WRC17 Finlandia. Lappi e Latvala, favoloso duello Toyota!

WRC17 Finlandia. Lappi e Latvala, favoloso duello Toyota!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Prima Tappa. Tre Flying Finn in testa. Lappi e Latvala volano, Suninen in cerca di scie. Tanak “miracolato”, Ogier e Paddon KO, Neuville “diesel”, ma ora ha tutto da guadagnare. Medie spaventose, ci vogliono le chicane
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
29 luglio 2017

Jyvaskila, 28 Luglio 2017. Ce n’è da raccontare! Cosa preferite, le notizie dal forno, ancora calde, o un passo indietro alla ricerca dei Dzmoventidz? Non fa troppa differenza, si può anche mischiare. Questo Finlandia era già torrido prima di iniziare, e ora è solo al calor rosso. In un giro, il primo della prima Tappa, c’è già da alzarsi in piedi sulle tribune del Maracana del WRC, e non sedersi più. Due Toyota volano, prima il Giovane a caccia del Maestro, poi Latvala all’inseguimento della Yaris del fenomenale Lappi in testa alla Corsa. Una Ford importante, parliamo della macchina di Ogier, si è già persa nelle retrovie per un incidente quasi alla fine della quarta Speciale, la Jukojärvi di 21 chilometri, e sorte molto simile, addirittura identica nell’esito è toccata a Paddon, anche il neozelandese con una ruota più che Dzstrabicadz e fuori gioco.

Poi ci sono quelli che vanno con i piedi di piombo, macigni attaccati alle caviglie per andare piano, evitare il più accuratamente possibile il rischio di cadere nella trappola di un rischio, che a 140 all’ora di media su certi tratti vuol dire nove su dieci cacciarsi in un guaio. Neuville è uno di questi, il nome più importante che lainsolita contingenza catapulta nel cielo del WRC 2017 insieme alla i20 Coupé. E Meeke, il Kris da troppo e a torto nell’occhio del ciclone, altro nome non meno risonante, le ali tarpate da circostanze sfavorevoli e critiche, al punto da lasciare che la più veloce della Citroen sia quella di Breen, per la verità grandioso, primo dei non finnici, quarto assoluto, stritolato in un tramezzino di Piloti di Casa, ma coraggioso e veloce.

Neuville, tuttavia, ci sta abituando a questo genere di partenze. Piano, con circospezione, magari lamentando velatamente qualche imperfezione tattica, tecnica o di "feeling", quel non so che talmente generico che pare spiegare la genesi dell’universo ma non dice assolutamente nulla e resta vago per sempre. Per me è pura strategia, attendista. Infatti, dopo aver recuperato quattro posizioni senza muovere un dito e con il freno a mano sempre tirato, a fine giornata il belga inizia a vincere. È ottavo, ma tutti quelli davanti a lui hanno tirato forte, qualcuno anche troppo. E qualcuno se non si da una calmata rischia grosso.

Altri colpi di scena? Hai voglia! Tanak, che è partito come una lippa e che ci ha rimesso, per sua fortuna, solo un paio di minuti. Quanto basta per uscire dall’élite delicatissima del Rally alle prima battute ed essere graziato rimanendo in Corsa. Sono robuste queste WRC Plus. E velocissime, che neanche le chicane riescono a rallentare.

Le chicane sono state una piccola pietra dello scandalo alla vigilia. Considerate un’eresia avvilente per il Finlandia, il Rally della Velocità per definizione, sono state recuperate in extremis, ma solo dopo averne modificato la missione. Non più "rallentatori", ma "stimolatori dell’attenzione". Un po’ di ipocrisia, ma a fin di bene. Siccome in Finlandia si può fare pericolosamente l’abitudine alla velocità, insomma, una chicane ti rallenta, ti sveglia e ti ricorda che stai andando velocissimo. Quanto veloce? Tanto! Quasi tutte le Speciali sono state vinte a oltre 120 Km/h di media, Urria e Äänekoski oltre i 130. La media limite del pericolo è fissata a 140, una convenzione empirica, e senza chicane probabilmente avrebbero finito per annullare qualche Speciale, è già successo in Svezia. Comunque, Esapekka Lappi, che al momento è in testa al Rally dalla decima speciale e che ne ha già vinte otto delle 13 disputate, ha fissato la sua media giornaliera dopo 145 chilometri cronometrati a quasi 124 Km/h. Tutte le nuove WRC+ sono oltre i 120. La migliore R5, per inciso la Skoda dell’ennesimo astro nascente finlandese Jari Huttunen, viaggia a una media di dieci chilometri all’ora meno.

Quasi tutte le Speciali sono state vinte a oltre 120 Km/h di media, Urria e Äänekoski oltre i 130. La media limite del pericolo è fissata a 140, una convenzione empirica, e senza chicane probabilmente avrebbero finito per annullare qualche Speciale, è già successo in Svezia

Le Toyota hanno finalmente rotto l’incantesimo. Un paio di Jolly, qualche limatina alle Yaris, sospensioni, motore, erogazione, e quello che abbiamo atteso invano in Polonia è arrivato con gli interessi in Finlandia. Con il senno di poi è logico, a Casa la bella figura è doppia, e lo spavento (per gli altri) più grosso. Ne viene fuori un record "storico", la doppietta alla fine della prima Tappa. Lappi è scatenato, e il duello intergenerazionale sembra galvanizzare il giovane e frustrare l’"anziano". Se il prezzo è alto, forse troppo visto che c’è un Mondiale in gioco, lo vedremo sabato dopo che Tommi Makinen avrà riflettuto, o fatto riflettere, meglio. In fondo lo show del potenziale è stato perfetto, non vale la pena di rovinare lo spettacolo esagerando. Per la verità trovo che sia uno show parzialmente ermetico. Non credo troppo, infatti, alla pur leggera opacità della prova di Latvala rispetto a quella adamantina del suo giovane compagno di Squadra. Credo piuttosto che Jari-Matti stia combattendo contro la sua indole primordiale e che faccia un po’ fatica a individuare i limiti di un comportamento più misurato e lungimirante, da "ragioniere".

Fa pensare, invece, la situazione in cui capita Ogier. Che per la prima volta è davvero lontano dai suoi "standard" e che continua a veder rosicchiato l’osso del vantaggio che aveva nella corsa al quinto Mondiale. In un colpo solo Ogier rischia tutto, primato e credibilità, ovvero quella doppia componente che può incidere profondamente sul morale, ma io credo ancora che il "vero" Ogier sia quello in lotta per il podio nelle prime tre speciali della Tappa, e non il Pilota ritirato durante la quarta. La situazione è evidentemente appesantita dalla pericolosissima congiuntura. Ogier sembra non averne indovinata una, ora che annota anche un ritiro per incidente che si perdeva nella memoria del lontano 2015, ed evidentemente lotta con il diverso assetto tecnico che lo vede sì privilegiato, ma in un ambiente più giustamente "democratico". Soprattutto, tuttavia, Ogier deve vedersela con il Neuville migliore di tutti i tempi. La grossa differenza, rispetto al passato, non è distruggere una macchina durante i test pre Finlandia, non è distrarsi provando la Red Bull RB7 e coronare simbolicamente il sogno della Formula 1, è trovarsi di fronte un avversario che non sbaglia più, che non è più così vulnerabile come lo era solo sei mesi fa. E che ha una Macchina pressoché perfetta.

Poi ci sarebbe molto da dire di Citroen, e quella sì che è una situazione particolare, ma aspettiamo sabato, altrimenti ci bruciamo tutte le carte buone! Ricordiamoci di Fabio Andolfi, terzo nella WRC2, e di Scandola, settimo alla prima esperienza di Finlandia, bossa nova "agghiacciante" per uno che è costretto a ballare la maggior parte dell’anno i lenti dell’asfalto Italiano.

Foto: Manrico Martella, Carlo Franchi, Ronnie Sbaragli, Simone Calvelli, Jani Salonen

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