Nuova BMW X5

Sembra la vecchia ma non lo è nel senso che la nuova BMW X5, alla stregua di quanto accaduto ad altri modelli di Monaco recentemente rivisitati (Serie 1, ad esempio), gioca sugli stessi valori estetici e dimensionali che hanno reso celebre la generazione uscente.

La nuova X-Five, insomma, rappresenta un'evoluzione nel segno della continuità e la cosa non stupisce se si considera il successo ottenuto nei sette anni di commercializzazione da quella seconda generazione che ha fatto impennare le vendite di questo modello sino a superare il milione e trecentomila pezzi di cui cinquantacinquemila vendute in Italia. Un successo che nel corso degli anni ha spinto BMW a credere ed investire nella famiglia X (X1, X3, X6 ed a breve X4) che oggi vale quasi un terzo delle vendite dell'Elica su scala mondiale.

Dimensioni: quasi come la vecchia

I perché di questi numeri sono da ricercare nei concetti che stanno alla base del modello - linea offroad, seduta rialzata e guidabilità automobilistica - e che nella F15 (questa la sigla di progetto della nuova X5) sono stati evoluti con l'introduzione di elementi di stile come i nuovi gruppi ottici che si raccordano al doppio rene, come sulla Serie 3 e 4, ma anche un nuovo muso più proteso in avanti ed una serie di linee che donano alla fiancata più slancio e sportività. Un insieme lungo 489 cm, largo 194 ed alto 176 (passo 293) impreziosito da luci diurne che segnano inequivocabilmente lo sguardo o, nei modelli al top di gamma, da fari full-led che oltre ad offrire un fascio di luce a geometria variabile rendono ancor più raffinato l'insieme, non solo di notte.

Uno stile studiato nel dettaglio e funzionale non solo all'estetica ma anche all'ottenimento di migliori valori di penetrazione aerodinamica, che sono stati abbattuti rispetto a quelli della precedente generazione attingendo da soluzioni introdotte inizialmente da Serie 3 GT e poi da Serie 4: tra tutte la più curiosa è indubbiamente quella relativa all'estrattore d'aria montato sul passaruota appena dietro la ruota anteriore, che ha il compito di ottimizzare il flusso aerodinamico limitando le turbolenze in una zona molto delicata.

Interni: tante le novità

Non si parla di evoluzione, invece, quando si vanno ad analizzare le novità interne. La plancia è stata completamente ridisegnata ed ora vanta uno sviluppo orizzontale che la rende più leggera e meno invadente. In questo contesto spiccano il display del sistema multimediale montato a sbalzo (10,3"), quasi fosse un tablet poggiato su un singolo lato, ma soprattutto il raffinato studio per l'illuminazione ambientale che oltre alle classiche luci che illuminano l'abitacolo partendo dalla plafoniera, dalle porte e dalla zona piedi, aggiunge un elegante led che corre da un lato all'altro della zona superiore del cruscotto estendendosi in un tutt'uno tecnologico sulle porte. Tre le tonalità cromatiche disponibili e selezionabili in qualsiasi momento: bianco, azzurro o arancione, alternabili tra di loro zona per zona.

Come per Serie 5 e Serie 4 interessanti novità riguardano anche il sistema ConnectedDrive che viene proposto anche su X5 con una nuova configurazione per il joystick i-drive: ora è sensibile al tatto e permette di essere utilizzato come un mouse o all'occorrenza come micro-pad su cui scrivere le lettere che sono necessarie per inserire una destinazione sul navigatore o attivare un comando.

Omologata anche per sette persone

Omologata di serie per cinque persone, la nuova X5 è disponibile anche nella versione a sette posti: la differenza di prezzo è di 2.490 euro e la quantità di bagagliaio a cui bisogna rinunciare è nell'ordine dei 420 litri, visto che da 650 si scende a 230. In combinazione al pacchetto comfort (515 euro) gli schienali della seconda fila possono essere inclinati di 10° e la seduta traslata di 8 cm. In entrambe le configurazioni, abbattendo progressivamente gli schienali posteriori (40/20/40), la cubatura può arrivare a 1.870 litri. Come nei precedenti modelli la nuova X5 vanta la solita accoppiata portellone/ribaltina, quest'ultima utile per abbassare la soglia di carico a 79 cm da terra.

Tra le novità anche i nuovi impianti audio Harmann Kardon Surround Sound System (505 o 1.110 euro in base alla configurazione) o il più sofisticato B&O High End con prezzi che possono arrivare ad oltre 4.000 euro. Come al solito importante la lista degli optional disponibili anche se già dall'allestimento Business sono presenti in vettura il navigatore, il bluetooth ed il climatizzatore. Nel caso in cui si scelgano le più raffinate Experience e Luxury la dotazione non solo è più ampia ma anche la connotazione estetica della vettura cambia con una Experience più incline a sfoggiare finiture satinate a differenza della Luxury che preferisce le cromature.

Un concetto, quello degli allestimenti "Line", che BMW si porta avanti dal lancio dell'ultima generazione Serie 1 e che con la X5 è stato per la prima volta esteso anche agli interni: a fianco della "base", infatti, sono disponibili anche il Pure, Experience ed il Pure Excellence che possono essere combinati a piacere con una qualsiasi Line esterna.

Motori: c'è anche il 25d trazione posteriore

La gamma motori e trasmissioni è ampia e porta con sé alcune novità assolute per il modello: la versione a quattro cilindri 25d e la trazione posteriore sDrive disponibile proprio su questo motore, che viene proposta con l'obiettivo di abbassare pesi ed attriti in luogo della più raffinata xDrive, che nella sua ultima versione lavora in modo attivo per eliminare il sottosterzo tipico delle trazioni integrali ed offrire un comportamento di guida simile a quello tipico di una berlina BMW.

Al debutto saranno disponibili il benzina xDrive50i, spinto dal 4.4 V8 Twinpower turbo da 450 CV e 650 Nm di coppia massima (0-100 km/h in 5 secondi, 9,6 km/l) ed i turbodiesel da 2.993 cc in due livelli di potenza: il primo è l'xDrive30d da 258 CV e 560 Nm (0-100 km/h in 6,9 secondi e 16,9 km/l) ed il più potente triturbo xDriveM50d da 381 CV e 740 Nm di coppia. Per quest'ultimo motore lo 0-100 avviene in 5,3 secondi con un consumo medio dichiarato di 14,9 km/l.

A dicembre arriveranno anche le già citare xDrive25d ed sDrive 25d (55.405 euro) da 218 CV, una terza declinazione del sei cilindri turbodiesel xDrive40d da 313 CV ed il sei cilindri benzina xDrive35i da 306 CV.

Per tutte le motorizzazioni disponibili al lancio viene proposto di serie l'automatico ad otto rapporti ZF, mentre per quanto concerne la tipologia d'assetto le Expercience e le Luxury offrono il pacchetto Comfort (anteriori pneumatiche autolivellanti e Dynamic Damper Control). In alternativa è disponibile il pacchetto Dynamic, che comprende le barre antirollio attive Dynamic Drive ed il differenziale posteriore attivo Dynamic Performance Control mentre per chi vuole il massimo è possibile combinare i due pacchetti acquistando l'assetto Professional.

Dal vivo: com'è fuori

Così uguale e così diversa la nuova BMW X5 dal vivo conferma al 100% la sensazione che si ha guardandola in foto, ovvero che a Monaco gli stilisti si siano concentrati a raffinare le forme di una seconda generazione che dal primo all'ultimo giorno di commercializzazione ha dimostrato di essere un progetto azzeccato. In realtà le differenze tra la seconda e la terza generazione ci sono e sono numerosissime: la fiancata, ad esempio, è decisamente più sportiva mentre lo sguardo risulta decisamente accattivante grazie ad una maggiore integrazione con il doppio rene e ad un'architettura interna, in particolar modo nelle versioni a led, estremamente raffinata.

Dal vivo: com'è fuori

Le maggiori differenze tra il vecchio ed il nuovo modello, però, si notano una volta preso posto a bordo. La nuova plancia è molto diversa nello stile rispetto alla precedente ed, alla stregua delle ultime realizzazioni BMW, colpisce per il posizionamento a sbalzo del display centrale e per la completezza della strumentazione, che nelle versioni più ricche offre una vasta area digitale (a colori) a fianco dei tradizionali strumenti analogici di facile lettura.

Dal vivo: com'è dentro

Ben costruito e realizzato con materiali di ottima qualità, l'abitacolo della X5 2014 offre un'impostazione del tutto simile a quello delle altre BMW pur sfoggiando alcune novità riguardanti il joystick del ConnectedDrive (i-Drive, ora con funzione touch) ed un'inedita linea a led che completa la sofisticata illuminazione nottura della X5 disegnando un'arco nella parte superiore della plancia che raccorda le porte.

In termini di infotainment la X5 offre l'ultima evoluzione del ConnectedDrive. E' indubbiamente uno dei sistemi più sofisticati oggi presenti sul mercato perché da un lato permette una perfetta integrazione con gli smartphone di ultima generazione e dell'altro, grazie alla disponibilità di serie di una scheda 3G, offre l'accesso a servizi gratuiti (o a pagamento) che vanno da funzionalità ludiche - come l'ascolto di musica - a quelle più sofisticate legate all'utilizzo business.

In termini di abitabilità lo spazio è abbondante per cinque persone ed anche in termini di bagagliaio la SAV di Monaco dimostra di avere sempre una certa propensione per la famiglia e per gli amanti degli sport con attrezzature voluminose: peccato solamente che la soglia d'accesso al vano bagagli rimanga un po' alta anche a fronte dell'abbattimento della ribaltina che caratterizza il modello sin dall'origine.

Come si guida

Come da tradizione X5 la posizione di guida è molto vicina a quella di una normale berlina: fatta eccezione per l'altezza da terra, il posizionamento del volante e della pedaliera potrebbe essere paragonabile a quella di una "normale" Serie 5. Un punto di vista ideale, insomma, per godersi le novità dinamiche della nuova Sport Activity Vehicle BMW che in particolar modo nelle versioni dotate degli assetti dinamici assicurano un comportamento comfortevole sullo sconnesso (in modalità Comfort) ma allo stesso tempo decisamente più sportivo e brillante quando si sceglie di guidare in modalità Sport.

Una modalità, quest'ultima, che mira a far diventare decisamente più reattivo anche il comportamento del motore (cambia la progressione dell'acceleratore), del cambio, dello sterzo e dell'assetto. Un'impostazione accentuata nella modalità Sport+, dove anche i controlli di stabilità intervengono in modo meno rigoroso, assicurando una performance che non ci aspetterebbe da una vettura dal baricentro alto e dalla massa superiore alle due tonnellate.

Una massa importante, che aspettiamo verificare in abbinamento ai "soli" 218 CV del quattro cilindri 25d, ma che nella versione 30d sembra essere quasi del tutto annullata dalla solita progressione del tremila da 258 CV e dalla bontà del cambio ZF, che andando a passeggio tiene marce molto alte e guidando in modo più sportivo risponde alle sollecitazioni scegliendo con precisione chirurgica la marcia più adatta tra le otto disponibili.

Silenziosa e totalmente priva di vibrazioni, la nuova X5 consuma davvero il giusto: il twinpower turbo tedesco, infatti, al termine di una prova in cui non abbiamo certamente guidato in modo "eco" ha consumato una media di 8,6 l di gasolio ogni 100 km. Sfruttando il potenziale della modalità "Ecopro" e guidando con un po' di parsimonia si può dunque fare decisamente meglio. Tra le note positive si fanno notare anche il comportamento dello sterzo, molto preciso nonostante la tipologia di vettura, e il potenziale dell'impianto frenante: la risposta dell'impianto e le reazioni della vettura sono del tutto equiparabili a quelle di una normale berlina.

In conclusione

Ottima su strada, più che sufficiente in off-road, la nuova X5 torna ad essere indubbiamente uno dei prodotti più riusciti della categoria in termini di piacere di guida, anche se il prezzo di listino non è certamente tra i più economici, in particolar modo se si attinge dalla lista degli optional che, come da tradizione di Monaco, occupa diverse pagine del listino.

Per noi la versione da acquistare in questo momento è la 30d, che ha tutto quello che serve in termini di prestazione, ma quando si renderà disponibile la 25d a trazione posteriore sDrive (55.405 euro) potremmo probabilmente cambiare idea: le prestazioni, visto il minor peso e la riduzione degli attriti data dall'assenza della trazione integrale, potrebbero infatti avvicinare le prestazioni del quattro cilindri biturbo a quelle della motorizzazione superiore con vantaggi per quanto concerne i consumi e svantaggi limitati all'utilizzo fuoristradistico/montano-invernale della vettura.