Nuova Renault Clio

Nuova Renault Clio
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Nasce con l’obiettivo di diventare il riferimento per le auto del segmento B la nuova Renault Clio, che viene proposta a partire da 13.500 euro e che da appuntamento al pubblico italiano per il 20 e il 21 ottobre.
  • Alfonso Rago
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7 ottobre 2012

Quattro vetture allineate, un solo colpo d’occhio per comprendere quale evoluzione di stile e contenuti tecnici sia alla base della saga della Renault Clio (di cui il nuovo modello viene proposto a partire da 13.500 euro), modello che dalla prima versione del 1990 arriva oggi alla quarta. E come spesso accade, i pronipoti con gli antenati ormai hanno in comune solo il nome: nella foto di famiglia, sono i giovani scapigliati, innovatori ed anticonformisti. Il paragone con il resto del parentame è nettamente a loro favore. Beati i giovani, in tutti i sensi.

D’altro canto, questa Clio è la prima pietra del nuovo corso Renault, che punta chiaramente a portare il marchio verso una dimensione caratterizzata da un’attenzione spasmodica al luxury, anche nel caso delle city car. Renault prossima espressione del lusso? L’ambizione sembra questa, cercando di mediare tra la passione espressione dello spirito latino e la funzionalità assoluta perseguita dal calvinismo di stampo mitteleuropeo.

Anima sportiva

La nuova Clio è stata presentata alla stampa internazionale in Toscana, su un percorso nervoso e suggestivo dell’entroterra chiantigiano, affiancato da rapidi trasferimenti su arterie a scorrimento veloce. Un banco di prova voluto da Renault per sottolineare la vocazione non solo urban della nuova vettura. In un segmento agguerrito come quello B, dove certo non mancano competitor importanti, Clio vuole percorrere inesplorati sentieri, ad iniziare dall’estetica e dalla scelta di essere solo cinque porte: uno stile inedito, abbinato a nuovi motori e con la ciliegina sulla torta rappresentata da una presenza hi-tech ai massimi livelli, per portare il livello di infotainment all'interno della vettura a standard di modelli premium.

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Sempre più bella

A chi dare oggi lo scettro di miss segmento B? Sul trono si sono alternate in passato la Peugeot 206 e poi la Ford Fiesta; il titolo torna in Francia, perché davvero la Clio porta l’asticella un gradino più in alto delle rivali. Rispetto alla terza serie, le modifiche apportate dal centro stile capitanato da Laurens van den Acker sono vincenti: il frontale riprende le proposte racchiuse nel concept DeZir con grandi gruppi ottici, luci diurne a led e il grande logo con la losanga nel mezzo; la fiancata è muscolosa, con le maniglie posteriori annegate nei montanti, mentre il posteriore completa il quadro in maniera sobria ma sempre caratteristica.

Più lunga ed abitabile

Più lunga di 35 mm rispetto al modello precedente, più larga nelle carreggiate di 34 mm e 36 mm, ribassata di 47 mm, con un parabrezza inclinato e uno studio teso a ridurre in maniera significativa la luce dei passaruota, la Clio quarta serie si fa piacere dal primo sguardo e coinvolge emotivamente il pilota ancor prima che questi si accomodi all’interno. La sagoma della vettura s’avvicina così a quella di una coupé, complice anche la buona mimetizzazione delle porte posteriori, con la maniglia nascosta nel montante posteriore. Clio 2013 segna una svolta epocale dal punto di vista del look: abbandono definitivo degli spigoli ed adesione convinta a forme morbide e sensuali, ovvia apertura ad un pubblico più giovane e sportivo rispetto al passato. La tendenza al downsizing delle motorizzazioni si abbina ovviamente ad una maniacale ricerca di alleggerimento della struttura: compito affidato agli ingegner, capaci di portare la Clio 2013 a perdere sulla bilancia un quintale rispetto al modello che rimpiazza.

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La rivoluzione si spinge nell'abitacolo, frutto della matita italiana di Matteo Piguzzi. L’elemento più importante è il pannello centrale, che ricorda un tablet, una soluzione di grande effetto

Interni: stazione mobile

La rivoluzione si spinge nell'abitacolo, frutto della matita italiana di Matteo Piguzzi. L’elemento più importante è il pannello centrale, che ricorda un tablet, una soluzione di grande effetto: schermo da 7 pollici che ospita lo smart nav (presente dall'allestimento Live) che annovera navigatore, sistema bluetooth, radio e presa USB, in posizione comoda; più avanti sarà disponibile anche il dispositivo R-Link, che consentirà collegamento ad internet, lettura vocale delle e-mail ed aiuterà il pilota ad una guida più ecologica, fornendo indicazioni elaborate sulla base di informazioni provenienti da diversi sensori sparsi per la vettura.

La strumentazione propone un disegno moderno, con il dispay digitale a fare da trait d'union tra due indicatori analogici. Alla fine questi elementi catturano l'attenzione e nobilitano la vista d'insieme, facendo passare in secondo piano l'aspetto spoglio del resto della plancia. L'accessibilità alla zona posteriore è discreta, ma scegliete un’altra vettura per dare un passaggio ai compagni della squadra di basket di vostro figlio: per i più alti i centimetri a disposizione sono appena sufficienti.

Il posto di guida vanta - a detta dei tecnici francesi - un record: è quello con la regolazione in altezza del sedile più ampia della categoria, 70 mm. Questioni di millimetri, certo, ma significa che la francesina calza bene ai piloti di tutte le taglie ed il feeling con la zona di guida è immediato.

La strumentazione propone un disegno moderno, con il dispay digitale a fare da trait d'union tra due indicatori analogici. Alla fine questi elementi catturano l'attenzione e nobilitano la vista d'insieme


Le finiture mostrano alti e bassi: bella la fascia frontale, disponibile anche in tinte sgargianti coordinate con la carrozzeria, ma appaiono non allineati al livello della vettura la scelta di alcune plastiche ed i pannelli degli sportelli posteriori, con manovelle per l’apertura dei finestrini i vetri dall'aria che sembrano un richiamo a tempi passati. La zona di coda comprende il lunotto dalla ridotta superficie vetrata (ingeneroso il paragone con la Clio prima serie), mentre il bagagliaio da 300 litri, pur con soglia di carico innalzata per motivi di stile, cresce di 12 litri rispetto al precedente modello.

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La nuova Clio è stabile, agile tra le curve, sincera e perdona molto, senza avere quel rollio accentuato, definito alla francese, delle serie precedenti

Diesel o benzina?

La nuova Clio è stabile, agile tra le curve, sincera e perdona molto, senza avere quel rollio accentuato, definito alla francese, delle serie precedenti. Nelle salite però, la scelta di un cambio a 5 marce con l'ultimo rapporto pensato per limitare i consumi, obbliga a smanettare con la leva per ritrovare brio, nonostante la coppia di 135 Nm sia disponibile a partire da 2.500 giri grazie al turbocompressore. Inoltre, quando si sfrutta la zona alta del contagiri, il Tce alza la voce, ritornando poi ad essere assolutamente silenzioso ad andatura costante.

Osservato speciale, il tre cilindri

Come anticipato, oltre che nell’estetica, Clio propone importanti primizie sul fronte della meccanica: esordisce il nuovo tre cilindri 900 sovralimentato sulla la versione TCe 90, dotata appunto di 90 CV e coppia di 135 Nm. Questo motore porta la Clio a scattare da 0 a 100 in 12,2 secondi e toccare i 182 km/h, con un consumo dichiarato di 4,5 litri ogni 100 km, con basse emissioni, par a soli 105 g/km di Co2 La stessa potenza è erogata dall'ultimo aggiornamento del turbodiesel 1.500 dCi, che, grazie ad una coppia di 220 Nm, ha prestazioni più vivaci e consumi inferiori (11,7 secondi, 178 km/h e 3,4 l/100 km).

Dello stesso motore esistono una variante sempre da 90 CV più virtuosa (3,2 l/100 km) e una da 75 CV (200 Nm, 14,3 secondi, 168 km/h e 3,6 l/100 km). A completare per il momento il quadro, c'è un 1.200 a benzina aspirato, capace a sua volta di 75 cv, che fa da entry level della gamma (107 Nm, 15,4 secondi, 167 km/h e 5,5 l/100 km).

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La Clio propone importanti primizie sul fronte della meccanica: esordisce il nuovo tre cilindri 900 sovralimentato sulla la versione TCe 90, dotata di 90 CV e coppia di 135 Nm

Su strada: come vanno

Il primo ad essere saggiato è stato il piccolo 900 a benzina: il tre cilindri sovralimentato, chiamato a non far rimpiangere troppo le prestazioni di propulsori di maggiore cubature su percorsi molto guidati, sfrutta senza risparmio l’energia messa a disposizione dalla turbina, che inizia a lavorare piuttosto presto; grazie poi all’attento studio della fluidodinamica, l’erogazione della potenza è fluida come poche fin dai regimi più bassi, al punto che - complice anche una silenziosità di funzionamento davvero sorprendente - sembra di essere alla guida di un motore aspirato. Il range d’uso migliore è compreso tra i 2.500 ed i 5.000 giri, quando la coppia disponibile si può dosare a piacimento senza arrivare al punto di picco oltre il quale il motore perde un po’ d’efficienza e smalto, imponendo il passaggio ad un rapporto diverso.

Identico nella potenza rispetto al motore a benzina, il turbodiesel 1.500 mostra ovviamente una maggiore corposità ai regimi medio-bassi, con una risposta più pronta alla sollecitazione del piede destro nelle accelerazioni più decise. Il peso maggiore di questo propulsore (pari a circa 60 kg rispetto al benzina) non provoca fenomeni indesiderati all’avantreno che non siano facilmente controllabili con una maggiore attenzione alla tendenza ad allargare le traiettorie. In linea con l'esigenze di guida quotidiana anche in città, il 1.5 diesel da 90 CV, è un motore onesto, che non vanta record in allungo, ma è a suo agio in città e in autostrada, dove, a differenza del 3 cilindri, consente un ridotto uso del cambio grazie alla migliore disponibilità di coppia in basso. Le prestazioni sono di fatto omologate con quelle del 3 cilindri a benzina, e soprattutto ci è sembrato poco assetato. Al punto di far sembrare meno fantasiosa che in passato l’indicazione presente in cartella stampa di un consumo medio di soli 3,4 l/100 km.

Sul misto, Clio evidenzia tutti i vantaggi derivanti dalla scelta di carreggiate più larghe, passo allungato e baricentro abbassato, esibendo un deciso salto di qualità dal punto di vista del comportamento, innalzando il limite di tenuta e consentendo una guida tonda e precisa

Carreggiate più larghe per una maggior tenuta di strada

Sul misto, Clio evidenzia tutti i vantaggi derivanti dalla scelta di carreggiate più larghe, passo allungato e baricentro abbassato, esibendo un deciso salto di qualità dal punto di vista del comportamento, innalzando il limite di tenuta e consentendo una guida tonda e precisa. Tra i punti di forza, lo sterzo ad assistenza elettrica, molto diretto e che assicura un preciso rispetto delle traiettorie imposte dal pilota, le sospensioni ad assetto rigido quanto basta per reazioni di qualità senza atteggiamenti di eccessivo relax e l’elevato comfort di bordo, grazie a livelli sonori davvero contenuti. La sensazione finale è che Clio, per le sue caratteristiche, possa ospitare motori più potenti di quelli provati senza doversi per questo attendersi un comportamento meno brillante.

L’impianto frenante, consono al livello generale della vettura, ha mostrato - con un leggero sospiro al richiamo del pedale - una certa fatica solo dopo un uso davvero gravoso, alla fine di un impegnativo percorso in discesa con tornanti secchi e pendenze di grande entità. Ma al ritorno su strada “normale”, il fenomeno è subito scomparso, senza provocare allungamenti degli spazi d’arresto.

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Disponibile in due motorizzazioni benzina, il 1.2 16V a 4 cilindri da 75 CV ed il 1.0 Tce da 90 CV, e due diesel, il 1.5 dCi da 75 CV e 90 CV, Clio ha prezzi dai 13.500 euro della versione 1.2 75 Wave fino ai 17.500 della 1.5 dCi 90 Energy

Il listino

Disponibile in due motorizzazioni benzina, il 1.2 16V a 4 cilindri da 75 CV ed il 1.0 Tce da 90 CV, e due diesel, il 1.5 dCi da 75 CV e 90 CV, Clio ha prezzi dai 13.500 euro della versione 1.2 75 Wave fino ai 17.500 della 1.5 dCi 90 Energy. La 1.0 Tce da 90 CV, in allestimento Energy, costa 15.850 euro. I lettori di maggiore esperienza avranno intuito che si tratta in pratica degli stessi prezzi della Clio terza serie: una scelta di marketing che può diventare decisiva all’atto della scelta, che si abbina ad altri plus come l'adozione della catena di distribuzione garantita a vita, per ridurre ancor di più i costi di manutenzione. La dotazione di serie, a partire dalla versione base Wawe, il clima manuale, l'assistenza alle partenze in salita, ESP, chiusura centralizzata e volante regolabile in altezza e profondità.

La versione Live rappresenta il cuore della gamma, proponendo un allestimento davvero completo ed in grado di soddisfare anche i più esigenti: sistema Smart Nav, con navigatore satellitare, touchscreen da 7", radio Mp3, prese Usb e Aux e kit Bluetooth integrati; sono di serie i fendinebbia e il sedile del guidatore regolabile in altezza. Qualcuno potrebbe pretendere di più? Certo, ma in questo caso nessun problema; al top di gamma, ecco la Energy: cerchi da 16", chiave elettronica con più funzioni, sistema Start/Stop e dettagli di arredi che danno all’abitacolo un tocco più raffinato. All'inizio del 2013 l'offerta si amplierà poi con l'arrivo di un 1.200 turbo da 120 CV destinato alla versione sportiva RS e la station wagon, vista a Parigi.

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Quella delle personalizzazioni è un’altra freccia all’arco di Clio: opportunità quasi infinite, per fornire ad ogni cliente davvero la possibilità di cucirsi addosso la vettura come la sogna

Clio ad personam

Quella delle personalizzazioni è un’altra freccia all’arco di Clio: opportunità quasi infinite, per fornire ad ogni cliente davvero la possibilità di cucirsi addosso la vettura come la sogna. Ogni venditore della rete Renault sarà dotato di un iPad per costruire la Clio su misura, combinando la scelta tra le colorazioni esterne, le diverse finiture interne, le soluzioni cromatiche per i dettagli della  carrozzeria. L’ordine viene poi gestito direttamente dalla fabbrica Renault e l’auto arriva dal concessionario proprio come il cliente l’ha voluta.

I primi responsi sul gradimento della nuova Clio sono molto incoraggianti: si parla di circa 3.000 preordini in Italia ancor prima del lancio ufficiale, mentre una spinta decisa agli ordini è ovviamente attesa dopo il week end di presentazione al pubblico, previsto per il prossimo 20 e 21 ottobre.

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  • Prezzo da 17.250
    a 26.550 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 405 cm
  • Larghezza 180 cm
  • Altezza 144 cm
  • Bagagliaio da 366
    a 1.069 dm3
  • Peso da 1.028
    a 1.313 Kg
  • Segmento Due volumi, Tre volumi
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