Infiniti Q70S | test drive #AMboxing

  • Voto di Automoto.it 6.5 / 10
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Luca Bordoni
L'#AMboxing dei nostri GaleBordons, oggi, ci porta a scoprire Infiniti Q70S
13 giugno 2016

Intro

Diciamoci la verità: i SUV ci hanno tolto il piacere di vedere cosa succede davanti a noi. Se in autostrada sei costretto a stare dietro a un SUV, hai due possibilità per controllare oltre il veicolo che ti precede: 1. prendere un SUV più alto (ma di questo passo a breve ci troveremo a guidare dei pullman o dei TIR) 2. superare, sempre stando attenti alla sicurezza. Ecco allora che le belle berline d’altri tempi soffrono, ma su questa Infiniti Q70S il comfort di bordo rimane comunque eccellente, pure dietro.

Esterni

E’ la vettura ideale per gli autisti, per il servizio NCC, quello che fa arrabbiare i tassisti e sposta gli equilibri della mobilità urbana ed extraurbana. Infiniti Q70S sembra quel tipo di vettura sulla quale passano a prenderti gli autisti se sei stato invitato a una prova stampa dall’altra parte del mondo e viaggi in business class. Lo scriviamo perché a bordo si respira tutta l’aria di un ambiente esclusivo, dove a volte sembriamo di essere capitati per caso. Lasciati da parte i dubbi, però, è meglio parlare di questa Infiniti Q70S, che ha una linea filante grazie alla scarsa altezza da terra, e soprattutto grazie agli pneumatici da 20 pollici con spalla bassa. Davanti trionfano i gruppi ottici che ospitano la tecnologia full LED adattiva, con l’ampia calandra nella quale è incastonata una griglia dalla trama non scontata. In taglio laterale si nota subito l’ingresso keyless, mentre dietro il paraurti è abbondante. Facile l’apertura del bagagliaio.
 


Interni

Gli interni sono il vero valore aggiunto di questa Infiniti Q70S. A bordo c’è un trionfo di pelle, e soprattutto non c’è spazio per le plastiche essenziali. I sedili sono ben imbottiti, tanto da garantire il giusto comfort per viaggi anche molto lunghi, e il passo lungo garantisce tanta comodità anche a chi siede dietro, da dove si potranno gestire le bocchette del climatizzatore. Dietro si viaggia comodissimi in 2, o comodi in 3. Davanti tutte le impostazioni del sedile sono elettriche, e ci sono anche due posizioni da salvare ma solo a vettura ferma. L’ingresso a bordo è facilitato non solo dalla possibilità di tenere in tasca la chiave, ma dalla vettura stessa, perché il volante si sposta automaticamente in alto, e il sedile indietro, per favorire il movimento di salita e discesa. Anche il volante si imposta elettricamente, in altezza e profondità. Davanti agli occhi abbiamo un grande quadro strumenti, al centro del quale troviamo un piccolo display LCD monocromatico che ospita un computer di bordo essenziale. Al centro della plancia, invece, che mostra un rigonfiamento dove sono disposti i comandi primari, abbiamo un display molto ampio, porta d’accesso al sistema infotainment. Sotto al rigonfiamento abbiamo i comandi secondari dell’infotainment e anche l’accesso al climatizzatore. Sul tunnel troviamo infine il cambio, e una rotella insolita per attivare la modalità Neve. Non ha che due possibilità: normale e neve… perché non mettere un semplice tasto? Il passeggero ha la stessa comodità del driver, grazie al vano portaoggetti incassato su una linea stondata dove stona solo l’inserto in plastica nera che cattura polvere meglio del nostro straccio di casa. Il bagagliaio ha un’altezza di sponda risicata, e 450 litri di capacità che tradotti significano 2 grandi valigioni per lunghi viaggi.
 


Motore

A disposizione per la nostra prova abbiamo una Infiniti Q70S con motore 2.2 litri turbodiesel, che eroga 170 cavalli di potenza e una coppia massima mostruosa di 400 Nm. Scattare al semaforo non è un grande disagio, e anche le prestazioni parlano chiaro: servono 8.9 secondi per portare queste (quasi) due tonnellate da zero a cento all’ora, ma solo una manciata di metri per arrestare la vettura che, a trazione posteriore, raggiunge i 220 chilometri orari di velocità di punta. In termini di consumo, non va dimenticata la presenza di uno start and stop che però stenta ad attivarsi con puntualità. Percorriamo 10 chilometri con un litro di carburante in città, che diventano 15 a limite autostradale e 19 a 110 orari. Davvero niente male per una vettura di questa mole, e lunga praticamente 5 metri. Gli spazi di arresto, come scrivevamo, sono ridotti, ma viene richiesta una pressione pesante sul pedale del freno.
 

«La tenuta di strada di Infiniti Q70S è eccezionale: ben piantata, non la perdiamo mai»

Sensazioni di guida

Il pedale dell’acceleratore, invece, fa da sfondo a uno dei grandi nei di questa vettura: il cambio. Si tratta di un’unità automatica a sette rapporti, sulla quale non influisce con particolare sensibilità la modalità sport. Si tratta di un’unità che risente del tempo, perché abbiamo cambiate molto lente, un pizzico di stupidità, e quel noioso effetto pullman sempre pronto a minare la nostra esperienza di guida. Si parlava però di acceleratore: una volta premuto, specialmente da fermi, servono un paio di secondi perché la vettura capisca il nostro comando e si possa finalmente partire. Si tratta di un problema piuttosto grave, perchè specialmente nel traffico abbiamo a volte bisogno di potenza subito, senza poter aspettare. Il cambio non è però l’unico neo da registrare. In vettura infatti si nota subito la rumorosità del motore turbodiesel, specialmente a regimi e velocità basse. In città il motore entra troppo nell’abitacolo, mentre quando le velocità aumentano e troviamo regolarità, il disagio viene meno. Il volante e lo sterzo invece sono ineccepibili, e sulle razze di un volante ben dimensionato troviamo vari comandi: infotainment a sinistra, cruise control adattivo a destra. Quest’ultimo ci porta anche a zero, ma quando siamo fermi si disattiva troppo in fretta, con un sibilo che ci segnala l’interruzione del servizio. La tenuta di strada di Infiniti Q70S è però eccezionale: ben piantata, non la perdiamo mai, e anche la taratura delle sospensioni, pur non essendo morbida, certifica ulteriormente l’ampio comfort di bordo.
 


Optional sicurezza

Dal punto di vista della sicurezza, Infiniti ha fatto molto su questa Q70S. A disposizione, infatti, oltre al cruise control adattivo di cui abbiamo scritto poco sopra, abbiamo il lane departure assist, che però è solo passivo (avvisatore acustico), e la protezione dell’angolo cieco, con led dimmerato portato all’interno dell’abitacolo, proprio nei pressi degli specchietti retrovisori. A disposizione abbiamo pure l’assistente di frenata, e tutto è attivabile premendo semplicemente un tasto sulla razza destra del volante. Una volta cliccato, si attiva una sorta di scudo che, a prescindere dall’attivazione del cruise control adattivo, frena la vettura ogni qualvolta in fase di rilascio il sistema si rende conto che la distanza del veicolo che ci precede non è adeguata. Ideale per quei momenti in cui non possiamo mettere il 110 per cento di concentrazione alla guida della nostra vettura.
 


Altri optional

Oltre a quelli legati alla sicurezza, Infiniti Q70S offre una serie di optional relativi al comfort e alla tecnologia. Del comfort abbiamo già raccontato quanto utili siano i settaggi elettrici dei sedili, mentre per ciò che riguarda la tecnologia, oltre all’ingresso keyless, va sicuramente citata la telecamera a 360 gradi che ci consente di controllare tutto ciò che sta accadendo intorno alla nostra vettura. Utile in termini di massima, ma purtroppo bisogna fare i conti con una qualità dell’immagine scarsa, che cozza contro la bontà dell’adozione di un sistema come questo. Da non dimenticare poi il climatizzatore, bizona, che offre varie opportunità: di rinfrescare-riscaldare i sedili posteriori, di sfruttare l’opzione Forest Air, con il ricircolo automatico dell’aria, la modalità aria fresca, e anche il purificatore e il filtro ai polifenoli. In più, per ciò che concerne l’infotainment, va sottolineata la presenza di un magnifico impianto Bose, che in vettura porta addirittura 16 casse, comprese le due per ciascun sedile anteriore. Non ci piace molto, invece, il tetto apribile elettricamente, che qui non abbiamo ma che presupporrebbe solo una piccola superficie di apertura. Il costo? 1200 euro.

Target, prezzi e conclusioni

Una berlina d’altri tempi, come dicevamo all’inizio. O una vettura per chi ha sotto mano un autista. Sono solo le catalogazioni più banali che ci vengono in mente per questa Infiniti Q70S, un’auto in cui la S, più che sport, dovrebbe significare ‘Si-sta-molto-comodi’. Trovarle una destinazione di utilizzo ci spinge a pensare ai grandi viaggi, perché è in autostrada che dà il meglio di sè. Si parte da 50.000 euro e nella nostra versione Sport Tech si toccano i 60.200 euro. Non poco, certo, ma c’è molto, soprattutto dal punto di vista della sicurezza.

Pregi e difetti

Pro

  • Comfort di bordo - Sicurezza

Contro

  • Cambio automatico molto lento - Telecamera 360 gradi con scarsa risoluzione - Rumorosità del motore in città

Scheda tecnica

Motore in prova
Cilindrata: 2.2 turbodiesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 170 cavalli
Coppia: 400 Nm
Cambio: automatico a sette rapporti
Trazione: posteriore
Consumo: 14.6 chilometri per litro nel misto
Emissioni CO2 per chilometro: 128 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 220 chilometri orari
0-100: 8.9 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 498/184/149
Passo: 290 centimetri
Bagagliaio: 450 litri
Pneumatici: 20 pollici
Peso: 1945 chilogrammi

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  • Prezzo da 48.900
    a 67.400 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 494
    a 498 cm
  • Larghezza 184 cm
  • Altezza da 149
    a 150 cm
  • Bagagliaio 350 dm3
  • Peso da 1.790
    a 1.945 Kg
  • Segmento Tre volumi
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