Mazda3 Skyactiv-D

Mazda3 Skyactiv-D
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Emiliano Perucca Orfei
In listino a partire da 17.800 euro la nuova Mazda3 dimostra nella versione turbodiesel di non aver alcun timore della migliore produzione tedesca. La cilindrata spaventa, alcuni dettagli sono fuori posto, ma è davvero un piacere guidarla
8 gennaio 2015

Fuori i muscoli, secondo protocollo Kodo Design, la nuova Mazda3 rappresenta assieme a 6, CX-5 e 2 la massima espressione non solo del più recente corso stilistico Mazda ma anche di una serie di raffinate tecnologie che rientrano nel pacchetto Skyactiv studiate per assicurare più piacere di guida a fronte di un contenimento di consumi ed emissioni ed un miglioramento della sicurezza senza alcuna rinuncia o compromesso in termini d'uso quotidiano del veicolo.

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La nuova Mazda3 è una berlina di segmento C con un taglio da coupé

Mazda: puristi dell'automobile

Una strada, quella intrapresa da Mazda, a dir poco "purista" rispetto ai classici canoni dell'automobile che abbiamo conosciuto sino ad oggi, perchè non si fa ricorso a soluzioni ibride o motori turbo di ridottissima cilindrata per venire incontro alle necessarie regolamentazioni sull'abbattimento delle emissioni. Anzi, sotto al cofano della motorizzazione diesel più interessante pulsa fiero un quattro cilindri oversize (2.2 litri) in grado di assicurare emissioni contenutissime e prestazioni di tutto rispetto.

 

Ma andiamo con ordine e partiamo dal design che è molto diverso da quello della passata generazione. Pensato per plasmare la carrozzeria della vettura quasi avvolgesse i muscoli di un "felino in corsa", Mazda3 vanta interessanti incroci di linee sulla fiancata, un cofano molto lungo e parafanghi molto accentuati, per dare il senso di massimo appoggio sulla strada. Anche il frontale è stato messo a punto con l'obiettivo di essere molto personale ed è per questo che una generosa calandra cromata si raccorda ai gruppi ottici, con luci diurne a led, andando ad incorniciare un generoso logo Mazda. Lunga 447 cm, larga 180 ed alta 145 (passo 270) Mazda 3 vanta forme quasi da coupé nella zona posteriore ma non rinuncia allo spazio per le persone ed i bagagli: l'abitacolo è omologato per cinque ed i litri disponibili per borse e valigie sono 350, estendibili a 1.250 abbattendo progressivamente gli schienali posteriori in modalità 60/40.

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Ben fatti gli interni, di qualità e al top della tecnologia

 

Numerose le tecnologie disponibili, sia per quanto concerne la sicurezza che l'intrattenimento: il nuovo MZD Connect di serie sulle versioni top, infatti, non è solamente un display da 7" ma un sistema attraverso il quale è possibile connettersi ad Internet (con pairing bluetooth), spedire sms, navigare su Facebook o Twitter e molto altro. Una tecnologia molto completa, che si pilota attraverso il commander HMI posizionato tra i sedili anteriori e che viaggia di pari passo con head-up display (Active Driving Display) ed il pacchetto i-Activsense Technology (1.250 euro) che comprende retrocamera di parcheggio, la segnalazione di pericolo collisione ESS, il controllo dell'angolo cieco dello specchietto e di chi sopraggiunge da dietro con velocità decisamente superiore ma anche l'attivazione automatica di tergicristalli e luci al bixeno(compresi abbaglianti) che tra le caratteristiche hanno quella di orientarsi seguendo la curva.

 

Tre gli allestimenti disponibili: Essence (solo 1.5), Evolve ed Exceed. Molto completi già a partire dall'allestimento intermedio, Mazda 3 offre il suo meglio in termini di tecnologia e dotazioni (anche a pagamento) solo nell'allestimento superiore: oltre al pacchetto sicurezza appena citato si paga la vernice metallizzata (550 euro) o quella Premium Soul Red (700) ma anche la pelle, proposta a 1.250 euro nel caso della nera e 1.400 per la soluzione in contrasto bianco nero. L'impianto audio Bose ed i cerchi da 18", invece, sono proposti di serie.

Una strada, quella intrapresa da Mazda, a dir poco "purista" rispetto ai classici canoni dell'automobile

Soluzioni tecniche controcorrente

Come scritto all'inizio la tecnologia Skyactiv Mazda non punta al contenimento delle emissioni attraverso soluzioni ibride o comunque atipiche nell'universo dell'automobile "tradizionale". Il concetto di Skyactiv, infatti, è quello di ottimizzare al massimo quel che è già conosciuto ed è per questo che utilizzando materiali ad alta resistenza il peso della vettura è stato contenuto in (1.190 kg, 1.5 Skyactiv-G) e la rigidità torsionale aumentata del 30% rispetto alla precedente generazione. A gioire di questi valori sono anche le motorizzazioni che oggi in Italia variano tra due unità a benzina ed una a gasolio. L'unità d'accesso, la 1.5 Skyactiv-G manuale 6 marce, vanta una potenza massima di 100 CV a 6.000 giri ed un valore di coppia di 150 Nm. Le prestazioni parlano di 182 km/h di velocità massima e 10,8 secondi per lo 0-100 con un consumo medio di 5,1 l/100 km ed un valore di emissione di CO2 pari a 119 g/km (Euro5).

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Sotto al cofano della Mazda3 in prova pulsa il 2.2 Skyactiv-D, un motore diesel molto ben riuscito

 

Per il più potente 2.0 Skyactiv-G la potenza sale a 165 CV a 6.000 giri mentre la coppia massima tocca un picco di 210 Nm. Offerto con il solo cambio manuale a sei marce permette a Mazda3 di toccare i 210 km/h con una accelerazione 0-100 in 8,2 secondi. Omologato Euro5 il quattro cilindri giapponese consuma una media di 5,8 l/100 km ed emette 135 g/km d CO2. Pezzo forte della gamma, soprattutto in Italia, è pero il turbodiesel 2.2 da 150 CV a 4.500 giri. 2.191 cc. L'unità giapponese è certamente la massima espressione del concetto di Skyactiv perché a fronte di una cilindrata tutt'altro che contenuta per il segmento offre la certezza di buone prestazioni (velocità massima di 210 km/h ed una accelerazione 0-100 km/h in 8,1) accontentandosi di una media di 4,1 l/100 km. Basso anche il valore di emissione di CO2, contenuto in 107 g/km (Euro6).

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La grande calandra anteriore è la firma più evidente del Kodo design

 

Proposto con il cambio manuale a sei marce Mazda 3 2.2 Skyactiv-D è disponibile anche in abbinamento ad un cambio automatico a sei marce con paddles al volante. Si tratta di un'unità a convertitore di coppia di concezione molto moderna sia per quanto concerne la meccanica che l'elettronica, messa a punto direttamente dai tecnici di Hiroshima per rendere il più fluido ma allo stesso tempo veloce possibile il passaggio da un rapporto all'altro in ambo le direzioni.

Dal vivo: com'è fuori

La nuova Mazda3, in particolar modo nella colorazione Premium Soul Red con cerchi da 18" protagonista della nostra prova (allestimento Exceed), è una di quelle vetture che certamente non passano inosservate. In questo caso, però, non c'è nulla di fuori posto o di particolarmente evidente: è il pacchetto di forme messo a punto da Mazda a fare la differenza e di sicuro la 3 non avrà problemi ad incontrare pareri favorevoli da parte della clientela più giovane. Ben costruita Mazda3 è particolarmente curata anche in termini di finiture, in particolar modo nella zona anteriore dove spiccano la calandra ed i gruppi ottici.

L'interno della Mazda3 è alla stregua dell'esterno molto interessante sotto molti punti di vista

Dal vivo: com'è dentro

Le forme aggressive, quasi da coupé, della zona posteriore portano in dote alcuni svantaggi in termini funzionali, il più importante dei quali riguarda indubbiamente l'accessibilità ai posti dietro. Un fattore, però, che non fa il paio con lo spazio disponibile a bordo: di spazio per le gambe dei passeggeri ce n'è in abbondanza (escluso chi siede al centro) per le gambe ed a sufficienza per la testa. Particolarmente interessante con il rivestimento in pelle bianco con zone a contrasto nere, l'interno della Mazda3 è alla stregua dell'esterno molto interessante sotto molti punti di vista.

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Davver accattivante il quadro strumenti di tipo motociclistico

 

La plancia, realizzata con discreti materiali, è leggera, ben disegnata e pensata per integrare alla perfezione il display da 7" montato "modernamente" a sbalzo nella zona superiore. Un display che permette di interagire in modo perfetto, non solo per il guidatore, con un sistema che si comanda attraverso un pomello ed una serie di tasti dal tunnel centrale: tra gli accorgimenti interessanti il posizionamento sul lato sinistro del tunnel centrale del tasto del volume che permette anche al passeggero di alzare ed abbassare il volume del sistema audio Bose (suona benissimo) senza muoversi troppo dal sedile. Il guidatore, del resto, il medesimo comando ce l'ha sul volante.

 

Mazda 3 però non nasce evidentemente con l'obiettivo di essere solamente un'auto comoda con i passeggeri: la strumentazione, di tipo motociclistico, è ben leggibile grazie ad un piacevole contagiri centrale (con tachimetro digitale integrato nella parte sottostante) ed un head-up display davvero ben fatto e ricco di informazioni utili. Peccato solamente per gli LCD posizionati ai lati dello strumento centrale: sono un po' datati nella grafica. Ben fatta sotto il profilo ergonomico Mazda 3 permette di cucirsi addosso il posto guida, grazie a innumerevoli regolazioni del sedile e del volante, mentre in termini funzionali ci sono alcuni dettagli fuori posto: l'unico finestrino che sale e scende con un tocco è quello del guidatore, la sintonizzazione della radio attraverso la lista canali è cervellotica (una volta selezionato il canale si esce dal menù) ed in termini di vani portaoggetti c'è davvero poco spazio per le cose di tutti i giorni.

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Il cambio automatico Skyactiv è uno dei migliori convertitori di coppia della sua categoria

 

Buono lo spazio per i bagagli: i 350 litri promessi non sono il record della categoria ma non sono nemmeno pochi per le esigenze di questa categoria. Ben disegnato, il vano è facilmente ampliabile abbattendo gli schienali posteriori ed il piano che si ottiene è particolarmente lineare e privo di scalini.

Come si guida

Il propulsore 2.2 litri turbodiesel (l'unico Euro6 in gamma) non è forse la cilindrata più idonea al mercato italiano (un 1.5 è in arrivo) ma è certamente il motore perfetto per un'auto come questa. Silenzioso e ben accoppiato al cambio automatico a sei marce sviluppato integralmente da Mazda, il quattro cilindri nipponico spinge forte dai 1.800 fino ai 5.000 giri di strumento, assicurando prestazioni decisamente interessanti: gli 8 secondi dichiarati per passare da 0 a 100 km/h sono certamente in linea con realtà, anche se a stupire non è tanto il valore di accelerazione quanto la linearità, la silenziosità e la piacevolezza con cui questa unità si "porta a spasso" la vettura, anche in autostrada dove a 130 il motore gira a 2.200 giri.

In autostrada si apprezza l'ergonomia del posto guida e le funzionalità elettroniche che aiutano la guida senza essere troppo invadenti

 

Un motore che viene esaltato nella performance da un telaio ben realizzato: come tutte le Mazda3 anche l'ultima generazione è molto reattiva ma concreta e prevedibile nelle reazioni e si fa apprezzare quando si guida nel misto, magari in collina dove si può apprezzare la taratura della servoassistenza nelle sequenze di curve. In città i cerchi da 18" si fanno sentire ma senza mai andare oltre la soglia della scomodità mentre in autostrada si apprezza l'ergonomia del posto guida e le funzionalità elettroniche che aiutano la guida senza essere troppo invadenti.

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Molto raffinati i sedili in pelle bianca con inserti neri

 

I consumi si sono rivelati interessanti: noi abbiamo ottenuto una media di 15,5 km/l litro senza particolari premure in termini di guida eco: con il cambio manuale ed una guida più incline al risparmio si può fare certamente di meglio.

In conclusione

La nuova Mazda 3 è una vettura interessante nel contesto del segmento C. Le forme sono decisamente personali e sono indubbiamente pensate per piacere al pubblico più giovane. Qualche riserva rimane invece per chi apprezza, e non sono pochi in questo segmento, una certa discrezione. Ben costruita tanto fuori quanto dentro Mazda 3 turbodiesel porta con sé il difetto della cilindrata "oversize" rispetto alle esigenze del mercato italiano: un elemento che può creare qualche timore, soprattutto in termini fiscali/assicurativi, ma che rende estremamente piacevole da guidare un'auto che dimostra una volta di più la competenza ed il livello tecnologico raggiunto negli ultimi anni da Mazda.

Pro

- Motore 2.2 turbodiesel: tra i migliori della categoria

- Elettronica di bordo: non manca nulla
- Design: è molto personale
- Guida: ottimo bilanciamento e sintonia con il quattro cilindri

Contro

- La cilindrata di 2.2 litri spaventa. E non ci sono alternative

- Mancano vani portaoggetti ed alcune funzioni del multimedia, per quanto avanzato, sono "cervellotiche"
- Accessibilità posteriore: il profilo da coupé la limita

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  • Prezzo da 14.320
    a 27.625 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 440
    a 447 cm
  • Larghezza da 176
    a 180 cm
  • Altezza da 145
    a 146 cm
  • Bagagliaio da 300
    a 1.285 dm3
  • Peso da 1.260
    a 1.485 Kg
  • Segmento Due volumi
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