Volkswagen e-Golf

Volkswagen e-Golf
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Emiliano Perucca Orfei
E' una normalissima Golf ma sembra nata per essere davvero un'auto elettrica. Magie del pianale MQB che permette di assemblarla senza snaturare i concetti chiave della berlina tedesca. Peccato costi 37.000 euro
14 marzo 2014

Berlino - L'auto elettrica esiste, si guida benissimo e, volendo, potrebbe già essere scelta da numerosi automobilisti per percorrere senza consumare una sola goccia di benzina il classico tragitto casa lavoro. Il tutto senza particolari limitazioni, in particolar modo sotto il profilo del confort di bordo, della capacità di carico o dell'autonomia nell'uso quotidiano, tanto che se non fosse per la sigla e-Golf la più popolare delle Volkswagen potrebbe essere tranquillamente scambiata per una normale versione a benzina o a gasolio. Un problema, però, c'è ed è il prezzo: 37.000 euro, soprattutto in relazione al segmento di appartenenza della vettura, sono ancora una cifra lontana dal poter essere velocemente ammortizzata seppur con l'enorme differenziale tra il costo dell'elettricità e quello della benzina: i 190 km promessi dalla e-Golf, infatti, si possono percorrere con sei euro mentre per una Golf 1.6 TDI ne servono almeno sedici.

Un differenziale che chiaramente porta con sé alcuni svantaggi, come quello di dover programmare maggiormente i propri spostamenti in relazione ai tempi di ricarica, ma che può risultare interessante per chi concentra la propria vita principalmente nel contesto cittadino o per tutti coloro i quali vivono in città particolarmente attente alle motorizzazioni alternative. In quest'ultimo caso non parliamo tanto d'Italia ma di Paesi più evoluti su questo fronte, come Germania, Olanda o nazioni scandinave, dove l'auto elettrica sta prendendo piede con un passo leggermente più spedito grazie alle politiche di incentivazione statali ma anche per l'effettiva capacità di queste vetture di assecondare l'utilizzo di un'automobilista medio: è stato infatti dimostrato che l'80% di tutti gli automobilisti tedeschi, per intenderci, percorre giornalmente meno di 50 km al giorno, ovvero molti meno di quelli promessi dalla e-Golf con un pieno d'energia.

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Esteriormente la Volkswagen e-Golf mantiene i tratti che connotano la settima generazione della due volumi di Wolfsburg, aggiungendo degli inediti LED di posizione

Come è fatta la e-Golf

A differenza di altre vetture, come ad esempio la Nissan Leaf o la BMW i3, la e-Golf non nasce specificatamente come un'auto elettrica. Il pianale modulare MQB, su cui Volkswagen ha investito moltissimo, nasce sin dall'origine per ospitare tutti i tipi di tecnologia motoristica tanto che oltre ai classici benzina e diesel, nelle varie declinazioni di brand (Seat, Audi, Volkswagen) sono disponibili anche A3, Leon o Golf con motori a metano TGI o altrettanto sofisticate soluzioni ibride...che sconfinano anche nel campo della sportività come nel caso della Golf GTE che promette prestazioni da GTI e consumi inferiori a quelli di un TDI.

La e-Golf, dunque, è stata progettata per essere costruita sulla stessa linea produttiva di una normale Golf VII ed in quanto tale in grado di essere assemblata negli stabilimenti di tutto il mondo senza alcuna difficoltà: per Volkswagen questo è un passo avanti notevole, perchè permette di abbattere i costi produzione offrendo una risposta immediata alle esigenze dei mercati locali.

Una normalissima Golf, insomma, sotto al cofano della quale pulsa però un motore elettrico sincrono con magneti permanenti in grado di erogare una potenza massima di 115 CV ed una coppia di 270 Nm erogata da 1 a 12.000 giri. Una coppia notevole che ha permesso di utilizzare una trasmissione monomarcia ed ha richiesto un pacco batterie agli ioni di litio da 24,2 kWh per assicurare un'autonomia di 190 km registrati nel ciclo misto NEDC. Le prestazioni parlano di una velocità massima autolimitata a 140 km/h ed una capacità di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,4 secondi o da 0 a 60 in 4,2 secondi.

I tempi di ricarica sono di 13 ore se collegata ad una normale presa di corrente domestica (2,3 kW), 8 se viene utilizzata una specifica wall box da 3,6 kW mentre con le colonnine rapide a corrente continua da 40 kW si può ottenere l'80% dell'autonomia in 30 minuti.

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Listino? Circa 37.000 euro

Il prezzo definitivo per l'Italia non è ancora stato definito ma secondo i vertici di Volkswagen Group Italia il prezzo indicativo della nuova e-Golf dovrebbe aggirarsi attorno ai 37.000 euro. Una cifra piuttosto elevata, soprattutto se si considera il listino delle varianti di pari potenza, pur compensato da una dotazione di serie piuttosto interessante. Del resto, la e-Golf, per il momento non nasce per essere una vettura del popolo ma piuttosto per rappresentare un'icona di tecnologia, un eccezionale 0 nel calcolo dell'emissione media di gamma (che nel 2015 dovrà scendere sotto ai 120 g/km) ed una risposta a tutti coloro i quali vogliono guardare avanti scegliendo con qualche anno d'anticipo la tecnologia elettrica. Quella tecnologia, seppur declinata in chiave ibrida, che recita un ruolo chiave per 33 secondi al giro anche nella prestazione della F1 odierna.

Di serie Volkswagen propone climatizzatore automatico, navigatore Discover Pro con display touch da 8", ingressi Aux-In ed USB e slot SD, servosterzo progressivo, fari full-led, sistema di frenata anticollisione, volante multifunzione, cerchi da 16" e funzione Car-Net e-remote che permette di "dialogare" con la vettura, verificandone condizione e posizione, attraverso una specifica APP su smartphone.

Sicurezza a cinque stelle

I valori di sicurezza della Golf dovrebbero essere confermati al 100%, secondo i tecnici Volkswagen, anche sulla e-Golf. Di serie in questa versione vengono offerti airbag frontali, per la testa di passeggeri anteriori e posteriori ed altri integrati negli schienali dei sedili anteriori. Non manca l'airbag per le ginocchia, ma solo lato conducente. Nella dotazione è compreso anche il sistema Fatige Detection che attiva segnali di attenzione nei confronti del guidatore se vengono rilevati cali di attenzione alla guida.

Come va

La nuova Volkswagen e-Golf è, come già detto precedentemente, una normalissima Golf ben accessoriata ed allestita "privata", però, del classico motore termico in favore di una più ecocompatibile unità elettrica da 115 CV. Non deve stupire, insomma, che anche a partire dalla chiave di avviamento non vi sia alcuna differenza dalla classica Golf: una volta aperte le porte e "sfoderata" la chiave basta infilarla nel classico blocchetto e girarla fino alla posizione di avvio.

La e-Golf dimostra di essere particolarmente brillante sin dai primi metri di strada tanto che, nonostante i soli 115 CV ed i 1.510 kg di massa a secco, i 10,4 secondi dichiarati sullo 0-100 km/h sembrano addirittura abbondanti


Le uguaglianze, però, si fermano quasi del tutto qui perché il motore non vibra e non dà alcun segno di vita. Quello che rimane da fare è afferrare la leva del cambio, posizionarla nella classica D e dare...gas. La e-Golf dimostra di essere particolarmente brillante sin dai primi metri di strada tanto che, nonostante i soli 115 CV ed i 1.510 kg di massa a secco, i 10,4 secondi dichiarati sullo 0-100 km/h sembrano addirittura abbondanti: sarà che a 60 di arriva in poco più di 4 secondi, sarà che vista l'assenza del cambio non c'è alcuna interruzione nella progressione da 0 a 140 km/h, sarà che a parte un leggero sibilo non v'è alcun rumore di meccanica, la e-Golf sembra essere nettamente più rapida di quanto promesso e questo si ripercuote sul piacere di guida, che paradossalmente risulta essere anche superiore a quello di più potenti vetture dotate di motori a benzina o gasolio.

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La Volkswagen e-Golf dispone di tre modalità di recupero dell'energia cinetica, oltre alle modalità Eco ed Eco+

 

Un piacere di guidare che se si esagera si ripercuote sull'autonomia in modo decisivo ma che in un'utilizzo normale permette di ottenere un valore reale medio di 130-140 km anche in base a come si sceglie di sfruttare il recupero dell'energia in frenata: nella normale modalità D, infatti, la e-Golf recupera energia solamente in fase di frenata lasciando "veleggiare" la vettura quando si rilascia il gas mentre nelle più aggressive posizioni D1, D2 e D3 l'intervento del recupero d'energia si fa progressivamente più evidente rendendo meno armoniosa la guida in città.

Oltre alle tre modalità di recupero per ottenere una migliore performance in termini d'autonomia è possibile attivare anche le modalità Eco ed Eco+ che oltre a progressive riduzioni dell'assorbimento da parte dei servizi (climatizzatore, servosterzo, luci e molto altro) limita la potenza e la coppia disponibile rispettivamente a 70 kW (220 Nm) e 55 kW (175 Nm) con limitazioni anche sulla velocità massima a 115 e 90 km/h: modalità di guida, quest'ultime, da utilizzare solo in caso di necessità estreme e possibilmente non d'estate.

In termini di spazio a bordo la e-Golf offre lo stesso spazio di una normale Golf a cinque porte ed anche in termini di capienza del bagagliaio la limitazione si limita alla disponibilità del doppio fondo: da 380 si passa a 343 litri estendibili a 1.233 abbattendo progressivamente gli schienali posteriori.

Molto interessante la dotazione tecnologica: il nuovo Discover Pro, disponibile anche su altri prodotti del Gruppo, si rivela davvero molto interessante in termini di funzionalità e capacità di dialogo con gli smartphone di ultima generazione ma soprattutto appare perfettamente integrato con l'elettronica della vettura. Quando si visualizza la mappa, ad esempio, attorno al punto in cui si trova la e-Golf si disegna un cerchio che indica l'autonomia residua istante per istante, in modo da potersi orientare con un solo sguardo sul range disponibile. Altra funzione interessante è l'interazione del sistema con la specifica app che gira su iOS ed Android: è possibile controllare lo stato di ricarica della vettura, attivare preventivamente riscaldamento o climatizzazione ma anche trovare la e-Golf nel caso in cui non ci si ricordi dove è stata posteggiata l'ultima volta.

In conclusione

Anche sulla e-Golf arriva la conferma che viaggiare in elettrico è molto piacevole e, sostanzialmente, impone poche rinunce in termini di utilizzo quotidiano. Quello che ancora ferma la diffusione di queste vetture, oltre al prezzo, è la difficoltà di dover programmare la propria vita in funzione dell'autonomia della vettura, che è perfetta per la vita quotidiana ma che è ancora ridotta per pensare ad una gita al mare o in montagna con la famiglia, magari in luoghi privi di postazioni di ricarica accessibile.

Pro
- Prestazioni eccezionali

- Si vive come una normale Golf
- Il bagagliaio rimane capiente
- Dotazione di serie ricca

Contro
- Prezzo elevato

- Non offre garanzie d'autonomia per gite fuoriporta

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  • Prezzo da 29.600
    a 65.700 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 428
    a 429 cm
  • Larghezza 179 cm
  • Altezza da 146
    a 149 cm
  • Bagagliaio da 273
    a 1.237 dm3
  • Peso da 1.264
    a 1.624 Kg
  • Segmento Due volumi, Tre volumi
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