Apode: «DS? Abbiamo una storia gloriosa, diventeremo un marchio di lusso»

Apode: «DS? Abbiamo una storia gloriosa, diventeremo un marchio di lusso»
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Abbiamo intervistato Eric Apode, Direttore Prodotti e Sviluppo DS, che ci ha parlato dei futuri sviluppi del neonato marchio di lusso del Gruppo PSA. Ecco cosa ci ha detto
  • Matteo Valenti
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19 marzo 2015

Ginevra – Il Salone di Ginevra ha rappresentato un momento fondamentale per DS. Il neonato marchio di lusso del Gruppo PSA ha infatti presentato la DS 5 restyling, il primo modello di una nuova era, completamente indipendente da Citroen.

 

Per conoscere in anteprima i futuri sviluppi del marchio di lusso francese abbiamo intervistato Eric Apode, Direttore Prodotti e Sviluppo DS.

 

Arrivate a Ginevra con la DS5 restyling, inizia una nuova era per voi

«La rinnovata DS 5 è fondamentale per noi perché rappresenta la nostra ammiraglia ma soprattutto perché inaugura il nostro brand, grazie alla nuova calandra frontale. È sparito qualsiasi riferimento al merchio Citroen e oggi possiamo finalmente affermare di essere un marchio indipendente, il terzo brand del Gruppo PSA».

 

Cosa significa quando dite che rispetto ad altri “non partire da zero”?
«A partire dalla DS 5 vogliamo affermare la nostra ambizione di diventare il primo marchio di lusso francese. DS vuole diventare i rappresentati dell'eccellenza francese nel segmento delle auto premium. E a differenza di altri non partiamo da zero perché nel dopoguerra in Francia esistevano già dei marchi di lusso, pensiamo per esempio a Facel Vega».

eric apode
Eric Apode, Direttore Prodotti e Sviluppo DS

 

Come saranno le future vetture DS?
«DS ruota intorno a quattro valori. Il primo è senza dubbio l'avanguardia nel design. Pensiamo alla DS 5 che propone un'originale carrozzeria shooting brake ispirata a quella della concept Numéro 9. Poi puntiamo sulla tecnologia, ma una tecnologia intelligente, che possa rispondere ai bisogni reali dei nostri clienti più esigenti».

«Non ci interessano per esempio motori ultra-prestazionali da 500 CV. Preferiamo invece l'ibrido, che rimane al top di gamma di DS 5 e che in alcuni periodi è stato scelto addirittura dal 35% dei nostri clienti su questo modello! Poi vogliamo la massima raffinatezza e per farlo sfruttiamo tutto il know how dell'indistrua francese nel campo del lusso. Questo ci permette di avere materiali e finiture inedite sui nostri modelli. Infine DS è alla ricerca del miglior comfort possibile. Per questo abbiamo rivisto completamete le sospensioni della DS 5».

Siamo molto ambiziosi ma allo stesso tempo siamo anche realisti e umili. Siamo nati quattro anni fa e non possiamo di certo inventarci di diventare in un batter d'occhio più grandi di Audi

 

Per diventare un marchio premium e fare numeri serve un SUV. In Cina ne avete già uno, la DS 6WR. Arriverà anche in Europa?
«DS 6WR, oggi commercializzato in Cina, probabilmente verrà importato in altri Paesi, per esempio in Russia o in America Latina, ma non arriverà in Europa. Il motivo è presto detto. Gli Europei vogliono auto di dimensioni un po' più piccole, motori diesel e cambi manuali, tutte caratteristiche che il DS 6WR non possiede. Per questo la nostra strategia punta al lancio di sei modelli, tra cui avremo naturalmente dei SUV sviluppati anche per le esigenze del mercato europeo».

 

Saranno quindi nuovi modelli riservati solo all'Europa?
«No, si tratta di una strategia mondiale, che punta ad avere sei nuovi modelli globali. Questo piano prenderà vita a partire dal 2017-2018 e a quel punto DS inizierà ad avere una gamma destinata a tutto il mondo. Non avremo più quindi due gamme modelli parallele, una per la Cina e una per l'Europa, come avviene oggi».

 

ds al salone di ginevra 2015 (7)
Tra le auto presenti allo stand c'era anche una Citroen DS19

Non nascondete una certa ambizione. L'obiettivo, nemmeno troppo velato, è quello di raggiungere il livello di Audi...

«È vero, siamo molto ambiziosi ma allo stesso tempo siamo anche realisti e umili. Siamo nati quattro anni fa e non possiamo di certo inventarci di diventare in un batter d'occhio più grandi di Audi. Questo però non significa che abbiamo perso di vista il nostro obiettivo. Noi vogliamo diventare quel marchio di lusso che la Francia ha perso da ormai tanti anni. Sappiamo che sarà difficile ma siamo fiduciosi. Per creare marchi come Infiniti, Lexus o Acura sono serviti molti anni ma anche perché partivano da zero. Noi invece abbiamo la fortuna di avere dalla nostra parte una storia gloriosa, che è iniziata con la prima DS e la SM».

 

E a livello di numeri?
«In termini di volumi, come ripete Carlos Tavares, non abbiamo fretta e non abbiamo obiettivi. Non ci interessa spingere forzatamente i prodotti sul mercato. Vogliamo prima creare un marchio solido, un marchio con una storia alle spalle e un'immagine forte. Come ha fatto Audi, che ha fatto veramente un lavoro incredibile. Ma ci sono voluti 20 anni ai tedeschi e noi lo sappiamo bene».

 

Quando arriverà la prossima novità? Cosa dobbiamo aspettarci?
«L'anno scorso abbiamo riversato tutte le nostre energie nel lancio del nostro marchio in Cina e siamo stati ripagati. Nel 2014 infatti, primo anno di piena commercializzazione in Cina, abbiamo venduto 26.000 macchine. Un risultato molto positivo per il mercato asiatico. Quest'anno siamo finalmente tornati all'offensiva con la rinnovata DS 5 e ora ci aspetta qualche altra golosa novità al prossimo Salone di Francoforte. Ma non posso anticipare niente per ora».

 

 
 

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