Peugeot 203, 404, 504, 205 GTI e 205 Gutmann

Peugeot 203, 404, 504, 205 GTI e 205 Gutmann
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Abbiamo messo alla prova sulle strade senesi una serie di modelli d'epoca del Leone osservabili presso la Galerie Peugeot. Il risultato? Un tuffo nel passato
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
4 agosto 2014

Cinque importanti modelli della storia Peugeot sulle strade di Toscana: dai libri di storia all'asfalto vivo, tornando per un giorno all'antico splendore ed alle inimitabili suggestioni che solo le auto d'epoca riescono a regalare.

Una famiglia in vacanza: nonnetta pimpante, genitori dai modi raffinati, figli un po’ discoli ed impertinenti. Ma non si tratta di normali turisti, quanto di cinque modelli prelevati dalla Galerie Peugeot di San Gimignano, sottratti al letargo del museo e riportati in vita, per riassaporare il gusto di una guida dove l’elettronica è ancora da venire e conta la sensibilità del piede, il tocco al volante e il feeling tra auto e pilota.

Una bella idea di Fabrizio Tainana, coordinatore del Club Storico Peugeot, trasformata in un’esperienza unica: girare per le belle strade che portano verso Volterra a bordo di arzille auto d’epoca, tra lo stupore degli altri automobilisti ed il divertimento dei fortunati alla guida.

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La Peugeot 203: una delle vetture più importanti della storia del Leone rimasto in produzione per ben 12 anni

 

Un contatto breve e fugace, ma indimenticabile: per chi ormai ha i capelli bianchi, è stato come entrare nella macchina del tempo e di risalire gli anni a ritroso, fino a ritrovarsi fanciullo. Altri tempi, altre storie: come per la musica, che si ascoltava su gracchianti cassette o per ondivaghe frequenze radio. Volete metterne il fascino, rispetto agli asettici MP3?

Ne è ovviamente venuta fuori una prova un po' sui generis, in cui alle impressioni di guida si sovrappongono le suggestioni che ogni vettura suggerisce: ricordi di gioventù, immagini sbiadite, odori e sapori relegati in un angolo remoto della memoria all'improvviso tornati attuali. E che come tali offriamo al lettore, contando sulla sua complicità e sperando nella sua indulgenza.

Peugeot 203 (nascita modello 1948)

La 203 è uno dei modelli più significativi di tutta la produzione del Leone: resta in linea di montaggio per dodici anni a partire dal 1948, per un totale di quasi 700.000 esemplari. Concepita come auto per la classe media, robusta ed economica, offriva però un comfort di marcia all'altezza di modelli di categoria superiore: è la prima Peugeot prodotta in grandi numeri con carrozzeria autoportante.

Il gruppo motopropulsore, montato su un sottotelaio anteriore separato, comprende un inedito 4 cilindri tipo TM di 1.3 litri, primo motore presentata dal Marchio dopo la guerra  mondiale, caratterizzato dalla dimensioni interne perfettamente quadre (alesaggio e corsa 75x75 mm) e dalla testata in alluminio, con camere di scoppio emisferiche e valvole inclinate. Altra caratteristica, il cambio meccanico a 4 marce con quarta surmoltiplicata per tenere agevolmente la velocità massima riducendo i consumi.

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La Peugeot 404 Berlina. Il suo debutto in società avvenne al Salone di Parigi del 1960

 

Sarebbe la vettura ideale per zio Gugo, l'indimenticabile personaggio portato sullo schermo di “Speriamo che sia femmina” da Bernard Blier: lo immaginiamo viaggiare allegro per le strade toscane, mentre canta a tutta voce “La vie en Rose” di Edith Piaf e sta per concedersi il quotidiano appuntamento con un bicchiere di assenzio ed un sigaro toscano invecchiato il giusto.

L’esemplare messoci a disposizione è una seconda serie con un accessorio molto apprezzato all'epoca: il tetto apribile. L'auto è equipaggiata con il gancio in quanto fin dagli anni '50 trainava un carrello appendice realizzato espressamente per questo modello.

Nel 2007 è giunta in Italia dalla Francia via strada ed è stata inserita nella collezione di un socio del Club Storico Peugeot Italia. Ha partecipato ai principali raduni internazionali raggiungendo la destinazione dell'evento in piena autonomia, come nel 2009 fino ad Helsinki, con ritorno via Riga e Polonia. Quest'anno ha compiuto il viaggio di ritorno da Southampton (Inghilterra) fino a Milano. Una vera globe trotter, insomma, a dimostrazione dell'affidabilità dei modelli Peugeot anche a distanza di 58 anni.

Motore 4 cilindri in linea - cilindrata 1290 cc - alimentazione a carburatore - potenza 42 CV - trazione posteriore - cambio meccanico a 4 marce - sospensioni anteriori a balestra trasversale, posteriori a molle elicoidali - freni a tamburo - peso 940 kg - velocità max 116 km/h.

Peugeot 404 Berlina (nascita modello 1960)

Il debutto della 404 berlina avviene al Salone di Parigi 1960: la linea elegante era scaturita dalla matita di Pininfarina, mentre la struttura riproponeva la soluzione vincente della scocca portante, a garanzia di rigidità e contenimento dei pesi. In fatto di sospensioni, proponeva in parte quanto già visto sulla 403, vale a dire uno schema McPherson per l'avantreno e ad assale rigido per il retrotreno, ma con molle elicoidali anteriori al posto della balestra trasversale.

La Peugeot 404 Verlina godeva di una linea elegante scaturita dalla matita di Pininfarina, mentre la struttura riproponeva la soluzione vincente della scocca portante, a garanzia di rigidità e contenimento dei pesi


L'impianto frenante comprendeva quattro tamburi, mentre lo sterzo è a cremagliera. Per il motore, sulla 404 debuttò l'unità XC, nata dalla rialesatura del precedente TN3 da 1.5 litri montato fino a quel momento sulla 403. Nella 404, la nuova unità con cilindrata di 1.618 cc ed alimentato a carburatore, raggiungeva una potenza massima di 72 CV a 5400 giri/min.

Facile trovare il feeling con questo modello, che rimanda suggestioni da boom economico: nel bagaglio ideale, non potrà mai mancare un buon libro di George Simenon, una vecchia cassetta di Paolo Conte che narra ai francesi del profilo triste come una salita di Bartali (e che gusto cantare proprio questa canzone nei giorni in cui Nibali domina al Tour!), mentre l'arsura estiva è resa meno aggressiva da un bicchiere di Pernord Ricard con la giusta dose di ghiaccio.

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La Peugeot 504 Cabriolet. Fu disegnata da Pininfarina e permetteva agli occupanti di godere di un buon comfort

 

La vettura che abbiamo guidato apparteneva a Piersandro Berti, ingegnere navale di Pietrasanta (Lucca), che a metà degli anni Ottanta l'aveva acquistata per 400.000 lire da una vedova bolognese, che per dieci anni l'aveva conservata in garage  nonostante avesse percorso appena 35.000 chilometri. Dal 1987 al 1997 questa 404 sarà la macchina della famiglia Berti, anche se in tutto questo tempo di strada ne macinerà tutto sommato poca, arrivando a circa 80.000 km. Quando, alla fine degli anni Novanta, Berti scopre che la sua 404 sta diventando un'auto d'epoca, la fa riverniciare e la conserva al coperto, usandola una volta al mese e per pochi chilometri. Il 5 gennaio 2014 decide di farne dono al Club Storico Peugeot, di cui nel frattempo è diventato socio.

Motore 4 cilindri in linea - cilindrata 1618 cc - alimentazione a carburatore - potenza 72 CV - trazione posteriore - cambio meccanico a 4 marce - sospensioni anteriori a ruote indipendenti (McPherson), posteriori a ponte rigido, molle elicoidali, barra stabilizzatrice - freni a tamburo - peso 1.060 kg - velocità max 142 km/h.

Peugeot 504 Cabriolet (nascita modello 1970)

La 504 Cabriolet sintetizza il modo Peugeot di intendere le auto a cielo aperto per il turismo a largo raggio: non sportive esasperate, bensì vetture silenziose, confortevoli, con sospensioni morbide, meccanica affidabile ed ampio bagagliaio. La 504 Cabriolet è una delle poche vetture aperte a quattro posti di quel periodo. Venne disegnata e costruita da Pininfarina dal marzo 1969 al maggio 1983 in soli 8.185 esemplari, ognuno dei quali costava il doppio della versione berlina. Oggi la 504 Cabriolet è una rarità di grande interesse collezionistico.

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La Peugeot 205 GTI fu presentata nel marzo del 1984 e fu disegnata da Gérard Welther

 

Al suo volante è facile immaginare di essere in vacanza, verso il mare Costa Azzurra: con una Gitanes Papier Mais tra le labbra, coccolati dalla voce di Charles Aznavour, in un attimo siamo già sul lungomare di Cannes, a degustare una coppa del raffinato Goose d'Azur, cocktail in cui il sapore della vodka Grey Goose si unisce a blu Curaçao e aranciata amara, guarnito con schiuma di limone ed agrumi freschi di Mentone.

L'esemplare a quattro ruote, perfettamente conservato, è stato immatricolato a Milano nel 1971 dalla signora Anita Necchi, della famiglia di industriali delle note macchine da cucire. Tra gli accessori richiesti al momento dell'acquisto, l'accensione automatica delle luci, il portasci da baule e un set di gomme da neve per raggiungere la villa di Saint Moritz.

Motore 4 cilindri in linea - cilindrata 1.971 cc - iniezione meccanica Kugelfischer - potenza 104 CV - trazione posteriore - cambio meccanico a 4 marce - sospensioni anteriori e posteriori indipendenti – freni a disco sulle 4 ruote, servofreno – peso 1.555 kg – velocità max 197 km/h. cocktail lussuoso e frizzante, dedicato alla Costa Azzurra, il Goose d’Azur.

Peugeot 205 GTI 1.9 (nascita modello 1984)

Dopo i successi della 205 GTI 1600 cc, presentata nel marzo 1984 (prima da 105 poi da 115 CV), un ulteriore aumento di potenza si ottiene elevando la cilindrata. Debutta quindi al Salone di Parigi del 1986 la 205 GTI 1.9, versione sportiva di punta del fortunato modello nato dalla matita di Gérard Welther e lanciato nel 1983. Ben 130 CV sotto il cofano, accelerazione da 0 a 100 orari in 7,8 secondi, 0 - 400 metri in 29,2 secondi: tanta grinta con consumi particolarmente contenuti grazie all'adozione dell'iniezione elettronica Bosch Le 2 Jetronic. Il 40% delle GTI prodotte (con tetto apribile panoramico in vetro e vernice metallizzata) è destinato all'esportazione, a dimostrazione del successo riscosso dal modello, specie tra i giovani.

Peugeot Italia ha voluto che la carrozzeria della “sua” 205 GTI 1.9 fosse rosso Vallelunga, colore che riempie gli occhi ed accende la passione. L'esemplare in questione è stato immatricolato a Roma nel 1988


Questa Peugeot è la più apprezzata dai turbolenti abitanti delle banlieue suburbane, cresciuti con il mito di Zinedine Zidane, che conoscono a memoria la trilogia marsigliese di Jean Claude Izzo e hanno impresso negli occhi ogni fotogramma di Nikita, con Jean Reno. Non a caso tre francesi “d'adozione”, simbolo della progressiva integrazione multietnica della società, di cui la Francia è stata anticipatrice a livello europeo.

Peugeot Italia ha voluto che la carrozzeria della “sua” 205 GTI 1.9 fosse rosso Vallelunga, colore che riempie gli occhi ed accende la passione. L'esemplare in questione è stato immatricolato a Roma nel 1988: acquistato nel 2012, è stato portato a nuovo presso la carrozzeria Camillo Ghirelli di Casina (RE) che ha provveduto anche al montaggio di ammortizzatori Koni, scarico Supersprint e gomme Pirelli. La sua prima uscita pubblica dopo il restauro è avvenuto in occasione del raduno internazionale de L'Aventure Peugeot a Coblenza, in Germania. L’auto è stata protagonista di molte copertine sulle principali riviste di settore.

Motore 4 cilindri in linea - cilindrata 1.905 cc - alimentazione ad iniezione elettronica - potenza 130 CV - trazione anteriore - cambio meccanico a 5 marce - sospensioni anteriori a ruote indipendenti, posteriori a barra di torsione - freni anteriori a disco ventilato, posteriori a disco, servofreno - peso: 875 kg - velocità max 206 km/h.

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La Peugeot 205 Gutmann. Venne realizzata in 200 esemplari e solo poche decine arrivarono in Italia

Peugeot 205 Gutmann (nascita modello 1986)

Questo modello, realizzato in 200 esemplari di cui poche decine arrivate in Italia, è una elaborazione della 205 GTi 1.9 realizzata nella seconda metà degli anni Ottanta dal tedesco ex pilota Kurt Gutmann, ancora in attività come Concessionario Peugeot a Breisach.  L'elaborazione comprendeva testata 16 valvole (come la 309), scarico sportivo, centralina elettronica, radiatore olio e filtro aria sportivo. Per sfruttare al meglio l'incremento della potenza, salita da 130 a 160 CV, le sospensioni (con barra duomi anteriore) erano ribassate di 30 mm, venivano montati cerchi in lega leggera 7x15 per pneumatici 195/50-15 e l'impianto frenante utilizzava pastiglie freni con mescola speciale. Modificato anche il rapporto della quinta marcia (0,88 anziché 0,81) e quello della coppia conica (3,94 invece di 3,68).

Il sound cupo e profondo dello scarico ricorda il tono percussivo ed ipnotico del drum & bass o quello trascinante dell'hip pop: qui, come nella musica, è nelle partiture di basso molto pesanti e nelle basse frequenze che va ricercata la chiave, lo scopo. Far sentire chi guida (o balla) le vibrazioni del motore (o degli strumenti) all'interno del proprio corpo e metterlo in sintonia con le parti meccaniche che salgono scendono, scoppiano e deflagrano. Nera come la notte, la 205 Gutmann è un pipistrello inafferrabile, un lampo nel buio, una pistolettata esplosa contro il perbenismo borghese e le sue all'apparenza incrollabili certezze.

La storia di questa esemplare parte da lontano e da Roberto di Brusnengo, in provincia di Biella, che neopatentato elabora una 205 GTI 1.9 usata, che circa un anno e mezzo dopo deve rottamare in conseguenza di un incidente. Nel 1989, da un giornale apprende dell'esistenza della 205 Gutmann, venduta in Italia da un importatore di Lana (Bolzano) che gli procura una vettura con le specifiche volute: carrozzeria nera, logo 16V e scritta Gutmann solo sul cruscotto, assetto con molle ribassate, scarico libero, motore 16V; tutto il resto è come la 205 GTI 1.9 di serie; la sua è la settima o l'ottava arrivata in Italia. Nel 1999, dopo 99.000 chilometri, Roberto vende la vettura ad un'amica; dopo altri due anni e diversi passaggi, la 205 Gutmann finisce dal Concessionario Peugeot di Treviso, che la ripristina e la conserva nella sua collezione di 205 GTI. Ora la vettura fa parte della scuderia di Peugeot Italia.

Motore 4 cilindri in linea - cilindrata 1.905 cc - testata a 16 valvole - alimentazione ad iniezione elettronica - potenza 160 CV - trazione anteriore - cambio meccanico a 5 marce - sospensioni anteriori a ruote indipendenti con barra duomi, posteriori a barra di torsione - freni anteriori a disco ventilato, posteriori a disco, servofreno, pastiglie mescola speciale - peso 950 kg - velocità max  220 km/h.

 

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