CIR 2015. Rally 2 Valli. Andreucci (Peugeot) e via

CIR 2015. Rally 2 Valli. Andreucci (Peugeot) e via
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Anche la 33ma edizione del Rally due Valli si apre con il saluto al grande pubblico della Prova-Spettacolo. L’Equipaggio Peugeot Sport Italia batte la “Squadra di Casa” Scandola-Skoda, ma naturalmente è solo l’inizio | <i>P.Batini, Verona</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
10 ottobre 2015

Verona, 9 Ottobre. Ormai tutti i Grandi Rally che si rispettino si aprono con il saluto al grande pubblico degli appassionati. A Verona, come a Roma qualche settimana fa, la prova inaugurale attira un gran numero di spettatori, e per quanto possa essere corta e quindi incerta o influenzata da piccoli fattori che possono avere grandi conseguenze, è sempre un’inaugurazione da brivido. Se parliamo del Due Valli e di Verona, che può vantare, come dice Anna Andreussi, uno degli scenari di partenza più suggestivi dell’Intero Campionato, allora lo spettacolo è semplicemente magico.

 

Magico e “vociante” come allo stadio, perché naturalmente qui si parla quasi soltanto di Umberto Scandola e della Skoda, ormai il Pilota e la Macchina Ufficiali della Città degli appassionati del capoluogo veneto.

 

Ma naturalmente non tutte le ciambelle vengono col buco, oppure arriva chi ti rompe le uova nel paniere. Insomma, a parte i proverbi e Scandola che è strillato come dalla Curva Nord, a vincere la prima Torricelle, che è una salitina di appena due chilometri e sei, e che ironia della sorte si chiama più precisamente Torricelle-Skoda (vai a sapere perché) è proprio Paolo Andreucci con la Peugeot 208 T16.

Basso e Scandola inseguono

E non basta, perché al secondo posto ecco Giandomenico Basso con la sua BRC Fiesta alimentata a GPL, che si piazza a tre decimi dal “Toscanaccio”, nonostante quest’ultimo abbia anche pasticciato con i fari e che quindi è ancora più ammirato. Così il “povero” Umberto Scandola, a nove decimi dal vincitore della prima Speciale del 2 Valli, deve accontentarsi del terzo posto.

La prova è divertente, la serata quasi tiepida e asciutta, una bella sorpresa dopo l’apprensione di tutta la giornata, e lungo la strada che sale alle porte di Verona sono andati in tantissimi

 

Naturalmente stiamo romanzando la prima “provina”, che con tutta probabilità sarà tutt’altro che determinante nello sviluppo del Rally, ma il fatto è che quella “piessina”, come direbbe il buon Bugelli, ha scatenato il primo entusiasmo per il Rally.

 

La prova è divertente, la serata quasi tiepida e asciutta, una bella sorpresa dopo l’apprensione di tutta la giornata, e lungo la strada che sale alle porte di Verona sono andati in tantissimi. Prova-spettacolo, insomma, perfettamente riuscita. E questo è almeno il “buongiorno” del Rally.

CIR Rally DueValli ven 12
Il campione italiano Junior, Michele Tassone, ha spento la sua vettura in partenza

Tassone pasticcia al via

Per la verità ci ha provato anche Alessandro Perico, bentornato, che però non era a conoscenza delle “insidie” del tracciato, e si lamenta delle difficoltà (pochissime e ininfluenti) del debutto sulla Torricelle.

E che dovrebbe dire allora Michele Tassone, al bi-debutto con la 208 T16 gemella della Peugeot di Andreucci-Andreussi per dare una mano alla Squadra nell’assalto decisivo alla classifica del Campionato Costruttori?

 

Il Campione Italiano Junior, che è bravo, ha fatto la figura massima che un Pilota possa fare: far spegnere la macchina al via, roba da diventar sordi dai fischi, ma il giovane Tassone non si è fatto né in qua né in là, e giura che gliela farà pagare, ai tifosi di Scandola che lo hanno fischiato!

 

Ma è tutto uno scherzo, un prenderla a ridere. La serata è andata a gonfie vele, divertente per Equipaggi e Pubblico, e poi, soprattutto, è solo l’inizio, la notte che precede la giornata “vera” del Due Valli. Quel sabato talmente intenso, quattro tracciati per otto Speciali, ben 109 chilometri cronometrati sul totale di oltre trecento dalle sette di mattina a sin quasi le sette di sera, che quel che resterà sarà la falsariga di un “mundialito”, con due passaggi sulla “Erbezzo” per un totale di 40 chilometri di Prove Speciali. A Verona, dove sullo sfondo dell’Arena cala il sipario sul Campionato Italiano, giurano che ci sono gli estremi per un finale Power Stage.

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