WRC17 Wales GB. L’incantesimo è rotto, Evans in testa!

WRC17 Wales GB. L’incantesimo è rotto, Evans in testa!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Sapete da quanto tempo Ogier era in testa al Galles? Ora ve lo diciamo. Ma vi diciamo anche che è un WRGB delicatissimo, da prendere con la massima attenzione. Evans rivelazione annunciata, Tanak, Ogier e Neuville senza mezze misure
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
27 ottobre 2017

Deeside, Galles del Nord, 27 Ottobre 2017. Giornata di sole accecante, temperatura sconosciuta per questa stagione nel Nord del Galles, una serie pressoché infinita di chiavi e di combinazioni possibili. Una sola apre la porta del paradiso, tutte le altre portano… beh, non esageriamo. Era per dire che il Galles di quest’anno si conferma già dall’avvio Rally delicatissimo. I motivi? Due, basilarmente, il meteo e la configurazione agonistica del Rally… chiave. Il fango è rimasto, ma non piove e non sgombra le strade, che diventano un inferno, quello sì, di fango. Si fa fatica a stare in piedi, ma certamente le suole degli stivali di gomma non hanno la mescola e la tenuta di questi diavoli di Gomme, in particolare delle DMack di Evans, ed è facile capire che stare in strada è comunque un affar serio, molto delicato. E poi c’è la posta in palio, che presuppone ben poca elasticità di interpretazione del Rally. Molti all’attacco, ben pochi in difesa. Anzi, nessuno, anche il Difensore Massimo è meglio se si sbarazza del problema vincendo, e dunque attaccando. Giornata ideale per chi non ha niente da perdere, in senso buono, e può farsi galvanizzare dal tifo dei suoi, tipo quell’Elfyn Evans, non piccolo e vecchio come ci immaginiamo gli elfi, ma alto, allegro e un po’ spensieratamente infantile, cui è stata assegnata la carta del profeta in patria, che intende onorare.

Qualcosa è cambiato, in Galles. E non è il raggio di luce di un’intera stagione che si concentra nel penultimo Evento di una stagione di fuoco. È una breccia nella storia, che si apre su una finestra di possibilità da troppo tempo chiusa. Non vorrei sbagliarmi ma… il 14 novembre 2013 Ogier vince la prima Speciale, era la Gwydyr di 6,95 chilometri, e balza al comando del 69° Rally del Galles. Latvala è secondo e vi rimarrà fino alla fine, e la leadership di Ogier continuerà, infrangibile fino alla sera del 26 ottobre 2017, giorno nel quale Ogier ottiene la 30ma vittoria nei quasi 4, lunghissimi anni del suo regno del Galles. La mattina del 28 è un Figlio del Galles, il 28enne Elfyn Evans che, con la stessa Ford di M-Sport, rompe l’incantesimo, vince la prima Myheryn della 73ma edizione del Rally di Casa e interrompe l’incredibile serie di Ogier: 1.443 giorni, oltre duecento settimane di dominio del Galles. Quanti Re della storia ci avrebbero messo la firma?

Rotto l’incantesimo il Rally può diventare incandescente. Neuville ha la bava alla bocca, la Macchina non si è accesa, ha rimediato dieci secondi di penalità, e il terzo posto della Visit Conwy Tir Prince del venerdì sera è diventata il calvario del giorno dopo. Ma, l’abbiamo detto, il belga di Hyundai non demorde, e a fine giornata lascia tutti di stucco, pochi decimi a Evans, ma una bordata agli “interlocutori”. Evans se ne va, vince altre tre Speciali, quattro in totale da quando ha cambiato il corso della storia del suo Rally, e prende il largo in testa. Altro incantesimo che va in frantumi, un britannico al comando del Rally di Gran Bretagna, non succedeva da 16 anni. Ma non è Evans il “nemico” al centro del campo di battaglia delle Foreste più belle del mondo, dicono delle loro in Galles, le tre Speciali del venerdi, Myheryn, Sweet Lamb, Hafren. Succede soltanto che il giovane gallese è al centro dell’incrocio della stagione. Tanak vince la seconda, Ogier ancora la sesta, finalmente Neuville si aggiudica la settima e ultima Speciale del giorno. Un lungo giorno, senza assistenza centrale ma solo un tyre & light fitting, gomme e fari supplementari. Evans è già lontano, quasi mezzo minuto, e la “terna arbitrale” del Campionato, Tanak, Ogier, Neuville, starebbe in tre secondi, non fosse che quest’ultimo ha quei dieci secondi in più che sono difficilissimi da rapinare ad avversari di quella levatura e, più o meno, con identiche motivazioni. In mezzo, alla fine del primo giro, tra le Ford e la Hyundai si è infilata anche la Citroen di Meeke. Il Nord irlandese, fresco e iper motivato vincitore dell’ultimo Rally, il Catalogna di tre settimane prima, è stato della partita fino all’ultima Speciale, quando ha fatto scivolare un po’ tropo la Macchina nel fango post atomico della Hafren, la più lunga prova speciale dell’intero Rally con i suoi 34 chilometri. Di sicuro Meeke ritornerà all’attacco, il suo ritardo non è abissale in condizioni così delicate. Certo qualche rischio in più dovrà correrlo.

Si passa al sabato di Deeside, o meglio alla maratona della regione a Sud del Parco di Snowdonia. Nove Prove Speciali, 140 chilometri cronometrati, per ora la ragione sta dalla parte di Ogier. E delle tre Macchine di M-Sport in testa

Dallo scenario della prima parte del Galles sono un po’ sparite le Toyota. A parte Hanninen e Lappi, oltre la decima posizione e con vari problemi di assetto, stupisce un poco il quinto posto di Latvala, che è partito bene ma non riesce a regolare l’equazione sottosterzo-stile di guida. Il quinto posto in sé non sarebbe certamente male, ma non bisogna dimenticare che il finlandese è stato l’ultimo vincitore dell’era ante-Ogier, e che è comunque stato uno degli animatori della Corsa britannica anche in piena era Volkswagen. Mikkelsen, Sordo e Paddon, in fila dal settimo posto con le altre Hyundai, stanno facendo una gara “onesta”, ma senza la possibilità di brillare, al momento, e il debutto di Rovanpera, nel “gruppone” fino alla fine del primo giro, patisce il crollo del diciassettenne bambino prodigio finlandese nella seconda Myheryn.

Niente da fare, nessuno che porti un elemento di distrazione, o di distensione. Tutto converge sull’argomento centrale del Rally. A parte l’Home Hero Evans, capitolo a parte, il Rally resta concentrato sull’attesa del confronto dell’anno. Nessuno molla, ma nessuno sembra in grado di inventare qualcosa di clamoroso, o di scovare la magia del Galles. Paura dei colpi di scena, quella sì. Tanta!

Si passa al sabato di Deeside, o meglio alla maratona della regione a Sud del Parco di Snowdonia. Nove Prove Speciali, 140 chilometri cronometrati, per ora la ragione sta dalla parte di Ogier. E delle tre Macchine di M-Sport in testa.

Foto: Manrico Martella, Fabien Dufour, Jakub Pojmicz

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