Volkswagen Golf Sportsvan

Volkswagen Golf Sportsvan
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Unire sportività e dinamismo con la massima versatilità d’uso: con Sportsvan, VW aggiunge un nuovo ed interessante tassello al brand di successo Golf, capace ormai di spaziare nell’offerta in tanti ambiti diversi del mercato, coprendo ogni tipo d’esigenza
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
21 maggio 2014

Gli appassionati melomani adorano le Variazioni Goldberg, opera per clavicembalo, che prevedono un'aria con trenta variazioni, composte da Johann Sebastian Bach e dedicate a Johann Gottlieb Goldberg, maestro di cappella presso il conte von Brühl a Dresda. L'opera fu concepita con un'architettura modulare di 32 brani, disposti seguendo schemi matematici e simmetrie a conferire coesione e continuità senza eguali nella storia della musica. Pur all’inizio valutate come un mero esercizio tecnico ripetitivo, le Variazioni Goldberg sono poi state apprezzate per il contenuto emotivo e la portata della composizione, al punto che da molti sono considerate il migliore esempio di musica concepita per soddisfare spiriti competenti ed esigenti.


Il richiamo all’opera di Bach è meno bizzarro di quanto possa apparire in un primo tempo: con la Sportsvan, Volkswagen prosegue nel proporre al mercato nuovi prodotti che fanno riferimento al brand Golf, arrivato a fine 2012 alla settima generazione; nel 2013 hanno debuttato la Variant, i modelli 4Motion a trazione integrale, le sportive GTI, GTD ed R,  e poi ancora la e-Golf a trazione elettrica; ora è il momento della Sportsvan,  in attesa dell’arrivo in autunno della GTE, modello ibrido plug-in. Ce n’è d’avanzo per confermare il richiamo alle Variazioni Goldberg: Bach le compose dal 1741 al 1745, quanti anni ci metterà la Volkswagen per arrivare a trenta varianti di Golf?

Bye bye Plus, arriva la Sportsvan

A giusta ragione indicata come erede diretta della Plus, capace di ottime performance di vendita in Germania (oltre 500.000 unità!), ma qui da noi piuttosto snobbata dal mercato, la Sportsvan arriva con l’ambizione di innovare il segmento degli MPV compatti, affiancando al prevedibile abitacolo dall’ottima funzionalità, con volume di carico che supera i 1.500 litri e divano posteriore scorrevole in senso longitudinale, una vocazione ben più dinamica e sportiva rispetto al modello che manda in pensione.

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La nuova Volkswagen Golf Sportsvan è l'erede della Golf Plus, da cui si distingue per un design più tagliente e dinamico

 

Gli amanti dei numeri prendano nota: con totali 4.338 mm, la Sportsvan stacca di 134 la Plus, è più lunga di 83 della Golf e di 224 mm più corta della Variant. Per la larghezza, con soli 8 mm in più, la Sportsvan con 1.807 mm si avvicina alla Golf e alla Variant, mentre la Plus era più stretta di 48 mm. In altezza, Sportsvan e la Plus non si differenziano di molto (1.578/1.580 mm); la Golf, di 126 mm più piatta della Variant (mancorrenti esclusi), misura 117 mm in meno. Da rimarcare lo sbalzo anteriore della Sportsvan, ridotto di 20 mm a sottolineare il carattere dinamico, mentre l’incremento di quello posteriore di 47 mm va a tutto vantaggio dello spazio di carico. Terza variante, dopo Golf e Variant, a nascere sulla base del pianale modulare trasversale MQB, la Sportsvan aumenta il passo di 107 mm rispetto alla Plus, attestandosi a 2.685, superiore di circa 50 rispetto  Golf e Variant. Infine, come per le altre due varianti di carrozzeria MQB Golf, anche sulla Sportsvan il peso è ridotto grazie alla costruzione con materiali leggeri: rispetto alla Plus, la Sportsvan risparmia fino a 90 kg.

Il team dei designer, grazie alla tipica linea caratteristica, ha realizzato una fiancata definita e pronunciata che fa sembrare la vettura più imponente, potente e spaziosa, con tocchi di assoluto prestigio

Un profilo dinamico

Golf Sportsvan, dalla lunghezza compatta (più della Golf, meno della Variant) punta ad offrire il massimo in termini di spazio e versatilità, cercando di non pestare i piedi alla monovolume di famiglia, la Touran, che conserva l’esclusività delle tre file di sedili, ma vede avvicinarsi una pericolosa rivale con lo stesso marchio sul frontale. Non va dimenticato che il destino è nel nome: Sportsvan, infatti, unisce il concetto sportivo con la ricerca della massima capacità di carico; facile ci sia un effetto di cannibalismo interno, cui VW cercherà di porre un argine con la già annunciata nuova versione della Touran.

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Gli interni sono realizzati in maniera impeccabile

 

Il profilo della Sportsvan è allungato e l’aspetto è più sportivo rispetto alla Plus: cornici dei vetri molto lunghe con due ulteriori cristalli nella zona del montante anteriore e posteriore, la linea marcata, gli specchietti retrovisori esterni sui bordi dei finestrini e montanti posteriori tipici della Golf. Il team dei designer, grazie alla tipica linea caratteristica, ha realizzato una fiancata definita e pronunciata che fa sembrare la vettura più imponente, potente e spaziosa, con tocchi di assoluto prestigio, come le maniglie delle porte integrate con precisione millimetrica alla linea laterale.


Il frontale guadagna personalità grazie alla nuova modellazione e al layout specifico di calandra, gruppi ottici e paraurti. I tre listelli trasversali della calandra, insieme ai gruppi ottici e alle luci diurne a led a forma di U che, nella versione top di gamma dei fari bixeno sono integrate nei fari stessi, fanno parte dei segni particolari presenti sulla carta d’identità della vettura, mentre le grandi superfici vetrate rappresentano il filo conduttore della parte posteriore, con il lunotto più largo rispetto al modello precedente incorniciato dallo spoiler del tetto a cui sono accostati elementi laterali per il passaggio dell’aria. Sotto il lunotto, i gruppi ottici posteriori divisi in due formano un’aletta frangivento e riprendono lateralmente il profilo della linea per fondersi così con la zona della spalla sportiva.

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Abitabilità e capacità di carico sono i due punti di forza della Golf Sportsvan

Interni a tutto comfort

Chi già conosce la Golf, non si aspetti rivoluzioni: gli arredi interni sono molto simili alla berlina, vale a dire di alto livello e gradevolezza tattile e visiva, ben realizzati e con materiali di primo livello. La Sportsvan presenta però un’altezza interna cresciuta e soprattutto una maggiore flessibilità della zona posteriore, perché il divano (sempre abbattibile nella collaudata formula 60/40 ma anche, a richiesta, 40/20/40) è scorrevole per un’escursione di 180 mm e ha gli schienali regolabili nell’inclinazione. Dettaglio, quest’ultimo, che oltre ad aumentare il benessere di chi sta dietro, porta il vano di carico ad una capacità variabile tra 590 e 1520 litri; inoltre, abbattendo lo schienale posteriore (operazione eseguibile anche con lo sblocco rapido dal bagagliaio) e anche quello del passeggero anteriore, sulla Sportsvan si possno trasportare oggetti lunghi fino a 2,4 metri.

La Sportsvan viene proposta con una gamma di sei nuovi propulsori, tutti dotati di serie di sistema start/stop, che consumano fino al 20% in meno rispetto alle varianti precedenti

 

Molto alta l’offerta di supporti elettronici, che comprende tutti i più recenti dispositivi di ausilio alla guida, come cruise control attivo, riconoscimento del livello di stanchezza del conducente, assistenza per il mantenimento della corsia, gestione del differenziale (mutuata dalle GTI e GTD), frenata automatica di sicurezza in città, con l’aggiunta importante del Blind Spot che aiuta le manovre in retromarcia segnalando l’arrivo di pedoni o veicoli non visibili e il sistema di parcheggio automatico.

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La Golf Sportsvan offre sei nuovi propuslori TSI e TDI

Scelta tra sei motori

La Sportsvan viene proposta con una gamma di sei nuovi propulsori, tutti dotati di serie di sistema start/stop, che consumano fino al 20% in meno rispetto alle varianti precedenti. La virtuosa riduzione dei consumi è ottenuta anche grazie ad accorgimenti specifici, tra cui la costruzione leggera e particolari soluzioni aerodinamiche. I quattro TSI turbo benzina ad iniezione diretta erogano 85, 110, 125 e 150 CV di potenza, mentre i turbodiesel TDI ad iniezione diretta sono da 110 e 150 CV. A eccezione del TSI 85 CV, tutti i motori sono disponibili anche con cambio automatico a doppia frizione DSG.

 

Il record dei consumi spetta alla Sportsvan 1.6 TDI BlueMotion Technology 110 CV: le bastano solo 3,9 litri per coprire 100 km nel ciclo combinato, con emissioni di CO2 di 101 g/km; e la stessa versione BlueMotion con modifiche aerodinamiche e pneumatici con resistenza al rotolamento ottimizzata consuma appena 3,6 l/100 km, con emissioni di CO2 di 95 g/km. Le previsioni della filiale italiana assegnano alla versione turbodiesel da 110, dal migliore equilibrio tra prestazioni e consumi, i maggiori favori del pubblico; le stesse previsioni assegnano poi il mix di vendite ai motori turbodiesel per l’85% del totale e solo il 15% per i modelli a benzina, mentre per il cambio la maggioranza delle scelte (75%) sarà per il classico manuale, con la restante quota del 25% per il DSG.

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La Sportsvan offre cinque posti a bordo. Alla Touran il compito di continuare a proporre la terza fila di sedili

Versioni e prezzi

Sempre articolata sulle tre versioni d’allestimento tipiche della Casa, Trendline, Confortline e Highline, ovviamente con livelli di dotazione crescenti ma già molto interessante nella configurazione di base, la Sportsvan viene proposta con listino parte dai 19.200 euro della 1.2 litri a benzina da 85 CV per arrivare ai 28.900 ì della turbodiesel 2.0 da 150. Anche per le versioni d’allestimento, la Volkswagen si è sbilanciata nelle previsione: nell’ordine, assegna alla Trendline l’8% delle scelte, prevede la Comfortline al  51% e per la Highline stima un ottimo 41%. Per tutto il periodo di lancio, quindi fino alla fine di giugno (il classico porte aperte è già stabilito per il week end del 7 ed 8 dello stesso mese), è prevista una promozione che abbassa il prezzo di partenza a 17.900 euro e consente un analogo risparmio su tutti le versioni. Inoltre, con la Sportsvan debutta una nuova formula di finanziamento studiata da VW, che con soli 209 euro mensili, permette non solo di avere l’auto in garage ma anche di fare a meno delle spese dei tagliandi per l’assistenza tecnica programmata e dell’assicurazione.

Il top del comfort arriva con la versione dotata di cambio DSG: i sette rapporti (attivabili, ricordiamo, anche dalle levette al manubrio) serviti dalla doppia frizione assicurano una fluidità di marcia rimarchevole

Obiettivo centrato

Scegliendo in prima battuta di metterci al volante della turbodiesel da 110 CV con cambio manuale, non eravamo consapevoli di rappresentare il prototipo potenziale dell’acquirente italico di Sportsvan ipotizzato dall’ufficio marketing. Ma ben volentieri abbiamo preso a fingersi di essere l’incarnazione di un redivivo Alberto Sordi, con tutti i pregi ed i limiti del personaggio, fanfarone quanto basta ma anche esigente in fatto di prestazioni e comodità su quattro ruote. La Sportsvan assolve bene il compito assegnatole: immaginando di avere a bordo la classica famiglia con due figli (uno dei dichiarati target del marketing), appare equilibrata, con una sufficiente dose di potenza per tenere senza affanno le medie permesse in autostrada e con un potenziale allungo prossimo ai 200 orari, proponendo un invidiabile comfort di marcia. Sui tratti più guidati, con curve in sequenza e cambi d’assetto continui, digerisce con nonchalance le indicazioni del volante, senza accennare a rollio o fastidiosi fenomeni  di beccheggio; il tutto, accompagnati da una silenziosità interna di riferimento, che permette di ascoltare la musica preferita (magari le Variazioni Goldberg, ammesso che rientrino nei gusti dei piccoli di casa...) senza intromissioni di fruscii o risuoni aerodinamici.

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Comodi e pratici i sedili posteriori offerti dal divanetto scorrevole


Il top del comfort arriva con la versione dotata di cambio DSG: i sette rapporti (attivabili, ricordiamo, anche dalle levette al manubrio) serviti dalla doppia frizione assicurano una fluidità di marcia rimarchevole. A bordo della 2.0 turbodiesel Highline l’offerta di comodità arriva ai massimi livelli ed anzi occorre preventivare una lezioncina scolastica per apprendere il funzionamento dei tanti sistemi disponibili per rendere la guida un’esperienza ancor più piacevole. Una volta presa la mano con pulsanti e leve, si riesce a sfruttare l’elettronica senza farsene dominare, come spesso accade a bordo di auto più simili ad astronavi che a berline tradizionali. Anche se sarà scelta da pochi, la versione a benzina da 110 CV offre anch’essa buone sensazioni: motore brioso ed agile, dalla buona ripresa e con una tonalità di scarico più tonante quando l’ago del contagiri esplora la zona prossima al rosso, Magari così i consumi crescono un po’, ma l’animo sportivo della vettura merita qualche escursione in territori più piacevoli ed appaganti.

 

L’unica nota negativa, a sorpresa, arriva dal sistema di navigazione di bordo, che a volte appare fuori sincrono rispetto la posizione della vettura, fornendo indicazioni sull’itinerario quando ormai si è superato, per esempio, l’incrocio cui girare. Un inciampo verificatosi più volte, su vetture diverse e con piloti diversi alla guida: non si è trattato di un episodio unico, ma di un malfunzionamento da segnalare perché vi possa essere posto rimedio in tempi rapidi.

Pregi

- Posizione di guida rialzata rispetto a Golf

- Modulabilità interna per bagagli
- Efficienza cambio DSG

Difetti

- Sincronia navigazione di bordo

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