Nissan Note 1.2 80 CV

Nissan Note 1.2 80 CV
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
La nuova Nissan Note sfida le agguerrite concorrenti di segmento B a colpi di grande abitabilità e guida alta. Il tutto condito da tecnologie davvero introvabili su auto di questa categoria. Non convincono però le plastiche interne, davvero troppo dure
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
4 giugno 2014

La storia dell'auto è ciclica, direbbero i Greci. Le nuove tecnologie arrivano prima su ammiraglie e supercar, per poi essere gradualmente recepite dalle marche premium, successivamente da quelle generaliste fino ad essere adottate perfino dalle più comuni citycar.

 

È stato così per l'ABS elettronico, arrivato sul mercato con la Mercedes Classe S del 1978 e oggi adottato da tutte le automobili (è obbligatorio dal 2004) o per gli airbag, arrivati per la prima volta in Europa sempre con la Classe S nel 1981 e oggi divenuti un must, abbinati all'immancabile cintura di sicurezza a tra punti, un'altra innovazione un tempo di lusso – inventate da Volvo nel 1959 – che oggi sono assolutamente irrinunciabili. Lo stesso ragionamento si può applicare a tante altre tecnologie del mondo dell'auto, come per esempio ai cambi automatici, sviluppati in F1, portati sulle supercar e oggi presenti anche sulle utilitarie, così come l'iniezione diretta, la sovralimentazione, il common-rail, ma più semplicemente anche i vetri elettrici, i fari allo xeno, i poggiatesta ecc.

 

In questo flusso inesauribile di tecnologia, trasmessa dall'auto più prestigiosa a quella più diffusa, c'è sempre stato chi ha viaggiato con qualche marcia più, bruciando qualche tappa. Ultimamente è Nissan uno di costruttori che sembra davvero aver messo il turbo in questa direzione, portando sui suoi modelli di accesso alla gamma tecnologie ancora oggi riservate solo ad auto premium o comunque di segmento superiore. Lo testimonia in maniera inequivocabile la nuova Note, un modello di segmento B, quindi sopra alla Micra, che, come vedremo nel corso della prova, è dotata di tutta una serie di dispositivi elettronici praticamente sconosciuti alle dirette concorrenti.

 

A proposito, nonostante le forme da monovolume compatta, i vertici Nissan sottolineano che la nuova Note deve vederesela sul mercato con tutte le più classiche utilitarie di segmento B come Fiat Punto, Citroen C3, Ford Fiesta, Honda Jazz, Kia Rio, Lancia Ypsilon, Mazda2, Opel Corsa, Peugeot 208, Renautl Clio, Seat Ibiza, Suzuki Swift, Toyota Yaris e Volkswagen Polo. Allineati a questa fascia di mercato quindi anche i prezzi, che partono da 13.450 euro, per salire fino a 19.400 euro.

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La nuova Nissan Note assume le forme di una monovolume compatta ma vuole colpire il cuore del segmento B

Dal vivo: com'è fuori

Lunga 410 cm, larga 170 ed alta 153, la nuova Note si mette in mostra grazie ad un design molto più moderno e soprattutto filante rispetto alla precedente generazione. Realizzata con la dovuta cura la verniciatura, anche delle diverse componenti plastiche esterne, mentre le cromature, applicate senza vistose (ed inutili) ostentazioni impreziosiscono il look generale, alleggerendo l'immagine complessiva della vettura.

Dal vivo: com'è dentro

La vere sorprese però Note le riserva una volta saliti a bordo, quando si può iniziare ad apprezzare quello che in casa Nissan chiamano Safety Shield. Si tratta di un insieme di tecnologie pensato per aiutare il guidatore a viaggiare in tutta sicurezza, evitando il richio di potenziali incidenti. Si parte con l'Around View Monitor, un sistema che si serve di telecamere grandangolari per visualizzare sul display centrale un'immagine dall'alto dell'auto in manovra, facilitando le manovre di parcheggio. L'idea, già vista su modelli premium (Audi A6), è ottima e risulta davvero comoda, anche se una migliore risoluzione dell'immagine non avrebbe di certo guastato.

La vere sorprese Note le riserva una volta saliti a bordo, quando si può iniziare ad apprezzare quello che in casa Nissan chiamano Safety Shield

 

Non manca ovviamente la retrocamera posteriore, che può vantare però una vera e propria chicca. Si tratta di un sistema di pulizia completamente automatico, che si occupa di mantenere pulita la lente grazie ad un getto di aria compressa. Completa il quadro il Blind Spot Warning, un dispositivo pensato per segnalare le vetture presenti nell'angolo cieco attraverso un segnale luminoso sullo specchietto retrovisore. Anche in questo caso si tratta di una tecnologia già vista, ma solo su modelli di fascia alta (Mercedes, Audi, Volvo ecc.) e non su un'utilitaria.

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Gli interni sono davvero completi, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Peccato per le plastiche troppo dure

 

Pulito e completo di ogni informazione il quadro strumenti, che può vantare anche un sistema in grado di comunicare al guidatore la qualità del suo stile di guida. Una luce verde si diffonde nel quadro quando si guida in maniera attenta ai consumi, senza mai esagerare sul pedale dell'acceleratore, mentre gli strumenti si tingono di blu quando si alza il ritmo. Tanta tecnologia non poteva lasciare indifferente nemmeno l'aspetto dell'intrattenimento a bordo. Note può vantare quindi il sistema multimediale Nissan Connect, semplice, ma anche rapido e completo di tutto ciò che serve, anche per integrare il proprio smartphone via Bluetooth. Peccato solo che sistemi così avanzati stonino con plastiche interne davvero troppo dure e non molto piacevoli al tatto. 

Abitabilità fa rima con accessibilità

Uno dei punti di forza della Note, che la differenziano molto dalle dirette competitor, è l’abitabilità. Non ce ne vogliano i vertici di Nissan, che collocano la nuova Note nel cuore del segmento B, ma sta di fatto che ci troviamo davanti ad una piccola monovolume, capace di offrire spazio a volontà anche ai passeggeri che stanno dietro, complice il pratico divanetto scorrevvole. 10 e lode poi alle portiere posteriori, che grazie ad un'apertura che sfiora i 90 gradi garantiscono davvero il massimo dell'accessibilità. Note può giocare inoltre la carta del bagagliaio, che con 325 litri (abbattendo i sedili cresce fino a 1.595), si dimostra davvero capiente e nemmeno paragonabile a quello delle competitor (la classica Fiat Punto offre 200-275 litri, la VW Polo 204-280).

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Uno dei punti di forza della Note è senza dubbio il bagagliaio da 325 litri

Le nostre impressioni di guida

La prima cosa che si nota quando ci si mette al volante della nuova Note è la comodità della posizione di guida, certamente cittadina, ma anche leggermente rialzata, con il volante inclinato, bracciolo e di fatto più confortevole rispetto a quella di qualsiasi altra vettura di segmento B perché molto più simile a quella che si assume su una monovolume.


Diamo vita al piccolo tre cilindri giapponese 1.2 aspirato. Al minimo la sua presenza è praticamente inesistente – più volte ci è capitato di dover guardare il numero di giri per capire se fosse accesso, o se fosse entrato in funzione il sistema Start&Stop – e solo qualche lieve vibrazione ci segnala che siamo in presenza di un motore con questo frazionamento.

Note nasce per muoversi con disinvoltura nel traffico cittadino. E per questo scopo la compatta giapponese si dimostra davvero perfetta


Prima ingranata, si parte. Il propulsore da 80 CV è pensato per la città e per essere poco assetato. Inutile aspettarsi quindi prestazioni da “scatto al semaforo”, anche perché la Note non nasce per questo tipo di utilizzo, ma piuttosto per muoversi con disinvoltura nel traffico cittadino. E per questo scopo la compatta giapponese si dimostra davvero perfetta, agile e con lo spunto che serve per districarsi anche nelle strade più congestionate. Chi volesse un motore più brillante in ogni caso può optare per l’ottimo tre cilindri turbo DIG-S da 98 CV, che offre soltanto 18 CV in più ma grazie alla sovralimentazione garantisce prestazioni più vive, dimostrandosi perfino quasi divertente.

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Le portiere posteriori si aprono a 90 gradi, garantendo il massimo dell'accessibilità


Ma torniamo alla nostra Note aspirata. Il cambio manuale, un classico cinque marce, è piuttosto preciso, con un’escursione della leva non eccessivamente lunga, anche se non restituisce un grandissimo feeling. Gli innesti sono piuttosto “secchi”, mentre non si fa sentire l’assenza della sesta, grazie ad una quinta marcia lunga, che anche in autostrada evita di far salire in maniera eccessiva il numero di giri.

Buono il comfot di bordo. Nel suo habitat cittadino la Note è davvero molto silenziosa, mentre la voce del piccolo tre cilindri inizia a farsi sentire soltanto durante i trasferimenti autostradali, a velocità superiori ai 100 km/h. Stare a bordo risulta comunque nel complesso piacevole, mentre una nota negativa va riservata alla visibilità in curva, complice il montante A eccessivamente invasivo, specialmente durante le manovre a bassa velocità. Per lo sterzo vale lo stesso discorso del motore. Morbido, anzi morbidissimo in città, ideale per le manovre quotidiane, un po’ meno a suo agio alle alte velocità, dove rimane fin troppo leggero e inconsistente.

Consumi: ok

Se non questo motore non brilla per prestazioni, entusiasma per i consumi. Con uno stile di guida che non bada troppo al risparmio, lungo un percorso misto fatto di autostrade, città, strade extraurbane e lunghi tratti bloccati nel traffico (milanese) siamo riusciti a strappare una bella media di 6,0 l/100 km, niente male per un’auto a benzina, soprattutto se consideriamo l’ingombro aerodinamico – in particolare in altezza - simile a quello di una monovolume e quindi più penalizzante rispetto a quello di una classica segmento B.

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Il tre cilindri aspirato 1.2 da 80 CV è perfetto per la Note: poco assetato di carburante, permette di muoversi con agilità. Chi volesse prestazioni più brillanti può sempre scegliere la variante DIG-S sovralimentata

In conclusione

Con la nuova Note i giapponesi della Nissan trasferiscono alcuni dei concetti tipici delle monovolume su un’auto molto compatta che sfida le agguerrite rivali del segmento B a colpi di guida alta e grande abitabilità. Il tutto condito da una dotazione tecnologica di bordo da fare invidia a modelli molto più blasonati o comunque di categoria superiore, che danno una bella mano per migliorare la sicurezza. Il motore tre cilindri aspirato non è un fulmine, ma nasce per la città e garantisce consumi contenuti, mentre chi cerca un pizzico di brillantezza in più può sempre scegliere la variante sovralimentata, che abbiamo promosso a pieni voti per piacevolezza di guida. Chi vuole fare tanti chilometri invece può sempre scegliere il collaudato 1.5 dCi turbo diesel da 90 CV.

 

 

Pregi

- Tecnologia di segmento superiore

- Abitabilità 

- Posizione di guida alta

Difetti

- Plastiche dure

- Montante A: limita la visibilità in curva

- Sterzo eccessivamente morbido alle alte velocità

 

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  • Prezzo da 13.350
    a 20.900 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 408
    a 410 cm
  • Larghezza da 169
    a 170 cm
  • Altezza da 153
    a 155 cm
  • Bagagliaio da 280
    a 1.595 dm3
  • Peso da 1.080
    a 1.300 Kg
  • Segmento Monovolume e Multispazio
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