CIR 2017. Rally Adriatico. Partenza “Corta”

CIR 2017. Rally Adriatico. Partenza “Corta”
Pubblicità
Piero Batini
  • di Piero Batini
La Terra dell’Adriatico è magnifica, ma per i 50 (scarsi) partenti della 24ma edizione ce n’è un po’ meno. “Vincoli Ambientali” vuol dire permessi? In ogni caso via due terzi di Avenale e metà di Panicali. Assalto ai “detentori” Scandola-D’Amore
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
13 maggio 2017

Cingoli, 12 Maggio 2017. Stai a vedere che era questo il motivo della grande segretezza sul percorso. Non una questione di lotta all’”abusivismo” ma un incentivo al risparmio. Nel senso: se vai a provare, ma poi la Speciale la accorciamo, tu fai strada, gomme e benzina per niente. E si comincia, che neanche pronti-via, la Avenale di sabato e la Panicali di domenica passano dagli originari 9 e 10 chilometri, centinaia più o meno rispettivamente, ai più “risparmiosi”, forse troppo, poco più di 3 e meno di 5. Un quarto circa dello sviluppo chilometrico del Rally, quindi, è già “bruciato” prima ancora di mettere in moto. Pazienza, sappiamo tutti che le procedure di acquisizione del diritto al passaggio sono complicate, e spesso isteriche, e ora poi che possono entrare in ballo anche delle tariffe, allora è peggio che andar di notte.

In ogni caso ora tutto è pronto, e il Rally, partito dalla riviera di Senigallia, ha guadagnato il Parco Chiuso di Cigoli. Il Parco Assistenza, invece, è operativamente deserto per tutto il pomeriggio, visto che la prima giornata centrifuga tutti tra Senigallia e Cingoli, e che solo con l’inizio delle ostilità di sabato il piazzale del “benzinaio” si animerà.

Non si arriva a cento chilometri di Speciali. Dovevano essere una decina in più rispetto al passato, come da regolamento, sono invece une trentina meno, come da regolamento di conti. Restano le 15 Prove Speciali, nove sabato e sei domenica sui celebri sterrati marchigiani, con qualcosa di nuovo e qualcosa di rivisitato sull’ossatura standard di una Gara collaudata, e non si arriva a cinquanta partenti, ma il CIR denuncia buona salute grazie ai suoi protagonisti di spicco, che non si risparmiano in termini di impegno e di “affezione”. Andreucci-Andreussi, l’Equipaggio vincitore del Rally nel 2009 e nel 2012 e in testa all’Italiano dopo le prove di Ciocco, Sanremo e lo sfortunatissimo Targa, mette la 208 T16 di Peugeot Sport Italia in cima alla griglia e alla lista dei favoriti. A scalare la Fiesta BRC di Campedelli e Ometto, la Skoda Fabia di Scandola e D’Amore, Equipaggio quest’ultimo da considerare come l’autentico “detentore” dell’Adriatico avendo vinto l’edizione della passata stagione ma anche le tre precedenti mettendo insieme le carte di un Poker contro il quale è difficile bluffare. Come dire, i “soliti sospetti”, ai quali viene logico aggiungere la Skoda “siciliana” dell’Equipaggio Nucita-Vozzo, e con una grande curiosità l’Equipaggio Peugeot “B” composto dagli ospiti d’onore del CIR Rovanpera e Pietilainen.

La prima giornata inizia alle 08:01 con l’uscita dal riordino di Cingoli, e si conclude a Cingoli alle 19:30, dopo il Parco di Assistenza di Jesi e dopo la disputa dell’ultima Prova Speciale del giorno, in programma alla pista da Cross di Cingoli.

Diretta epilogo su SportItalia alle 18:00.

Il CIR riparte dopo la disgraziata edizione del Targa Florio, funestato dalla morte di Mauro Amendolia e Giuseppe Laganà. Gemma Amendolia, nel frattempo, è uscita dal coma ed è tornata a Messina. Inizia il Rally più importante della sua vita, sotto lo striscione d’arrivo il completo recupero.

Argomenti

Ultime da Campionato Italiano Rally

Pubblicità