Ford Focus 1.5 TDCi

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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
La Ford Focus, da poco rinnovata con un restyling, ora è disponibile con il nuovissimo turbo diesel 1.5 TDCi. Un motore davvero sensazionale sia in termini di prestazione che di consumi. Peccato per la posizione del cambio e qualche dettaglio...
  • Matteo Valenti
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26 marzo 2015

Focus oggi è diventato quasi un sinonimo di Ford. Questo modello infatti, il primo della famiglia ad essere venduto il tutto il mondo, è diventato la vera colonna portante dell’Ovale Blu.

Focus: il modello più venduto del mondo

Per comprendere le proporzioni che ha assunto il “fenomeno Focus” basterà snocciolare qualche dato. Questo modello oggi viene prodotto in 8 stabilimenti sparsi in quattro Continenti per essere poi commercializzato in qualcosa come 140 Paesi del Pianeta, dal Sud America, all’Europa, fino all’Asia e agli Stati Uniti. Quest’auto negli ultimi anni è stata prodotta a ritmo di 1,1 milioni di esemplari all’anno, divenendo di fatto il modello più venduto del mondo (riesce a fare qualcosa di simile solo Toyota con il progetto Corolla/Auris che però viene venduto con diversi nomi nel mondo e varianti di carrozzerie anche molte diverse tra loro).

Numeri da capogiro

Dal lancio del primo modello, avvenuto nel lontano 1998, sono state vendute nel mondo, nell’arco di tre generazioni, 12 milioni di Focus, di cui 6,9 milioni solo in Europa. Ma Focus è un fenomeno anche tutto italiano. Nel nostro Paese fino ad oggi sono stati 785.000 i clienti che hanno scelto questo modello. E poi la tutto-fare della Ford ha un biglietto davvero invidiabile: ben 710.000, quindi quasi la totalità (!) circolano ancora sulle nostre strade. Stiamo parlando quindi di una storia di assoluto successo, che oggi giunge al suo terzo atto. Il modello di terza generazione per la verità è arrivato nel 2011, ma l’anno scorso, è stato sottoposto ad un pesante restyling di metà carriera, che ha portato grosse novità in termini di stile, tecnologie e prestazioni.

Dal vivo: com’è cambiata fuori con il restyling

Con il facelift gli stilisti hanno colto l’occasione per adeguare la Focus al nuovo family felling della famiglia. Cambia sopratutto il frontale, dove spariscono linee a tratti complesse e “barocche”, per lasciar posto ad un design molto più lineare e di fatto elegante. Il merito è della nuova calandra anteriore a listelli cromati, “in stile Aston Martin”, ma anche dei rinnovati gruppi ottici bi-xeno con tecnologia adattiva e luci diurne a led. Per il resto la Focus rimane fedele alla sua impronta, anche se al posteriore spicca una nuova architettura delle luci per i fari posteriori.

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La Focus ora è disponibile con un nuovissimo diesel 1.5 TDCi

Dal vivo: com’è cambiata dentro con il restyling

La vera rivoluzione però si scopre solamente una volta saliti a bordo. I designer infatti sono intervenuti con la mano pesante rivoluzionando la plancia. Al centro spicca un display da 8 pollici, ora più grande e touch, ed è stata spazzata via quella miriade di tasti, bottoni e comandi che trovavamo sulla precedente versione. Insomma è tutto più pulito, razionale e pensato per distrarre il meno possibile. Con il nuovo touchscreen debutta inoltre il nuovo sistema multimediale Sync 2, ancora più completo ed evoluto.

 

A proposito, lo abbiamo trovato sicuramente ben fatto, ma non è il massimo dell’intuitività e la velocità di esecuzione non è strabiliante. I comandi vocali - li abbiamo provati - in effetti funzionano, ma in alcuni casi necessitano ancora di qualche perfezionamento. La buona notizia però è che in Italia il Sync 2 con il suo bel touchscreen sarà praticamente offerto di serie su tutte le versioni indipendentemente dall’allestimento, grazie alle politiche di prezzo/allestimento delle concessionarie.

I designer sono intervenuti con la mano pesante rivoluzionando la plancia

La frenata automatica di emergenza è più efficacie

Migliora anche la dotazione in termini di dispositivi di assistenza alla guida. Rimane disponibile l'originale Ford MyKey, una speciale chiave di accensione attraverso cui è possibile programmare in maniera personalizzata alcuni sistemi dell’auto, limitando per esempio la velocità massima raggiungibile e attivando alcune specifiche misure di sicurezza (limitare il volume dello stereo, impedire la riproduzione audio se non si allacciano le cinture, ecc.,).  In questo modo i genitori possono prestare l’auto ai propri figli  con meno pensieri e meno preocuppazioni. L'Active City Stop poi, la frenata automatica di emergenza, ora è in grado di intervenire fino a 50 km/h (prima solo fino a 30 km/h) e il Park Assist agevola le manovre di parcheggio occupandosi di muovere in maniera automatica lo sterzo.

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La plancia è stata riprogettata e ospita il nuovo display touch da 8" con sistema multimediale Sunc 2

 

Gli interni della focus complessivamente sono ben fatti, con materiali di discreta qualità. Diciamo che le plastiche, così come le finiture, sembrano pensate più per durare nel tempo, che per apparire. Un approccio che del resto ha sempre fatto parte della filosofia di questo modello. Le palpebre superiori del cruscotto sono piuttosto morbide, mentre i pannelli porta e la console utilizzano plastiche dure, semplici ma robuste. Qualche assemblaggio però non ci ha entusiasmato, in particolare i fianchetti della consolle (sul nostro esemplare presentavano qualche gioco di troppo) e le finiture che mascherano il piantone dello sterzo. 

Bagagliaio: ci siamo

A bordo della Focus si continua a viaggiare bene. Lo spazio davanti è molto buono e l’abitacolo si dimostra piuttosto arioso. Dietro, dove non sono previste bocchette di ventilazione, lo spazio per due passeggeri è nella norma, anche se sulla berlina, a causa del suo tetto spiovente, i più alti potrebbero riscontrare un’accessibilità non ottimale. La berlina a cinque porte offre un bagagliaio da 363 litri (1.148 abbattendo i sedili), un valore tutto sommato nelle norma (una VW ne offre 380 ). La Station Wagon invece mette a disposizione un vano da 490 litri (1.516 abbattendo i sedili), un valore in questo caso molto soddisfacente (riesce a fare meglio la Peugeot 308 SW con oltre 550 litri).

 

Le novità della Ford Focus restyling

 

Storicamente l’assetto è sempre stato uno dei fiori all’occhiello della Focus e la nuova generazione non vuole deludere nemmeno sotto questo punto di vista. L’avantreno, che peraltro è stato irrigidito con il restyling per migliorare la reattività, può contare su uno schema sospensioni MacPherson, mentre dietro troviamo di serie su tutte le versioni un raffinato multilink. Il peso è nella media della categoria con le berlina che varia da 1.276 a 1.455 kg e la Station Wagon che oscilla tra 1.485 e 1.655 kg.

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Si può avere anche il cambio automatico a doppia frizione Powershift

Motorizzazioni: finalmente arriva il nuovo 1.5 TDCi

Tutte le motorizzazioni, con il facelift, rispettano la normativa anti-inquinamento Euro 6. La gamma si apre con il tre cilindri 1.0 EcoBoost, un vero gioiellino in materia di downsizing, disponibile nelle versioni da 100 e 125 CV. Al vertice della gamma a benzina poi troviamo il vispo 1.5 EcoBoost da 150 CV, che per ovvi motivi però farà difficilmente colpo sul cuore degli Italiani. Rimane a listino anche il vecchio 1.6 a benzina aspirato da 120 CV, offerto nella versione bi-fuel a GPL.

 

Importanti novità però anche sul fronte dei diesel dove arriva il nuovissimo 1.5 TDCi da 95, 105 o 120 CV, che manda in pensione il vecchio 1.6 TDCi. Questo motore rappresenterà il cuore della gamma italiana ed è il vero motivo della nostra prova. Per chi volesse qualcosa in più rimane comunque il 2.0 TDCi da 150 CV, che però farà registrare volumi marginali nel nostro Paese. Disponibili anche due versioni Econetic (con il 1.0 EcoBoost da 100 CV e con il 1.5 TDCi da 105 CV), che adottano una serie di accorgimenti aerodinamici particolari, così come pneumatici con bassa resistenza al rotolamento.

Il piccolo quattro cilindri fin dal minimo rivela una silenziosità davvero sopra le righe

Manuale o doppia frizione

Tutti i motori sono abbinati ad un classico cambio manuale a sei marce (tranne il 1.0 EcoBoost da 100 CV che ne ha solo 5), ma sui diesel 1.5 e 2.0 TDCi più potenti è offerto in via opzionale l’automatico PowerShift, un doppia frizione a sei marce sviluppato in collaborazione con Getrag (+ 1.750 euro).

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Il nuovo 1.5 TDCi è un diesel veramente ben riuscito

 

La Ford Focus restyling in Italia viene offerta in tre diversi allestimenti: Plus, Titanium e Titanium X (per le aziende invece è stata creata una versione Business). I prezzi partono da da 19.000 euro (berlina Plus, 1.0 EcoBoost 100 CV) ma possono crescere fino a sfiorare quasi i 30.000 euro (berlina, Titanium X, 20 TDCi Powershift). Per il modello Station Wagon bisogna aggiungere 1.000 euro.

Le nostre impressioni di guida

Abbiamo concentrato il nostro test esclusivamente sul nuovo diesel 1.5 TDCi nella versione da 120 CV, la vera, grande novità di questa rinnovata Focus. Evidentemente il piccolo quattro cilindri non vuole perdere tempo per fare belle figura visto che fin dal minimo rivela una silenziosità davvero sopra le righe. E le ottime impressioni continuano anche una volta ingranate le prime marce. Fino a 2.000 giri/min infatti la voce del 1.5 TDCi rimane molto sommessa, ma anche oltre il suono rimane sempre molto ovattato senza mai divenire fastidiosamente romboso.

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Il Sync 2 è ancora più evoluto e può contare su uno schermo touch

 

Per essere un quattro cilidnri di piccola cubatura poi possiamo promuoverlo anche dal punto di vista dell'erogazione, che non rivela pressoché alcun fenomeno di ruvidità (un lieve accenno solo oltre i 3.500 giri) e nessuna vibrazione. La coppia abbondante poi, 270 Nm, disponibile in basso, lo rende veramente vispo e vivace, tanto che non dà mai l'impressione di essere in affanno.  Questo significa che si riesce a viaggiare sempre con rapporti molto alti (a 70 km/h si può inserire tranquillamente la sesta marcia), con un filo di gas, a tutto vantaggio dei consumi.

 

Se si cerca un po' di brio poi basta scalare una marcia per ridestare questo “dieselino”, che anche in ripresa è andato oltre alle nostre aspettative, dimostrando grande elasticità. Certo, non è un motore per cercare le prestazioni assolute, ma non è pensato nemmeno per questo, quanto piuttosto per viaggiare tranquilli, in tutta silenziosità, con lo spunto che serve per muoversi agilmente in città e per effettuare sorpassi senza entrare in crisi in autostrada.

In termini di consumi, siamo riusciti a portare a casa un risultato strepitoso


Il cambio presenta innesti abbastanza precisi, piacevolmente contrastati, ma è la leva che non ci ha convinto fino in fondo. Ha un'escursione eccessivamente lunga e il suo posizionamento non è il massimo in termini di ergonomia. Quando si inserisce la quarta per esempio non è difficile scontrarsi con il portaoggetti centrale. La posizione di guida invece è ben studiata, con il volante che si regola anche in profondità e i sedili davvero ben sagomati, pensati per offrire il giusto sostegno anche nei viaggi medio-lunghi. Ci hanno colpito, come avvenuto in passato con le generazioni precedenti, anche telaio e assetto, davvero ben riusciti per un'auto di questa categoria. Forse la Focus finisce per essere lievemente rigida all'avantreno, ma questo si traduce in ottimo comportamente in curva, che trasmette davvero tanta, tanta confidenza.

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Il frontale è più aggressivo, filante e lineare rispetto al passato

Consumi

Al termine della nostra prova, effettuata cercando di far emergere le migliori potenzialità del 1.5 TDCi in termini di consumi, siamo riusciti a portare a casa un risultato strepitoso. Su strade extraurbane, con tratti in città, abbiamo consumato in media 5,0 l/100 km (dati del computer di bordo), davvero una bella soddisfazione. Certo, esagerando con il pedale del gas sarà difficile ottenere gli stessi valori, ma si tratta in ogni caso di un traguardo alla portata di tutti.

Conclsusioni

La Focus restyling, oltre ad un'estetica più personale e un interno meglio configurato, porta con sé un'arma veramente affilata per andare alla conquista del mercato europeo. Il nuovo 1.5 TDCi è il motore perfetto per il mercato italiano e possiamo definirlo senza mezzi termini uno dei migliori diesel di piccola cubatura (tra 1.5 e 1.7 litri) del panorama automobilistico attuale. Silenziossisimo, ma anche vivace al punto giusto, è un vero campione nel contenimento dei consumi.

Pregi

- 1.5 TDCi: è strepitoso sia per prestazioni che per i consumi
- Sync 2: in Italia è praticamente di serie grazie alla politica delle concessionarie
- Assetto: curato e ben riuscito

Difetti

- Cambio: ergonomia e posizione della leva non ci hanno entusiasmato

- Se si sceglie il cruise, il volante presenta troppi tasti
- Qualche assemblaggio potrebbe essere migliorato 

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