Mercedes GLE [Video]

Mercedes GLE [Video]
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Con il restyling la ML diventa GLE e torna sul mercato più attuale che mai, sia a livello di design che di equipaggiamento tecnologico. Eccezionale il nuovo cambio automatico a 9 marce. Pochi i dettagli fuori posto
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
28 luglio 2015

Negli ultimi anni la Casa di Stoccarda ci ha insegnato che un restyling può essere molto più che un leggero ritocco. Pensiamo per esempio all'attuale Classe E, stravolta con il facelift di metà carriera, che l'ha resa molto più attuale e moderna. Lo stesso copione oggi va in scena con la ML, la SUV più venduta della famiglia, che, in occasione del restyling, non si concede soltanto un rinnovamento profondo e radicale, soprattutto dal punto di vista tecnica, ma persino un nuovo nome. D'ora in avanti infatti la “Classe M” si chiamerà GLE, come impongono le nuove logiche di naming adottate da Mercedes, pensate proprio per rimettere un po' d'ordine nella famiglia di modelli.

Dal vivo: com'è cambiata fuori

Rispetto alla ML la rinnovata GLE si riconosce in un batter d'occhio grazie al nuovo frontale, completamente ripensato rispetto al passato. Il SUV della Stella ora presenta un design molto più allineato al nuovo family feeling Mercedes, con forme sinuose e più leggere. Bellissimi poi i nuovi fari full led anteriori, così come quelli posteriori, leggermente rivisti nelle architetture interne. Nel complesso il frontale appare anche più sportivo ed il merito è delle generose prese d'aria che ora campeggiano all'interno nella fascia bassa. La fiancata e la zona posteriore rimangono invece fedeli all'impostazione della ML, anche se debuttano nuovi paraurti, con terminali di scarico integrati e cromature più ricercate.

Mercedes GLE Polar Sun trip Day3 (31)
La GLE al posteriore è rimasta sostanzialmente simile alla ML

Dal vivo: com'è cambiata dentro

Grosse novità però anche all'interno, dove si rivoluziona completamente la plancia grazie all'arrivo di un nuovo display in stile tablet, per la gestione del sistema multimediale Comand. A proposito, la tecnologia di intrattenimento è diventata più sofisticata, soprattutto a livello di interazione. Il merito è l'arrivo anche sulla GLE di un touchpad, che permette di interfacciarsi con il Comand anche attraverso pratici comandi a sfioramento. Anche in questo caso la GLE si adegua allo stile utilizzato per gli interni dei modelli più recenti lanciati da Mercedes e il risultato è un abitacolo molto più moderno, finalmente al passo con i tempi in termini di stile e tecnologia.

 

Con una lunghezza di 481 cm, una larghezza di 193 ed un'altezza di 179 la GLE è la classica SUV full size, che garantisce quindi un'abitabilità eccezionale ai passeggeri. Il merito è senza dubbio anche dal passo generoso, pari a 291 cm, che fa viaggiare comodo anche chi sta dietro, dove oltre a tanto spazio per le gambe spiccano anche bocchette di ventilazione con controlli dedicati. Sconfinato poi il bagagliaio, che offre 690 litri in configurazione standard e addirittura 2.10 litri abbassando i sedili. Come sempre di riferimento, quando si parla di Mercedes - soprattutto sull'alto di gamma - la qualità. Materiali e assemblaggi sono da manuale, sia dentro che fuori, mentre i sedili, rivestiti in morbida pelle, sono vere e proprie poltrone pensate per rendere facili anche i viaggi più lunghi ed impegnativi.

Assaggio di guida autonoma

Più completo che mai l'elenco di dispositivi pensati per migliorare comfort e sicurezza. Oltre al segnalatore dell'angolo cieco, alla frenata automatica di emergenza, al park assist e ai fari full led con abbaglianti adattivi, alla telecamera di parcheggio a 360°, non manca nemmeno il sistema anti-sbandamento attivo e . Si tratta di una tecnologia molto sofisticata che tramite vibrazioni applicate al volante e interventi frenanti unilaterali aiuta ad evitare l'abbandono involontario della corsia, riportando automaticamente la vettura nella carreggiata, in tutta sicurezza. Per i più esigenti e tecnologici poi c'è persino il cruise control attivo con sistema di assistenza allo sterzo. Una volta impostata una determinata velocità questa tecnologia non si occupa soltanto di frenare ed accelerare automaticamente a seconda del traffico, ma aiuta anche a sterzare applicando una leggera forza sullo sterzo. Per utilizzarlo è necessario ancora mantenere almeno una mano sul volante, ma è di fatto un primo passo in direzione della guida autonoma.

Per i più esigenti e tecnologici poi c'è persino il cruise control attivo con sistema di assistenza allo sterzo

Motori: sul diesel arriva il 9 marce

La GLE coglie l'occasione per introdurre anche importanti novità a livello di motorizzazioni. La famiglia diesel apre le danze con l'apprezzatissimo - soprattutto in Italia in funzione “anti-superbollo” - quattro cilindri 2.2 biturbo da 204 CV della versione di ingresso 250 d, disponibile ora anche in versione 2WD a trazione posteriore, per il massimo contenimento dei consumi (per tutte le altre rimane l'integrale 4Matic). Si passa poi alla 350 d spinta dal collaudatissimo 3.0 V6 da 258 CV, l'altra motorizzazione più apprezzata in Italia per un eccezionale rapporto tra consumi, prestazioni e piacevolezza di guida. La vera novità però riguarda l'introduzione del nuovissimo cambio automatico 9G-Tronic a nove rapporti su tutte le versioni a gasolio. Si tratta di un nuovo convertitore di coppia sviluppato direttamente da Mercedes, che manda in pensione, almeno sui diesel, il precedente 7G-Tronic ma che continua ad offrire, per chi lo desidera, ridotte e blocco differenziali pensati per favorire le prestazioni in off-road.

 

Rinnovati anche gli interni, con il maxi display in stile tablet controllabile dal touchpad posto sul tunnel

mercedes gle (9)

Benzina: altissime prestazioni

Rimangono disponibili anche nel nostro Paese le poderose motorizzazioni a benzina, decisamente più apprezzate fuori dai confini nazionali. Si parte con la GLE 400 spinta dal nuovo 3.0 V6 biturbo da 333 CV per passare alla GLE 500 equipaggiata con il 4.6 V8 biturbo da 435 CV. Non mancano nemmeno le versioni preparate ad hoc dagli artigiani di Affalterbach, per chi non cerca davvero compromessi. In questo caso il motore è il V8 biturbo da 5.5 litri che sulla GLE 63 AMG eroga 557 CV, mentre sulla ancora più estrema AMG S si sale addirittura a 585 CV.

Mercedes GLE Polar Sun trip (5)
Il frontale della GLE è più moderno e sportivo rispetto alla ML

C'è persino l'ibrido plug-in

Non contenta di offrire una gamma così articolata di motori con il restyling arriva anche una inedita versione plug-in hybrid. Stiamo parlando della GLE 500e che abbina il 3.0 V6 biturbo a benzina da 333 CV ad un'unità elettrica da 116 CV, per una potenza complessiva di 422 CV. Le batterie agli ioni di litio da 8,8 kWh garantiscono, secondo la casa, percorrenze fino a 30 km in elettrico e dovrebbero contribuire a dare un bel taglio ai consumi di carburante. In questo caso, a parità di allestimento, è bene sapere però che il peso cresce di circa 330 kg.

 

Con il restyling debutta anche il Dynamic Select, che permette di selezionare sei diverse modalità di guida. Oltre a Comfort, Slippery, Sport e Individual l'apposita manopola posta sul tunnel centrale permette anche di scegliere Offroad e Offroad+, mentre i modelli AMG sfoggiano la modalità Sport+. La rinnovata GLE torna più forte che mai nel segmento dei SUV full size, pronta a dare battaglia ai rivali di sempre. Oltre che alle classiche BMW X5, Audi Q7, Porsche Cayenne e Range Rover Sport però dovrà vedersela anche con la nuova Volvo XC90 e in futuro persino con Jaguar F-Pace e Maserati Levante. I prezzi, in linea con il segmento, partono da 58.440 euro, per salire fino ai 139.370 delle versioni top di gamma AMG.

Pregi amplificati dall'accoppiata con il nuovo cambio automatico 9G-Tronic, che abbiamo trovato semplicemente favoloso

Le nostre impressioni di guida

Abbiamo avuto la possibilità di testare a fondo la rinnovata GLE nel corso della nostra avventura verso Capo Nord. Un viaggio lunghissimo e impegnativo – spesso si guidava anche per più di 12 ore al giorno – dove però la GLE si è dimostrata un'ottima compagna di viaggio. La guida alta e la grande ariosità dell'abitacolo, tipica dei SUV di queste dimensioni, ha reso il tragitto meno impegnativo del previsto, così come i sedili, vere e proprie morbide poltrone, non eccessivamente profilate. Eccezionale poi il cruise control attivo con interventi automatici sullo sterzo, che sulle lunghe tratte a velocità costante dà una grossa mano, rendendo il viaggio meno stressante e proiettandoti, per un istante, nel futuro. 

mercedes gle (29)
Con il restyling arriva anche il Dynamic Select che permette di selezionare nuove modalità di guida

 

Il nostro test è incominciato al volante della 350 d con il 3.0 V6 diesel. Un motore che anche in questa occasione si è dimostrato un punto di riferimento nella categoria in termini di silenziosità e piacevolezza di guida. Pregi amplificati dall'accoppiata con il nuovo cambio automatico 9G-Tronic, che abbiamo trovato semplicemente favoloso. Gli innesti sono rapidissimi quando serve tutta la potenza, oppure morbidi e quasi impercettibili se si viaggia in souplesse. I 258 CV e soprattutto i 620 Nm (!) di coppia ci sono e si sentono tutti. Nonostante le oltre 2 tonnellate di peso la GLE 350 d sa essere pronta, reattiva e addirittura scattante da guidare, soprattutto selezionando la modalità Sport con le sospensioni in assetto più rigido.

250 d: ottimo compromesso

Abbiamo provato a fondo però anche la versione 250 d con il quattro cilindri biturbo diesel, tanto apprezzato in Italia. Grazie a 204 CV di potenza infatti tiene ben lontano il pericolo super-bollo e potendo contare su ben 500 Nm di coppia non costringe a troppi compressi rispetto al V6. Certo, la versione a quattro cilindri è più ruvida, vibra un po' di più a bassi regimi e quando salgono rapidamente i giri alza un la voce rispetto al 3.0 sei cilindri, ma se si viaggia tranquilli tutto sommato convince. A velocità costante il rumore del motore scompare, anche grazie alla perfetta insonorizzazione dell'abitacolo, e si possono iniziare a macinare chilometri in tutta tranquillità. Se serve fare un soprasso poi anche il 2.2. biturbo ha tutta la grinta che serve, benché non riesca ad eguagliare la pienezza e l'allungo tipici del V6.

Mercedes GLE Polar Sun trip (87)
La versione 250 d con il quattro cilindri biturbo da 204 CV è la più gettonata in italia

Consumi

Per quanto riguarda i consumi la vera sorpresa è stato il V6 diesel, che, abbinato al nuovo nove marce, è riuscito a garantirci una media di 8,2 l/100 km (dato del computer di bordo). Un grande risultato per un SUV così imponente, pesante e soprattutto potente, abbinato alla trazione integrale, ottenuto senza dubbio anche per merito del percorso, fatto di lunghi tragitti a velocità costante (non più di 120 km/h). Meno sorprendenti invece, in un certo senso, i consumi della 250 d. Il quattro cilindri a gasolio si è tenuto intorno ad una media di 8,0 l/100 km, in ogni caso ben lontana dalla soglia psicologia dei 10 km/l.

Conclusioni

Con questo restyling la Classe M, oggi ribattezzata GLE, torna sul mercato più attuale che mai, sia a livello di design che di equipaggiamento tecnologico. Eccezionale il nuovo cambio automatico a nove marce, veloce e capace di contenere ancora di più i consumi rispetto al passato. Se non ci fosse il superbollo il motore da scegliere ad occhi chiusi sarebbe il 3.0 V6 diesel, un vero gioiello, ma il quattro cilindri biturbo si difende bene, dimostrandosi, dopotutto, un ottimo compromesso.

Pregi

- Con il restyling è diventata molto più moderna sotto ogni punto di vista
- Tecnologia: c'è di tutto e di più
- Cambio: il nuovo 9G-Tronic è eccezionale

Difetti

- La zona posteriore è rimasta troppo simile al passato rispetto al frontale

- I terminali di scarico integrati delle versioni diesel sono “finti”
- 250 d: se si forza il ritmoè un po' ruvido e alza un po' troppo la voce

 
Il video del nostro viaggio verso Capo Nord con la Mercedes GLE

Dalle Alpi a Capo Nord. Il viaggio da fare una volta nella vita. From Alps to North Cape.#Mercedes #GLE #AMG #MBPolarSun

Posted by AutoMoto.it on Venerdì 17 luglio 2015

 

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