare nessuno, o quasi. Vi raccontiamo strada facendo. “Stay tuned!”

Foto: Manrico Martella, Carlo Franchi, Ronnie Sbaragli, Simone Calvelli, Jani Salonen

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