Michele Crisci ci parla delle novità Volvo al Salone di Ginevra 2014

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Emiliano Perucca Orfei
In occasione del Salone di Ginevra abbiamo parlato con Michele Crisci, A.D. di Volvo Italia, del nuovo linguaggio stilistico della Casa di Göteborg, dei nuovi motori Drive-E e delle novità che caratterizzeranno il prossimo futuro di Volvo
12 marzo 2014

 

In occasione del Salone dell'Automobile di Ginevra 2014 abbiamo avuto modo di parlare con Michele Crisci, Amministratore Delegato di Volvo Italia, del nuovo linguaggio stilistico della Casa di Göteborg, dei nuovi motori Drive-E e delle novità che caratterizzeranno il prossimo futuro di Volvo.

Una gamma di concept car che anticipa il futuro di Volvo
«Sì, siamo arrivati alla terza e ultima concept di una serie che è partita a Francoforte (l'anno scorso, a settembre) con la concept coupé, passando poi per Detroit con il concetto XC – tanto caro alla gamma Volvo – e non poteva naturalmente mancare un concept estate, quindi una station wagon, anch'esso un concetto molto caro a Volvo. Sono importantissimi questi tre concept perché prefigurano quelle che saranno le linee guida del design Volvo dei prossimi anni. Un futuro che sta per iniziare, in quanto al prossimo Salone di Parigi mostreremo la XC90. Ognuno di questi tre concept ha avuto un ruolo: dal mostrare il nuovo family-feeling di Volvo sino a questo esposto a Ginevra che invece mostra gli interni e in particolare il cruscotto che sarà quello della nuova XC90».

Interni che sono stati completamente rivisti rispetto a quelli che erano già rivoluzionari che avevate introdotto nei primi anni 2000
«Sì, completamente rivisti. Devo dire che il team di Thomas Ingenlath per quanto riguarda il design interno rappresenta un team straordinario. Siamo estremamente soddisfatti perché, a mio parere, abbiamo raggiunto un livello di design di altissima qualità. Importante negli interni la collaborazione con la Apple, perché i nostri interni saranno rivoluzionari anche dal punto di vista della gestione della vettura e dell'interconnettività interna ed esterna all'auto. Vogliamo trasformare le nostre auto in grandi smartphone a quattro ruote».

Da poche settimane abbiamo a listino i nuovi motori Drive-E, che sono molto importanti non solo in termini di emissioni ma anche in termini di consumi e potenza. Sono al top della categoria per quanto riguarda i 4 cilindri e questi motori andranno, pian piano ,ad equipaggiare tutte le nostre vetture a partire dalla serie 60 e poi anche dall'XC70


E' una collaborazione quella con Apple molto stretta, perché di fatto loro hanno lavorato con molti brand, ma sembra quasi che sia un sistema realizzato appositamente per Volvo
«Sì, la cosa ci inorgoglisce molto perché ci siamo scelti a vicenda. Tutti sappiamo chi è Apple e chi è Volvo, e naturalmente questo connubio non può che inorgoglirci. Noi lo dicevamo spesso di essere un po' la Apple delle vetture e il fatto che loro ci abbiano scelto conferma questo concetto».


Per quanto riguarda il resto della gamma quali sono le novità?
«Da poche settimane abbiamo a listino i nuovi motori Drive-E, che sono molto importanti non solo in termini di emissioni ma anche in termini di consumi e potenza. Sono al top della categoria per quanto riguarda i 4 cilindri e questi motori andranno, pian piano ,ad equipaggiare tutte le nostre vetture a partire dalla serie 60 e poi anche dall'XC70. Le novità grandissime sono dietro l'angolo: dopo l'estate arriverà l'XC90, una vettura completamente rivoluzionaria che, come altre vetture, potrà poi essere ibridizzata promettendo potenze straordinarie e emissioni prossime allo 0».

Come è andato il 2013 e cosa si aspetta dal 2014?
«Il 2013 è stato un anno difficile, uno dei peggiori in termini di industry egli ultimi 30 anni. Sono cose che vanno accettate. Credo che in questa situazione la nostra performance sia stata quella che ci aspettavamo, quindi molto buona, intorno a 14.000 unità. Abbiamo ottenuto quote di segmento e di mercato e tutti i nostri partner e concessionari in buona salute economica e finanziaria. Il 2014 sembra mostrare qualche piccolo segnale di ripresa anche se una rondine non fa primavera. Sarà comunque difficile ma puntiamo a fare qualcosa di più, circa un migliaio di macchine di più. Ovviamente il facelift dell'anno scorso e i nuovi motori ci daranno una mano in questa direzione».

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