CIR 2016. Umberto Scandola: “Non siamo prontissimi, ma lo saremo presto!”

CIR 2016. Umberto Scandola: “Non siamo prontissimi, ma lo saremo presto!”
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Terzo lo scorso anno al termine della stagione del CIR, Umberto Scandola torna in campo particolarmente motivato, e con un accresciuto feeling con la Skoda Fabia R5. L’obiettivo è, naturalmente, vincere, ma non… subito
  • Piero Batini
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10 marzo 2016

Punti chiave

CIR alle porte. Il Rally Il Ciocco e Valle del Serchio parte tra una settimana, e le armi devono essere già affilate. Qualche test ancora, e poi via con la prima speciale, nel caso specifico sul lungomare di Forte dei Marmi venerdì 18. Inutile sottolineare che uno dei maggiori “candidati” al Titolo è Umberto Scandola, Pilota ufficiale Skoda Motorsport Italia, e “Ufficiale Famiglia Scandola”, che correrà ancora una volta con Guido D’Amore al suo fianco con la Skoda Fabia R5, una delle grandi soprese tecniche della stagione scorsa. L’anno scorso i Campioni Italiani 2013 hanno concluso al terzo posto, con una paio di “sviste” clamorose all’inizio dell’avventura R5, ma hanno vinto il Rally dell’Adriatico, terza del Campionato 2015, e soprattutto le ultime due Prove, Roma e del Due Valli. Scandola, lo conosciamo e lo conoscono bene i suoi avversari, è Pilota molto forte, e persona sincera e gentile. I suoi “quadri” sono sempre molto equilibrati e obiettivi. Sentiamo.

Come hai passato l’inverno? Ci dicono che non sei andato molto in macchina, vero?

Umberto Scandola. “In macchina sì, ma per lavoro, e in effetti poco con quella da corsa. Ho lavorato. Ho lavorato sodo nell’azienda di Famiglia e mi sono dedicato soprattutto a quello. Abbiamo tuttavia fatto un collaudo della Macchina, perché una delle due che abbiamo ha sì e no centro chilometri, e l’altra l’avevamo smontata tutta, come facciamo tutti gli inverni, e l’abbiamo ricostruita. Adesso è come nuova. Non possiamo ancora chiamarlo “test”, è solo un collaudo. Non che ne avesse bisogno, ma non si sa mai. Adesso comunque siamo già sotto pressione, abbiamo un programma di test abbastanza intenso.” 

Per ora dico che è molto probabile che saremo al via del Campionato del Mondo in Italia. È una cosa che aspettavo da tempo, sai, la terra mi piace molto, e fare il Mondiale in Italia credo che possa essere una cosa estremamente piacevole. Sono curioso, e ansioso allo stesso tempo

E come ci si sente a stare lontani dal volante per così tanto tempo?

US. “Beh, dai, ho sentito la mancanza, ma devo dire che in questo modo la voglia è tanta. Tantissima adesso che ci avviciniamo agli appuntamenti della nostra stagione e che iniziamo a respirare l’aria delle gare. Passo molto tempo in officina, e lì respiriamo ancora di più l’aria di effervescenza della stagione che arriva.”

L’anno scorso non sei certamente riuscito a sfruttare a pieno la nuova Fabia R5, che si è rivelata molto competitiva ma che è arrivata a stagione già iniziata. Adesso come la senti? Hai bisogno ancora di tempo per trovare l’affiatamento completo?

US: “Secondo me non siamo ancora al 100% del feeling, e probabilmente non lo saremo neanche per la prima gara del Campionato. Anche per questo abbiamo in programma dei bei chilometri di test. Quand’anche fosse così, in ogni caso conto di migliorare rapidamente e di essere pronto già dalla gara successiva, soprattutto con il setup per le nostre strade.”

Nel frattempo anche gli altri non sono stati fermi, e ci sono anche delle macchine nuove. Come senti la stagione da questo punto di vista?

US. “Sì, abbiamo visto che Ford ha fatto una grande evoluzione, e mi pare di capire che anche Peugeot ha lavorato in questo senso. Diciamo che, in questo momento, la certezza della superiorità dei nostri mezzi, che avevamo lo scorso anno, oggi non la posso avere, e non potrò averla sinché non iniziamo a confrontarci in gara. Quindi sarà comunque una sorpresa verificare quali saranno i valori in campo.”

Per questo motivo credi che anche BRC dovrà lavorare sulla Fiesta EVO per adattarla all’utilizzo del sistema a GPL?

US. “Credo di sì, in effetti. Probabilmente avranno da lavorare anche loro. Però è una bella Squadra, e ha degli ottimi ingegneri. Credo che faranno un buon lavoro in breve tempo.”

Quanto conta Skoda Italia, e quanto la Famiglia Scandola nella vostra Operazione?

US. “Conti difficili, di diversa “matematica”. Diciamo che in questa operazione Skoda Italia conta al 101%, e la famiglia Scandola conta altrettanto, un altro 101%. Per la famiglia il peso non è tanto economico quanto di passione, di impegno straordinario. È chiaro che se non ci fosse Skoda l’Operazione non sarebbe alla portata della Famiglia.” 

Scandola e D'Amore in azione sulla Skoda Fabia
Scandola e D'Amore in azione sulla Skoda Fabia

Quindi un’altra stagione, e con gli stessi Attori protagonisti. Sei d’accordo?

US. “Io credo di sì, ma non bisogna sottovalutare mai nessuno. Mi sembra di aver capito che ci sono in arrivo anche altri Piloti. Mi pare di capire Tempestini, Rossetti… penso che l’inizio della stagione possa essere quanto meno più bello del solito.”

E cosa pensi del nuovo regolamento e della doppia gara, doppio punteggio per ogni Rally del Campionato?

US. “Per la verità, la doppia gara, non lo so. Non so dire oggi se potrà essere utile oppure no al Campionato di domani. Non immaginando cosa possa portare, mi riservo quindi di esprimere un giudizio, di elogiare o criticare la novità del doppio punteggio solo dopo aver provato con le… nostre ruote.”

Dal punto di vista del vostro Team ci sono delle novità?

US. “Niente di veramente nuovo, ma abbiamo cambiato la sede del Team. Adesso abbiamo più spazio a disposizione e la qualità del lavoro, che già era molto alta, è ulteriormente migliorata. Siamo contenti e fiduciosi dell’utilità di questo passo importante che abbiamo fatto.”

Cosa ti aspetti dal Ciocco in parte trasformato a causa del nuovo regolamento?

US. “Sinceramente non ho ancora studiato con attenzione lo sviluppo della Gara e delle Prove Speciali, quindi anche in questo caso un giudizio sarebbe azzardato, ma mi aspetto che sarà una bellissima gara come sempre, anche con le due giornate più equilibrate. Semmai mi sentirei di dire che sono le Gare del Campionato Italiano ad essere troppo corte.”

A proposito di Gare più lunghe, si sente dire che vorreste partecipare anche alla Prova del Mondiale WRC in Italia. Al Rally Sardegna Italia di Giugno. E vero?

US. “Dico di sì, per ora dico che è molto probabile che saremo al via del Campionato del Mondo in Italia. È una cosa che aspettavo da tempo, sai, la terra mi piace molto, e fare il Mondiale in Italia credo che possa essere una cosa estremamente piacevole. Sono curioso, e ansioso allo stesso tempo.”

Ci vorranno dei test specifici?

US. “Certamente sì, ma non sappiamo ancora né dove né quando li effettueremo. È una parte del programma che dobbiamo ancora definire.”

E vogliamo parlare, per finire, degli avversari storici? 

US. “Sì, ma mi pare che ci sia ben poco da dire. Andreucci e Basso li conosciamo bene entrambi, e sappiamo che sono “tostissimi”. Anche loro hanno dei grandi mezzi e grosse potenzialità, Squadre e Case che lavorano solo per loro sui rispettivi progetti. Ecco, quando si va contro Piloti come loro non bisogna lasciare niente al caso, e lavorare su ogni minimo particolare in modo da trovare la massima competitività. Se non si arriva a lavorare in questo modo, calcolando subito tutto, si parte già perdenti.”

E quindi, In Bocca Al Lupo!

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