WRC17 Italia Sardegna. Ott Tanak (Ford M-Sport) è il nuovo Campione d’Italia

WRC17 Italia Sardegna. Ott Tanak (Ford M-Sport) è il nuovo Campione d’Italia
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il (quasi) trentenne estone rivela un eccellente talento specifico per il Rally in Sardegna, e porta alla Scuderia di Malcom Wilson l’ennesimo valore aggiunto. Latvala e Neuville sul podio, Ogier quinto all’ultimo tuffo, Mondiale incandescente
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
11 giugno 2017

Alghero, 11 Giugno 2017. L’edizione 2017 del Rally Italia Sardegna la vince Ott Tanak, estone di Karla e trent’anni non ancora compiuti, che appone finalmente il proprio sigillo su una Prova di Campionato del Mondo. Ci era già arrivato vicino, due volte terzo, Monte-Carlo e Argentina, e secondo in Svezia ma mai, in effetti, in maniera così convincente e… vincente.

Merito senz’altro della strategia adottata e della maturità acquisita, della confidenza con i terreni e le atmosfere agonistiche e ambientali sarde, un podio già nel 2012, sempre delicate e difficili. Merito senz’altro della formula regolamentare delle Prove del Mondiale e delle nuove WRC Plus, che favoriscono Piloti coraggiosi ma con un po’ di sale in zucca. E merito, va detto e sottolineato subito, della Fiesta di M-Sport, il Team e “costruttore” privato che sta stravolgendo la mappatura tradizionale del Mondiale WRC.

Subito secondo alla prova Show di Ittiri Arena, Tanak si è immediatamente defilato dalla bagarre della fase iniziale del Rally, caratterizzata dall’aggressività di Meeke ma anche dai molti, attesi e disastrosi colpi di scena. Concentrato e circospetto nella prima tappa di venerdì, giocata di rimessa e conclusa al terzo posto senza neanche una vittoria, Tanak è uscito allo scoperto, ma con molta attenzione, nella Tappa di sabato già a priori ritenuta cruciale del Rally. Tre vittorie consecutive e mai fuori dal Podio, l’estone saliva al comando del Rally al termine della seconda Coiluna-Loelle, grazie anche alle défaillances di Paddon e Neuville, ritirato il neozelandese e in ritardo il belga, per non scendere più dal primo gradino.

Impeccabile e incredibilmente intelligente al di sopra delle tentazioni, a Tanak va attribuita anche la scelta tattica di non aggredire l’ultima Tappa, e tanto meno di ascoltare la sirena del Power Stage. In questo modo Tanak ha “lasciato andare” la Fiesta M-Sport fino alla fine, sul filo della concentrazione e dell’aspettativa che si andava finalmente appagando. L’ultimo, forse il solo “guizzo” di Ott Tanak, vincitore del Italia Sardegna, è quello con il quale ha portato il navigatore Martin Jarveoja in trionfo, saltando come un bambino del Rallycross sul tetto della Fiesta numero 2.

È il Rally di Tanak, lasciamoglielo godere, ma è anche quello di Latvala e Neuville che, meno lisci di quello dell’estone, portano in porto ad Alghero un risultato che potrebbe essere decisivo per entrambi nel prosieguo del Campionato. Latvala secondo e mai in aria di cacciarsi nei guai è un po’ un fatto nuovo, che depone a favore del Pilota ma anche dell’ambiente… di casa nel quale il Campione opera adesso, e di Neuville diremo della stessa cosa aggiungendo che il belga ha avuto vita meno facile, e più frustrante rispetto al finlandese, ma che ha saputo sfruttare alla perfezione le risorse concessegli dal lungo fine settimana sardo, senza mai perdere la testa.

Il grande fenomeno, la rivelazione del Rally Sardegna Italia è, tuttavia e nel delirio di approvazione incondizionata del plebiscito, Esapekka Lappi che, dopo un avvio incerto, è letteralmente (in senso sportivissimo) esploso dominando largamente la scena emotiva del Rally e mettendo in vetrina la nuova Yaris WRC. Ottenuta la prima vittoria della carriera nella prima Tergu-Osilo, Lappi ha ribadito l’intenzione vincendo altre due Prove consecutivamente, compresa la terrificante Monte Lerno, con un uno-due-tre che ha mandato in visibilio Tommi Makinen.

Non pago né minimamente impressionato dal “target”, Lappi ha affrontato la giornata finale e il Power Stage senza alcun timore reverenziale, né per i più esperti pretendenti a quei punti sempre più importanti, né per le difficoltà contestuali della sempre delicata ultima fatica. Dopo aver scaldato le gomme sulla prima Cala Flumini e saggiato la prima Sassari-Argentiera, Lappi ha sciolto le riserve, solo apparenti, e ha dominato il finale del Rally vincendo Cala Flumini 2 e Sassari-Argentiera 2/Power Stage con un’autorità sinceramente inaspettata. Qui, per la concorrenza, si mette male, meglio mettere al riparo questo Mondiale perché dal prossimo, soprattutto considerando che le Toyota sono la certezza dell’Italia Sardegna, 2° Latvala, 4° Lappi e 6° Hanninen, sarà un affare serio avere a che fare con il neo promosso Esapekka Lappi.

Esploso Lappi, in un senso, abbiamo assistito anche ad altri due effetti esplosivi. Purtroppo da considerare in maniera diametralmente opposta. Sono quelli degli scoppiati Meeke, fuori dal primo giorno dopo un disastroso tonneau, e Paddon, fuori per incidente sabato e fuori per incidente domenica a una Speciale dalla fine. È quel modo di concedere dei bis che non piacciono molto e che lasciano di stucco, e senza più frecce all’arco, chi ha difeso certe scelte basate su promesse molto al di là, per il momento, dall’essere mantenute. Una parola buona per il Campione del Mondo, Sébastien Ogier. Nessuno ha capito il week end di basso profilo del fuoriclasse francese, concluso con quinto posto raccattato all’ultimo e con la consolazione del terzo posto nel Power Stage. Ogier merita la stima e la certezza che ha fatto tutto quello che poteva, ma resta il mistero: che cosa non ha funzionato?

Non sto a fare i conti, fatelo voi, ma Ogier dovrebbe essere ora in testa con 18 punti su Neuville, e Tanak scavalcare Latvala, di un punto, a 43 lunghezze. Ormai è questo il piccolo recinto dove si gioca quello che il Mago di Partinico giudica come un “Bellissimo Mondiale, come non accadeva da anni!”

Foto: Manrico Martella, Carlo Franchi, Demis Milesi, Ronnie Sbaragli, Francesco Morittu, Giuseppe Mazza

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