NAIAS 2017: tutte le novità del Salone di Detroit [Video]

NAIAS 2017: tutte le novità del Salone di Detroit [Video]
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Daniele Pizzo
Nell'anno di Donald Trump alla Casa Bianca, nella “Motor City” l'industria dell'auto punta tutto su SUV e berline comode e potenti
10 gennaio 2017

Non si è ancora insediato e non si farà vedere, perché l'amministrazione USA è rappresentata da Joe Biden, vice di Obama. Ma l'ingombrante presenza di Donald Trump sembra già tangibile tra gli stand del CoBo center di Detroit, dove si è aperta l'edizione 2017 del Salone di Detroit o, detto all'americana, il “North American International Auto Show”.

Se la presidenza Obama sarà ricordata come quella della spinta “green”, quella di Trump pare che per l'industria dell'automobile sarà improntata all'autarchia. Le bacchettate via Twitter dell'immobiliarista più famoso d'America ai costruttori che realizzano le proprie auto al di fuori dei confini nazionali (Ford, FCA, GM e Toyota i primi bersagli) hanno già colpito nel segno e, del resto, Trump alla Casa Bianca è un fatto con cui tutti dovranno fare i conti.

Non meraviglia, dunque, che a Detroit a dominare la scena siano soprattutto i SUV e i grandi pick up, quelli che gli americani chiamano “trucks”, ma anche le berline grandi e comode, insomma, il tipo di auto che tradizionalmente rappresenta il grosso dei volumi nordamericani. Quasi che le Case abbiano deciso di intraprendere una direzione più tradizionalista per i loro prodotti più recenti, un ritorno alla concretezza che potrebbe incontrare maggiormente i gusti di “The Donald”, del Presidente.

Le americane

Le novità proposte dai brand statunitensi vanno tutte in questa direzione: in casa General Motors, il brand Chevrolet, che pure vince il premio 2017 di “North American Car of the Year” con la compatta elettrica Chevrolet Bolt EV, propone il nuovo Traverse, un SUV che più tradizionalista non si può con forme squadrate, qualche cromatura qua e là e un motore V6 da 3.6 litri, mentre GMC presenta il nuovo Terrain, che è un po' più piccolo ma ha motori più moderni: turbo benzina da 1.5 o 2.0 litri.

In casa Ford si festeggia il nuovo F-150, che è il pick up più popolare dell'intera confederazione americana, con la Casa dell'Ovale Blu che vara l'operazione nostalgia annunciando il ritorno rispettivamente per il 2019 e il 2020 di due modelli storici: il Ranger e il Bronco.

FCA, presente con i brand Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Jeep e Fiat, ha presentato le maggiori novità sia allo scorso Salone di Los Angeles che al CES di Las Vegas, per cui non sono presenti significative novità di prodotto. Però con Chrysler porta a casa il premio “North American Utility Vehicle of the Year” con la Chrysler Pacifica che è la prescelta per il programma di sviluppo per la guida autonoma di Waymo, la società satellite appositamente creata da Google e, come Ford, rispolvera modelli popolari del passato come Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer, che saranno prodotti naturalmente negli States e non in Messico, come temeva Trump.

Le europee

Per i costruttori tedeschi presenti in America il 2016 è stato un annus horribilis, quello dello scandalo Dieselgate che ha fatto praticamente scomparire dalla circolazione i modelli con motore a gasolio finiti sotto la lente d'ingrandimento della severissima EPA.

Nel caso di Audi, la novità principale si chiama Audi Q8 concept, ovvero il maxi SUV sportiveggiante che mancava nella line up del costruttore di Ingolstadt come rivale di Mercedes GLE Coupé e BMW X6. Bisognerà attendere il 2018 per vederlo nelle concessionarie, perché la versione vista a Detroit è ancora una concept car, però presumibilmente abbastanza vicina al risultato finale. Debutto a Detroit anche per la nuova SQ5, la più sportiva versione del crossover dei Quattro Anelli. 

Per Volkswagen la novità di maggior rilievo si chiama Volkswagen Tiguan Allspace, ovvero la versione a passo lungo della nuova Tiguan realizzata allungando l'interasse di 4 cm, mentre la visione del futuro è affidata alla ID Buzz, ovvero la concept car che strizza l'occhio al passato ispirata com'è al Transporter T1, ma con propulsione elettrica e predisposizione per la guida autonoma.

Ancora crossover protagonisti sullo stand Mercedes, con la versione restyling della compatta GLA, ma si punta anche ad altri segmenti in cui la Stella è tradizionalmente forte, come quello delle coupé con la presentazione della nuova Classe E Coupé e della lussuosa e velocissima Mercedes AMG GT C Coupé.

Più discreta la presenza di BMW, che nella Motor City presenta in anteprima mondiale la nuova BMW Serie 5 che abbiamo guidato nella versione sperimentale a guida autonoma pochi giorni fa al CES 2017 di Las Vegas. Si tratta di un pezzo da novanta per Monaco, perché gli Stati Uniti sono il singolo mercato più ampio per la berlina bavarese.

La scuola britannica è invece rappresentata dalla nuova Bentley Continental GT Supersports, la vettura della “B alata” più potente mai prodotta, con quasi 700 CV e una coppia mostruosa, superiore ai 1.000 Nm.

Le orientali

Ha suscitato intorno a sé parecchia curiosità la Kia Stinger, che è coreana di passaporto ma pare avere le carte in regola per piacere quanto e come le tedesche. Si tratta di una berlina/coupé di lunghezza superiore ai 4 metri e 80 equipaggiata con un nuovo V6 turbo 3.3 litri da 365 CV (ma c'è anche un 2 litri turbo da 255 CV) che avrà la trazione posteriore e disponibile, a richiesta, anche la integrale. 

Nissan prepara invece l'arrivo in Europa del restyling della Qashqai presentando la Rogue Sport, che si posiziona tra la Juke e la più grande Rogue e si esercita facendo le prove per una futura berlina tecnologica con la interessante e tecnologica Nissan Vmotion 2.0.

Il ramo di lusso Infiniti invece punta tutto sul nuovo QX50, che a Detroit è ancora una concept car, ma la cui produzione in serie è molto vicina. Lo vedremo anche in Europa.

E' invece già bella e pronta l'ammiraglia di Lexus, che con la nuova LS raggiunge la quinta generazione. E' equipaggiata con un V6 da 3.5 litri in grado di sviluppare fino a 415 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima, abbinato al motore è un cambio automatico a 10 rapporti. La vettura brucia lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. 

Per Toyota invece la prima stella dello show è la nuova Camry, berlina media molto popolare negli Stati Uniti, dove viene prodotta e dove è stata per molti anni la best seller del segmento. E' giunta ormai alla ottava generazione ed è una presenza tanto irrinunciabile nella gamma nordamericana di Nagoya che è ormai da anni la stock car che disputa la classe principale della NASCAR.

Honda per il 2017 si accaparra invece il titolo di “North American Truck of the Year” con il nuovo Ridgeline, titolo tutt'altro che marginale visto che i pick up a quelle latitudini fanno volumi enormi, e guarda alle famiglia con la nuova Honda Odyssey, un “minivan” (come chiamano da quelle parti le monovolume) con tre file di sedili. Curiosità: i passeggeri della prima e della terza fila possono parlarsi attraverso gli altoparlanti del sistema hi-fi, un sistema simile ad un interfono denominato “CabinTalk”.

Non manca Subaru, il cui fiore all'occhiello sono le Subaru WRX e WRX STi 2018. Per gli estimatori americani del marchio, non pochi, propongono l'mmancabile propulsore boxer da 2.0 litri e 268 CV sulla WRX e 2.5 litri da 305 CV sulla STi.

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